Il mattino dopo, finalmente uscì il sole e i fratelli si misero in giardino a giocare a baseball.
Tranne la più piccola, che ferita se ne stava sotto un albero a leggere.
Emily aveva la mazza pronta, ma era ancora pensierosa riguardo il professore, tantè che quando Peter le lanciò la palla, nemmeno ci fece caso.
-Emily! Sei con noi?- esclamò Peter.
La ragazza scosse la testa.- Si, scusami.-
Emily si preparò a battere, ma quando colpì la palla, essa volò fino a rompere una finestra.
Tutti andarono subito a vedere cosa fosse successo: Emily aveva rotto una finestra e fatto cadere alcuni oggetti antichi.
-Perfetto, siamo fritti.- commentò Peter.
Improvvisamente, ecco che sentirono le urla e i passi della Macready: dovevano subito nascondersi o probabilmente li avrebbero cacciati via.
I tacchi della professoressa risuonarono per tutto il castello, mentre i fratelli Pevensie entrarono nellunica stanza aperta: quella dove cera larmadio.
Senza pensarci due volte, Peter laprì e fece entrare dentro tutti i fratelli, lasciandosi chiudere la porticina alle spalle.
Si ritrovarono luno appiccicato allaltro insieme alle pellicce.
-Non so come tu faccia a dire che questo posto sia enorme, a malapena respiro.- borbottò Peter ad Emily.
Emily sbuffò.- Ma davvero?-
Ormai erano lì ed Emily aveva finalmente loccasione di dimostrare che aveva sempre avuto ragione.
Spinse Peter oltre le pellicce.- Ehi, ehi, ma che fai?!-
Il maggiore dei fratelli inciampò nei piedi di Susan ed entrambi caddero su unalta distesa di neve.
Quando si alzarono e si guardarono intorno, non poterono crederci.
-Ma è impossibile.- commentò Susan.
Peter posò lo sguardo su Emily che a suo volta lo guardava con sopracciglia aggrottate e mani conserte.
-Credo che delle scuse non siano abbastanza.- commentò, rosso in viso per limbarazzo.
-No, infatti.- intervenne Lucy, lanciandogli poi una palla di neve.- Ma questo è meglio!-
Emily lasciò andare la rabbia e prese a fare palle di neve con i fratelli.
-Dovresti chiedere scusa a Lucy.- continuò Peter a Edmund.
-Neanche tu ci credevi.- ribatté laltro.
-Chiedile scusa!- esclamò Peter.
-Va bene, mi scuso.-
-Non ti preoccupare, i bambini al giorno doggi non la smettono con le fantasie.- commentò la più piccola, prendendo in giro il fratello.
-Dovremmo tornare indietro adesso.- intervenne Susan.
-Perché non esploriamo un po'?- domandò Ed.
-Io credo che aspetti a Emily e Lucy decidere.- rispose Peter.
Le due ragazze con un solo sguardo fra loro capirono cosa era giusto fare.
-Noi vorremmo portarvi dal signor Tumnus.- disse Emily.
-Ma non possiamo camminare nella neve con questi vestiti..-
Peter prese le pellicce da dentro larmadio.- Possiamo usare queste, credo che al professore non dispiaccia: dopotutto non le facciamo nemmeno uscire dal guardaroba.-
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Il leone, la strega e l'armadio. (Rivisitata)
Fiksi PenggemarStoria rivisitata da me del primo film de Le Cronache di Narnia.