Capitolo 3-Fiducia:

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Quel potente rumore fece spegnere tutte le candele intorno a loro, facendo entrare il buio che si era fatto fuori.

Emily fu la prima a svegliarsi e a notare che doveva essersi fatto tardi.

Scosse Lucy accanto a lei, non si era nemmeno accorta di essersi addormentata.- Lucy, dobbiamo andare.- le sussurrò e nel guardarsi intorno, vide il fauno rannicchiato in un angolino della casa.

-E troppo tardi per andare ormai.- mormorò tristemente.- Sono davvero un fauno cattivo.-

Lucy gli si avvicinò.- Ma no, sei il fauno più buono che abbia mai incontrato.-

-Allora si vede che ne hai conosciuti davvero pochi.- commentò laltro, singhiozzando.

La bambina estrasse un fazzoletto di seta e glielo porse.- Cosa avrai fatto di tanto brutto?-

-Non parlo di una cosa che ho fatto, Lucy Pevensie.- continuò laltro, asciugandosi le lacrime.- Ma di una cosa che sto per fare.-

Emily iniziò a spaventarsi alle sue parole.- E cosa stai per fare?-

-Io sto per rapirvi.- affermò Tumnus.

Di scatto la più grande strinse a se la più piccola.

-E la strega bianca! E colpa sua se è sempre inverno, sempre freddo. Lei ha emanato un ordine: se troviamo degli umani nel bosco dobbiamo per forza consegnarli a lei!- spiegò poi.

-Io ti credevo mio amico.- ribatté Lucy.

A quel punto gli occhi azzurri del fauno incrociarono quelli delle bambine e in un attimo le afferrò.- Svelte, dobbiamo sbrigarci!- esclamò, conducendole fuori.

Iniziarono a correre tra la neve, diretti al lampione.

-Forse sa già che siete qui, ha spie ovunque: perfino alcuni alberi stanno con lei!-

Tumnus sembrava intenzionato ad aiutarle e le condusse fino a dove si erano incontrati.

-Da qui sapete ritrovare la strada?-

-Si!-

Tumnus riprese a piangere per il senso di colpa ed Emily gli asciugò gli occhi.

-Mi dispiace tanto.- balbettò il fauno.

-Serve più a te.- disse Emily, porgendole il fazzoletto.

-Starai bene?- gli chiese Lucy.

-Non importa quello che succederà, io sono felice di avervi incontrato. Mi avete fatto sentire un calore che non sentivo da 100 anni.- commentò Tumnus.

Erano le parole più dolci che Emily avesse mai sentito, così distinto lo abbracciò.- Grazie.-

Poi prese Lucy e di corsa tornarono allarmadio, per poi uscirne.

-Peter, Susan! Siamo tornate!- gridò Emily.

A quel punto apparve Edmund da dietro la tenda.- Zitta, sta arrivando.-

Ecco poi Peter.- Ehi, che succede?- domandò stranito.

-Credo che non abbiano capito alcuni meccanismi del gioco.- sbuffò Edmund.

Nessuna delle due ragazze riusciva a capire: non si erano accorti della loro assenza per tutto quel tempo?

-Ma.Siamo sparite per delle ore.- continuò Emily.

Non ci volle molto a spiegare agli altri fratelli dellarmadio e di cosa fosse successo.

Susan controllò linterno, mentre Edmund picchiettò sul legno per vedere se cerano punti vuoti.

Il leone, la strega e l'armadio. (Rivisitata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora