La notizia del ballo in maschera non mi pareva poi tanto male, con i tempi in cui eravamo bisognava divertirsi e godersi appieno gli anni ad Hogwarts, però ovviamente io non avevo la minima intenzione di andarci, perché primo non avevo un accompagnatore, secondo anche con i professori ci sarebbe stato l' alcol cosa che a me non piaceva affatto;quindi la festa era una bella idea ma preferivo rintanarmi in Sala comune a leggere un bel libro davanti al fuoco che scoppiettava, cosa che ormai facevo spesso dato che anche in quel momento alle sei di mattina ero seduta davanti al fuoco, sola con i miei pensieri. Perché ero lì così presto? Semplice,mi ero svegliata facendo un incubo su Voldemort che uccideva la mia famiglia, e con la paura che avevo non ero riuscita più a riaddormentarmi, perciò mi ero fatta una bella doccia, vestita e sistemata più silenziosamente possibile per non svegliare le mie compagne, ed adesso ero lì, che guardavo il fuoco scoppiattare. Restai su quel divanetto a lungo, troppo a lungo perciò decisi di alzarmi nonostante fossero a mala pena le sette e scendere in sala grande per la colazione. Arrivata in quella splendida stanza mi sedetti al tavolo dei grifondoro e mi guardai attorno, i professori erano tutti già al loro posto mancavano solo Silente e... la professoressa Mcgrannit, strano, lei era una donna sempre puntalissima, comunque non ci diedi molto peso e continuai a guardare i volti di quei pochi ragazzi già scesi, c'è ne erano un paio di tassorosso, cinque di corvonero, tre di serpeverde e a grifondoro solo io. Iniziai la mia colazione mentre ripassavo trasfigurazione, la prima lezione di quel giorno, mentre dal'imponente porta di quercia facevano costantemente i loro ingressi ulteriori ragazzi. Poco a poco sotto i miei occhi la stanza si riempiva e finalmente arrivarono anche le mie amiche, insieme a quei scapestrati di malandrini. Si sedettero tutti intorno a me è mi ritrovai Potter davanti. Sapevo che mentre bevevo il mio amato caffè mi stava fissando ma decisi di ignorarlo. Quando ebbi finito la mia colazione incominciai a parlare con Emmeline che era al mio fianco, la conversazione però non durò molto dato che fece il suo ingresso dalla porta la Mcgrannit che aveva una faccia preoccupata e scrutava il tavolo di grifondoro come stesse cercando qualcuno ; si soffermò sulla nostra parte di tavolo e si incammino verso di noi. Subito mi passò per la mente che Black e Potter avessero fatto qualcosa, ma una volta arrivata difronte a me e con il fiato corto di chi aveva corso pronunciò la fatidica frase.
-Signorina Evans,...il preside la vuole nel suo ufficio immediatamente-
Subito inizia a preoccuparmi e a pensare a cosa avevo potuto fare di così grave, insomma la professoressa sembrava veramente sconvolta, però quando due mani si posarano sulle mie spalle mi accorsi che la sala grande era in totale silenzio, tutti alternavano lo sguardo da me alla McGranit, i miei amici mi guardavano con bocche spalancate e occhi strabuzzati anche se Em e Mary avevano le mani sulle mie spalle come a rassicurararmi che sarebbe andato tutto bene.Il silenzio era opprimente, perciò mi alzai, presi la mia borsa, la misi in spalla e feci un cenno con la testa a Minerva, come per dirle che ero pronta ad andare.La camminata dalla Sala Grande all'ufficio del preside fu molto silenziosa, la professoressa continuava ad avere una faccia al quanto spaventata, mentre io mi immaginavo tutti i possibili scenari che andava da una semplice punizione all'espulsione. Quasi non mi accorsi che fummo arrivate, infatti quando la Mcgranit mi richiamò quasi morì di infarto.
-Pronta signorina Evans?-
Io risposi con un semplice cenno della testa, poi la professoressa disse <sorbetto al limone> e per un'istante pensai veramente che avesse assunto qualche tipo di droga ma i miei strani pensieri vennero scacciati
immediatamente dalla scena che mi si presentava davanti, i due Gargoyles, che io credevo semplici statue si mossero e mostrarono una scala a chiocciola, che doveva portare all'ufficio del preside. Concluso il "momento stupore", riprese quello "ansia", perciò torturandomi le mani arrivai davanti una grande porta che la Mcgranit non esitò ad aprire, ciò che mi trovai davanti era semplicemente stupendo. Mi aspettavo un semplice ufficio con una scrivania e qualche sedia, invece mi trovai davanti un enorme sala circolare. Sulle pareti erano posizionati molti quadri che rappresentavano i vecchi presidi di Hogwarts, poggiati alle pareti prendevano posto mobili di legno antichi, sui quali erano presenti molteplici oggetti, tra i quali potevo scorgere anche il capello parlante. Il mio sguardo vago per quella stanza accogliente e alla fine si posò su Silente, o meglio su ciò che si trovava alla sua destra. Accanto al preside infatti si trovava una splendida fenice dal manto rosso e oro. Avevamo studiato negli anni precedenti queste creature magiche, la loro particolarità era che morivano incendiadosi e poi risorge vano dalle loro ceneri.
STAI LEGGENDO
The Marauders
FanfictionStoria sull'era dei Malandrini💕 In questa fanfiction si parlerà di un'amicizia apparentemente indistruttibile, di amori che sbocciano e delusioni,di litigate e chiarimenti. Di quando Peter Minus non era un traditore, James,Lily e molti altri non er...