Tu c'eri quando mi dissero che mia madre era morta durante un attentato in Afghanistan, eri con me quando mi chiamarono con quel numero strano, ridevamo prima di rispondere perché pensavamo fosse un call center, poi però le risate si trasformarono in occhi lucidi, carichi di lacrime.
Ero in viva voce quando ebbi quella dannata notizia, rimanemmo senza parole per qualche minuto, non piansi, non sopportavo farlo, nemmeno nelle situazioni in cui era inevitabile.
Decisi di non andare a vedere il corpo di mia madre, preferivo ricordarmela in divisa, con il suo borsone, mentre tornava dalle missioni e mi veniva incontro.
Mi hai accompagnata al funerale qualche giorno dopo, ti sei messa vicino a me, seduta di fianco alla bara coperta da un enorme tricolore. Non espressi nessun eloquio funebre, a cosa servono le parole quando una persona non c'è più? A cosa servono le lacrime quando quella persona non potrà mai più abbracciarti e dirti che andrà tutto bene? Nel momento stesso in cui perdi una persona ti accorgi che certi gesti, certe attenzioni e certi momenti non li riavrai mai indietro.
Mi sei stata molto vicina in quel periodo, ti preoccupavi di ogni mia espressione, la notte restavi sveglia con me, cercavi in tutti i modi di farmi parlare, alleggerivi il peso dei miei pensieri e cercavi di dare un senso a tutto ciò in cui non vedevo più niente.
Un po' come quando uno scultore da vita ad un blocco di marmo, inizia a scalfire fino a farne un capolavoro. In sé per sé un blocco di marmo non ha niente di magnifico, ma è il perfetto esempio di come anche una cosa senza significato, può diventare una vera e propria opera d'arte se qualcuno gli dà vita.E tu mi hai dato vita,
Hai scalfito le mie giornate,
Giorno per giorno,
E alla fine ne è venuto fuori un buon lavoro,
Certo è che hai sudato,
Ma con costanza e amore,
Hai creato una meraviglia.
Quindi grazie,
Grazie per tutte le volte in cui hai dato vita,
Hai dato un senso,
Hai dato modo di respirare
Alla mia esistenza.
Grazie perché non è facile starmi dietro,
Ma non è nemmeno difficile accontentarmi,
Perché per stare bene,
Per vivere meglio,
Mi basta averti accanto,
Poterti abbracciare,
Poterti vedere.
Grazie per essere ciò che sei,
Senza bisogno di apparire,
Ma con il bisogno di restare.Quei mesi dopo la scomparsa di mia madre furono in assoluto i più brutti che abbia mai passato, ero rimasta senza nessuno alle spalle, senza nessuna sicurezza, mia mamma si era portata con se ogni mia forza e non potevo ad altro che aspettare.
Aspettare che tutto questo dolore finisse o che lo sentissi meno, che tornasse la voglia di fare e che tornassero tutte le energie necessarie per continuare a correre. Ma chi ha voglia di correre quando alle spalle lasci qualcosa di importante? Riesci lo stesso a correre quando sei consapevole che ti sono cadute le chiavi di casa? No, inevitabilmente ti fermi e le cerchi da tutte le parti, non ti arrendi se non le trovi, continui a cercare fino a quando non fa buio e se le trovi torni a casa felice, altrimenti torni a casa ma per entrare devi sperare in due cose: che ci sia qualcuno in casa che possa aprirti o che tu abbi disgraziatamente lasciata aperta la finestra. Ma in certi periodi chi lascia la finestra di casa aperta? Quando fuori è freddo tieni serrato ogni finestra, ogni porta.
Fortuna che a casa c'eri tu, che mi accudivi con lo stesso calore di una madre, tenevi viva la casa e la rendevi calda.Casa per me non è solo un'abitazione,
Casa spesso è una persona,
Casa è un luogo,
Casa è il cuore di ogni emozione.
Tu sei stata la mia casa per un po',
Ho trovato in te sicurezza,
Calore.
Sei stata la casa del mio cuore,
E mi hai ospitata per un primo momento,
Poi mi hai dato un posto in cui vivere,
Quindi ho vissuto in te i miei giorni,
I miei momenti migliori.
Quando mi hai chiesto di fare le valigie,
Ci sono rimasta male certo,
Ma alla fine era normale,
Ero semplicemente un ospite,
Dovevo capirlo fin da subito.
Quindi me ne sono andata,
Senza chiudere la porta,
Accostandola soltanto,
Così,
Se casomai ti venisse voglia di tornare,
Mi troverai fuori dalla porta,
Seduta sullo scalino,
Ad ascoltarti mentre parli,
O mentre canti,
E se mai ti sentissi sola,
C'è posto anche per te su questo scalino,
Puoi sederti,
Anche senza dirmi niente,
E metterti a guardare il cielo con me,
E dare forma alle nuvole,
Immaginandoti la forma a cui assomigliano.
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Bastano veramente 2 giorni per cambiare una persona?
ChickLitUn'amicizia perfetta che con il tempo si consuma impercettibilmente, tra litigi, rabbia e gelosia. Un semplice messaggio per rovinare tutto, un cambiamento inaspettato...tante domande, poche risposte, bastano veramente 2 giorni per cambiare una pers...