10 novembre - ore 10.00 p.m.
Parigi – Bois De Boulogne
Gli altoparlanti della stazione della metropolitana di Porte Dauphine annunciarono la partenza del treno, da cui poche persone erano scese insieme a lui.
Davanti al vetro di un cartellone pubblicitario, Pierre si specchiò, controllando un'ultima volta il suo aspetto. Passò una mano nei capelli castani dal ciuffo lungo, che gli ricadeva sulla fronte dandogli un aspetto ancor più giovanile dei suoi ventisei anni. Si umettò per bene le labbra, per evitare che apparissero screpolate o troppo bianche. Non era la prima volta che accettava un incontro al buio con un master, ma era la prima in assoluto in cui aveva utilizzato il canale del dark web, consigliato da un suo amico fidato. Aveva desiderio di esperienze forti e intense, e solo l'anonimato assoluto del dark net permetteva di parlare in maniera chiara di ciò che si desiderava, senza rischiare di incontrare finti dominatori, incapaci e superficiali, alla ricerca solo di una serata di sesso gay.
Ma per lui essere uno slave, uno schiavo, non era solo sesso. Per Pierre era uno stile di vita alternativo, una fuga dalla quotidianità, da quella falsa esistenza in cui si costringeva a vivere. Perché Pierre aveva una fidanzata, una brava e docile fidanzata, un lavoro come funzionario di banca, una vita sociale in cui tutti lo ammiravano. Eppure, nulla di tutto quello lo rendeva sereno quanto il sentire il morso della frusta sulla sua pelle, e il corpo di un master che abusasse di lui nei modi che preferiva.
Dopo un ultimo sguardo al suo riflesso, sistemò meglio il giubbotto di pelle marrone, che indossava su una camicia bianca e pantaloni neri, e con passo deciso, ma elegante, si avviò verso l'esterno, prendendo l'unica uscita della stazione ancora funzionante dalla sua iniziale costruzione, quella dallo stile liberty progettata da Hector Guimard.
La sera era fredda e umida in quella zona di Parigi, e le strade a quell'ora erano poco frequentate. Pierre, mani in tasca, inspirò la piacevole aria frizzante, mentre procedeva verso Route de la Porte Dauphine, dove l'uomo gli aveva dato appuntamento. Non gli ci volle molto ad arrivare sul viale, che si estendeva di fianco al grande parco, frequentato di giorno da migliaia di turisti, e di notte da prostitute e uomini in cerca di una fuggevole compagnia.
Eccolo, deve essere lui.
Il cuore di Pierre prese a battere forte quando individuò una berlina nera, ferma a lato della strada con le quattro frecce lampeggianti. L'uomo gli aveva dato i primi numeri della targa e, quando verificò che coincidevano, per un attimo le sue gambe sembrarono cedere. Non aveva paura, ma venne attraversato da una serie di scosse elettriche simili all'eccitazione. Rimase per qualche altro istante fermo, poi finalmente le gambe tornarono a obbedire alla sua volontà e si mosse verso il mezzo.
Aprì lo sportello del passeggero, entrò richiudendolo, e sorrise. Lui sapeva cosa doveva fare, doveva salutarlo nel modo giusto, Pierre era un sottomesso capace e allenato, non un novizio.
Sorrise, ma il mondo in quel momento scomparve in una nuvola, in uno spruzzo, un narcotico che lo investì in pieno volto, e l'ultimo pensiero, l'ultimo della sua vita, fu che quegli occhi erano i più terrificanti lui avesse mai visto.
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Un cuore color ruggine - Serie Nero di Cuori - Su Amazon Dal 2 Gennaio
Mystery / ThrillerUna scia di delitti insanguina Parigi, instillando il dubbio nella mente dell'ispettore Lucien Bertrand, non convinto dalla loro soluzione. Forse dietro tutti quei morti c'è un serial killer, ma l'unico che può scoprirlo è Emeric Lacroix, un uomo br...