Come stai?

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Quanto è difficile trattenere le lacrime quando vorresti solo piangere e buttare fuori tutto? Quanto è brutto quel momento in cui gli occhi iniziano a gonfiarsi, la gola inizia a bruciare e affiorano gocce di pianto sul tuo viso? Mi capita ogni tanto di avere una voglia irrefrenabile di piangere e sprofondare nel buio, ma non lo faccio mai, soffoco il mio dolore e lo rendo anestetico.
Infondo decidiamo noi quanto possono far male le cose in base all'importanza che gli attribuiamo, quindi indirettamente scegliamo noi quanto soffrire una volta che quella cosa non ci sarà più, certo è che alle volte è impossibile cercare di stare bene quando il buio ti perseguita, puoi accendere una candela ma prima o poi la cera si scioglie e lo stoppino viene divorato da quella fiamma ardente che illuminava.

Come stai? Hai mai posto questa domanda a te stessa? Ti sei mai soffermata a pensare a come stessi veramente tu? No, non hai mai pensato a come stessi, a quanta tristezza ci fosse in te e a quanta voglia avessi di piangere, a te è sempre importato soltanto degli altri, non ti sei mai rivolta attenzioni giuste. Del resto è ciò che facciamo in molti, non sappiamo definire come stiamo per il semplice fatto che non abbiamo la benché minima idea di cosa sentiamo, basterebbe ascoltarci un po' per capirlo ma siamo troppo indaffarati a cercare cosa non va negli altri per accorgersi dei nostri frastuoni.

Non mi hai mai parlato di tua mamma, se non una mattina di autunno durante la quale pioveva così tanto da non riuscire a vedere a pochi centimetri, quel giorno la scuola venne chiusa poiché l'acqua che scendeva aveva causato un crollo del cornicione della sede storica della nostra scuola.
Mi hai raccontato che quando tua nonna provava a chiamarla quando tu eri nella tua cameretta, uscivi e sgattaiolavi dietro alla parete del salottino in cui tua nonna riposava sulla sua enorme poltrona color mogano, aspettavi che il suono metallico del telefono si trasformasse nella voce di tua mamma, rimanevi in attesa di sentire una risposta, come quando aspetti una lettera che però non arriva...beh si perché tua madre non rispondeva mia alle chiamate di tua nonna che triste metteva giù la cornetta del telefono. Anche se eri consapevole del fatto che tua madre non ti volesse più nella sua vita, tu continuavi a volerla con te, infondo era lei che ti aveva lasciata non tu.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2020 ⏰

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