Capitolo 7- Famiglia riunita:

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La mattina successiva, quando i Pevensie uscirono dalle loro tende, notarono Aslan parlare con qualcuno che non vedevano da un po'.

Edmund e il leone si avvicinarono a loro: il bambino aveva un labbro spaccato e alcuni graffi vicino locchio sinistro.

-Quello che è stato è stato, non cè bisogno di rivangare il passato.- affermò il leone, lasciandoli da soli.

Emily fu la prima ad andare ad abbracciarlo.- Mi dispiace per quello che è successo: dovevamo essere più clementi con te.-

Edmund la strinse più del solito.- No, tu sei stata sempre buona con me.- le mormorò con un leggero sorriso.

Poi guardò i fratelli con-sanguigni imbarazzato.- Ciao.-

Lucy gli venne in contro col sorriso e lo abbracciò.

Susan gli diede una pacca sulla spalla.- Allora come stai?- gli chiese.

-Sono un po' stanco.- rispose laltro.

-Va a riposarti allora.- intervenne Peter, con tono duro.

Come fosse un ordine, Edmund proseguì verso la sua tenda con la testa bassa.

-Ed!- lo chiamò poi. -Cerca di non sparire.- continuò ridacchiando.

Il loro rapporto si era un po' rotto, ma col tempo si sarebbe rigenerato a pieno.

Dopo pranzo, i fratelli decisero di allenarsi con le loro nuove armi.

Peter si postò davanti ad Emily ed estrasse la spada, mentre lei i due pugnali lunghi più della metà della spada di lui.

-Sicuro di volerlo fare?- domandò Peter, con un sorrisetto.

-Uomini.- sospirò lei. -Fanno i gradassi solo perché ce lhanno più grande.-

I due ridacchiarono prima di venirsi in contro: Emily bloccò una sciabolata di Peter col pugnale, mentre laltro glielo puntava già al fianco.- Morto.- gli sussurrò soddisfatta, ad un centimetro dal suo viso. -E fantastico.- esclamò poi soddisfatta.

-Cosa?-

-E come se lo facessi da tutta la vita.-

Proprio in quel momento, arrivò il castoro in fretta e in furia.- Peter! La strega ha richiesto unudienza con Aslan: sta venendo qui!-

Dal campo dallallenamento, i due tornarono alle tende e videro una fila di giganti, orchi e nani che trasportavano la strega.

Era alta, indossava un vestito grigio e una pelliccia bianca.

I suoi capelli erano biondo scuro, la sua pelle pallida e gli occhi azzurri accecanti.

-Jedis, la regina di Narnia!- la stava annunciando un nano dal cappello rosso.

Quando la strega si diresse alla tenda di Aslan, dedicò uno sguardo glaciale ad Edmund, sfuggitole la sera prima.

-Cè un traditore nei tuoi, Aslan?- gli chiese lei, riferendosi al ragazzo.

-Nessuna offesa ti è stata recata da lui.- ribatté il leone.

-Hai dimenticato le leggi sulla quale si fonda Narnia?-

Aslan le ringhiò.- Non citare la grande magia in mia presenza, strega, io cero quando è stata scritta.-

-Non avrai dimenticato che ogni traditore appartiene a me: il suo sangue è di mia proprietà.-

A quel punto, senza pensarci, Peter estrasse la spada contro di lei.- Vieni a prenderlo, allora.-

-Credi che la forza possa sottrarmi ciò che è mio di diritto, piccole re?- rispose lei, senza alcun cenno di timore. -Aslan sa che se le grandi leggi non verranno rispettate, Narnia cadrà, distrutta dal fuoco e dallacqua.- continuò, puntando poi il dito verso Edmund. -Quel ragazzo morirà sulla tavola di pietra, come da tradizione.-

-Ora basta.- intervenne Aslan. -Conferirai con me in privato.-

Il leone e la strega entrarono nella tenda e discussero per un po'.

Quando ne uscirono, Jedis guardò intensamente Edmund, ma non gli fece niente.

-Ha rinunciato al sangue del figlio di Adamo.- disse il leone.

Tutti intorno festeggiarono sollevati.

-Come faccio a sapere che manterrai la tua promessa?- domandò Jedis.

Allora Aslan le fece un acuto ruggito che quasi la spaventò.

La strega doveva di certo guardarsi le spalle da Aslan.

***

Si era fatta sera, ma Emily non riusciva a smettere di guardare il castello su quella collina e ad immaginarsi come doveva essere la vita da principessa.

Peter le si affiancò.- Prepareranno delle provviste per il viaggio di ritorno.-

Emily non capiva.- Torniamo a casa?-

-Voi sì, io posso rimanere ancora un po' se serve.-

Lei ridacchiò appena.- Io ci tengo molto a te, Peter, ma certe volte sai essere davvero ottuso.- commentò. -Edmund mi ha detto che ha visto la strega che uccide: non possiamo abbandonare quella gente che soffre, hanno bisogno di tutti e cinque.-

-Ma è troppo pericoloso.- esclamò lui.

-Appunto e lasciarti qui a morire da solo? So che hai sempre pensato che fossi debole, un fiore da proteggere e magari per un po' di tempo lo sono stata, ma..-

-Sssh, non è vero.- sussurrò Peter e senza pensarci troppo su, le prese il viso tra le mani e poggiò le labbra sulle sue, intensamente. -Non so dove sarei senza di te.-

-Probabilmente sul fondale di quel lago.- continuò lei, sorridendo.

Dopo averle dato un altro bacio, Emily lo accompagnò alla sua tenda, ma mentre tornava alla propria, notò Lucy nei cespugli che seguiva Aslan in modo silenzioso.

Curiosa di sapere dove stesse andando il leone, la seguì.

-Voi due non dovreste già essere al letto?- domandò lui, accorgendosi delle ragazze.

-Non riuscivo a dormire, per favore portaci con te.- rispose Lucy, aggrappandosi alla sua criniera.

Aslan gli consentì di accompagnarlo solo fino ad un tratto di strada.- Da qui devo procedere da solo.-

-Ma Aslan-

-Fidatevi di me.- affermò egli. -Grazie per essermi state vicino. Addio Lucy. Addio Emily.-

Il leone voltò le spalle, ma le due sorelle non si rifiutarono di seguirlo e vedere cosa stesse realmente succedendo.

Aslan era arrivato ad un piccolo accampamento della strega bianca.

Cerano animali di tutti i tipi, minotauri, lupi, pipistrelli e leopardi.

Le torce erano accese ed esse illuminavano chiaramente Jedis sopra la tavola di pietra.

Emily e Lucy si nascosero dietro gli alberi mentre Aslan si dirigeva da lei e tutti intorno ridevano di lui.

-Immobilizzatelo.- ordinò ella.

Venne steso a terra e iniziarono a legargli le zampe e la bocca.

-Tagliategli la criniera.-

I suoi bei peli lucenti vennero tagliati via e mentre Lucy non capiva cosa stesse succedendo, Emily invece lo stava afferrando.

-Ma perché non si ribella?- domandò la più piccola, preoccupata.

-Io credo che lui abbia..-

Tramite le corde lo trascinarono sulla tavola di pietra, davanti alla strega che in mano aveva un coltello.

-Ha scambiato la sua vita con quella di Edmund.-

Il leone, la strega e l'armadio. (Rivisitata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora