Ij t pens ancor

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Chissà se tutto questo è colpa mia, forse ho sbagliato ad amarti così tanto, forse ero troppo presa dalla felicità, e dal fatto che finalmente credevo di aver trovato la persona giusta, una persona che poteva darmi veramente quello che cercavo, mi sbagliavo.
Ho perso il conto delle notte insonne a pensarti, non lo puoi neanche immaginare come mi sento.. l'affanno, il nodo in gola e i battiti che mi mancano, l'ansia che mi prende al tuo solo pensiero. Non so se mi manchi, sono in difficoltà; stavolta sono emozioni strane. Non porto rancore perché non ne ho perse occasioni, ho fatto di tutto per stare con te.
Ma io, ti manco un po'? Mi pensi ancora un po'? È stata importante questa relazione per te?
Non riesco a capacitarmi, sono domande che mi pongo ogni notte cercandomi di dare una risposta, immaginando a come sarebbero andate le cose se fossimo ancora qui, se quella sera tu ti fossi presentato, e se io avessi provato a fare qualcosa...ma cosa puoi fare quanto ti trovi faccia a faccia con una persona che non ti dà più attenzioni, ma che prima era l'unica che poteva tirarti su il morale, l'unica che con un semplice sorriso ti migliorava la giornata, l'unica che riusciva a completarmi. Ed è proprio in queste notti insonne che ho capito che non sei una semplice cotta, non sei un semplice amore estivo. Magari queste mie idee cambieranno nel giro di un mese e magari sarò felice di nuovo, con un'altra persona.

<Dem..Dem sei con noi?!>
<Sisi scusami, stavo pensando..>
Mi dice Giulia distogliendomi dai miei pensieri
<Non finisci il thé?>
Il mio thé al limone è ancora pieno. Devo dire a Giulia e alle altre la mia idea; anche se so che mi ucciderebbero.
<Se non lo bevi tu, lo bevo io. Avanti forza!>
Mi scuote Asia
<Stai pensando ancora al tipo di Secondigliano?> Mi conoscono molto bene le mie amiche, come darle torto poi; se sto così è solo a causa di Adam, non ci sono altre motivazioni.
<Come ti è tornata questa fissa? insomma le cose con Andrea andavano bene>
Andrea è l'ultimo ragazzo con cui sono uscita. L'esatto contrario di Adam, anche lui di Posillipo ma non é il mio tipo; se dovessi farlo conoscere a mia madre lo adorerebbe subito. Il ragazzo perfetto, alla mano, gentile, educato, colto. Il suo prototipo perfetto, non il mio.
<Dimenticalo! Che te ne fai di uno come Adam quando hai Andrea> mi dice Asia
<Giusto, si vede che ci tiene a te; mi sembra un ragazzo serio> conclude Giulia
E pensare che tutti i ragazzi "seri" con cui mi sono frequentata, si sono dimostrati degli stronzi
<Se non Andrea, hai bisogno di cambiare aria!> Sorride Giulia.
<No raga, ho deciso che per un periodo voglio stare sola, senza paranoie; siamo nel bel mezzo dell'estate. Voglio godermela; prima di iniziare l'università> soddisfatta, mi alzo dal tavolino del bar andando a pagare la mia bevanda. Le altre mi seguono.
Mentre stiamo uscendo vedo una moto, molto familiare..è quella di Adam; non ci posso credere..perché è a Ponticelli; quando stavamo insieme non veniva mai con il suo gruppo da queste parti.
Lo vedo da lontano, posso solo guardarlo; è quello che mi limito a fare. Intravedo Ciro e gli faccio un segno con la mano; lui ricambia. Fortunatamente i rapporti con i ragazzi non sono cambiati, mi salutano ancora e molto spesso chiacchieriamo del più e del meno.
Vedo il gruppo avvicinarsi, tranne Adam, che rimane vicino la sua moto con il cellulare in mano; si vede che non viene perché non vuole salutarmi.
Che strano, ha messo in moto e sta andando via
<Ancora che pensi a lui?> Mi dice Ciro ridendo
<Nono..stavo solo, cioè sta-> prima che concludessi la frase mi ferma
<Anche lui ogni tanto parla di te>
Mi si gelò il sangue, avevo gli occhi sbarrati e stavo iniziando a sudare. Interrompo la conversazione delle altre con i ragazzi e me le trascino via
<Dem che ti prende> pronuncia Giulia

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