1 Capitolo

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Capitolo 1

<<Mamma, mamma, mammaaaa!! >> Sofia grida come una matta.

<<voglio iscrivermi al karate,mamma mamma! Posso andarci, rispondimi>>. Continua a piagnucolare e sento mamma sbuffare perché fino ad una settimana fa Sofia insisteva per andare a danza.

<< Sofia.. vai a giocare ne riparliamo stasera >> cerca di prendere tempo mia madre.

Ma è inutile perché adesso Sofia piange e strilla, inorridita penso che semmai avrò una figlia come lei, come minimo la spedirei in collegio. Povera mamma!

<< ok, Sofia parlane con papà>>ed ecco che la mamma lancia la patata bollente a mio padre,ottimo! Gli occhi di Sofia vengono illuminati da una luce malefica, è consapevole d'aver già vinto.

Ecco arrivare papà, Sofia effettua la solita prassi: coccole, paroline dolci come "Sei il miglior papino del mondo" e infine l'energico "grazie" di Sofia. Io e mamma ci scambiamo un'occhiata complice e non possiamo fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

Quant'è viziata e adesso eccoci qui , in macchina. Arriviamo davanti all'insegna del karate, scendiamo, la iscriviamo e c'è ne liberiamo per un'ora.

<<Mammina, ho conosciuto un bellissimo ragazzo..>> dice tutta entusiasta quando l'andiamo a riprendere e per tutto il tragitto non fa che raccontare di un bel ragazzo che l'ha aiutata nei movimenti. Mi chiedo, come una bambina di sei anni possa civettare con un ragazzo molto più grande di lei.

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Qualche giorno più tardi mi ritrovo anche io alla lezione di karate, dentro il kimono bianco e gelato. Mentre io mi guardo attorno, sentendomi totalmente fuori luogo, Sofia sembra essere nel suo habitat naturale. Mi prende per mano trascinandomi nel tappetino e incomincia a indicarmi tutti i presenti dicendomi nome e particolarità proprio come nelle carte di yughi-ho. Per ultimo ,Sofia, mi indica il ragazzo che lei da qualche tempo definisce il suo "principe azzurro." Eccolo lì, la barbetta incolta e un sorriso beffardo su cui non intendo soffermarmi. Proseguo

senza prestargli molta attenzione e ancora non capisco cosa trovi mia sorella, di tanto speciale, in questo ragazzo.

<<Ciao, Benvenuta>> mi coglie di sorpresa una voce squillante che mi si è venuta a parare proprio di fronte. La guardo, è una ragazza che avrà all'incirca la mia età

<<Piacere Antonella>> mi dice risoluta e mi schiocca due baci sulle guancie lasciandomi interdetta e dopo essermi ripresa dallo shock iniziale rispondo educatamente con un mezzo sorriso imbarazzato <<Ciao, Serena piacere mio>> le dico leggermente frastornata, per la velocità e per la sorpresa. Lei ,inaspettatamente, mi prende sotto braccio e si offre di farmi da cicerone. Non ho neanche il tempo di risponderle che mi trascina nelle postazioni. Trovo che sia molto socievole e simpatica anche se questo genere di confidenza invadente e affettuosità eccessiva la reputo prematura , insomma neanche mi conosce. Il suo comportamento invadente mi fa alzare una barriera, io sono affettuosa ma la dimostro con persone amiche che conosco da molto tempo. Magari le sarò sembrata un po' freddina, ma io ho bisogno dei miei tempi. Comunque sia Antonella non sembra affatto scoraggiata dalla mia compostezza che stona con i suoi "Tesoro", "gioia, mettiti vicino a me" ecc..

. << Dove vai a scuola? A che anno sei?>>

<<psicopedagogico al quarto anno >>

<<Bello! Conosci Enrica fontana? E' la mia migliore amica..>>

<<No, mi dispiace la scuola è grande e ci sono tante persone>>

Lasciati colpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora