Lacrime e Nutella

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<<Veste solo tatuaggi per coprire cicatrici,vende cose nei parcheggi, tanta gente e niente amici. Lei non piange più, o forse non l'ha fatto proprio mai . Lei pensa se, pensa che, ognuno pensa ai suoi. Nessuno vuole salvarlo perchè è solo una stella che tra poco si schianterà...>>

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"Sei solo uno stronzo, non devi drogarti per giocare a calcio, non devi assumere eroina per correre. È una schifezza quello che fai, mi fai schifo drogato..."

"Chi cazzo sei ti per giudicarmi eh?! Chi cazzo ti credi di essere! Ma certo, solo perchè hai una pistola ti senti la regina del mondo. Non sei nessuno e non hai potere sulla vita segli altri; quindi fammi un favore e porta il tuo culo del cazzo fuori da questa auto! Ora!"

Mortificata. Si sentì mortificata.

Non avrebbe dovuto giudicarlo senza sapere i motivi delle sue azioni. Ma come sempre aveva rovinato tutto ed ora le toccavano le conseguenze. Scese dall'auto come le era stato imposto ,con così tanta prepotenza ,dopo aver passato gli scorsi quindici minuti in totale silenzio. Era stato così imbarazzante, e per togliersi da quella situazione aveva deciso di parlare. Dicendo solo cose cattive.

Scese al buio e neanche il tempo di chiudere lo sportello che la macchina partì sfrecciando.

Salì nel suo appartamento, piano per piano, e arrivata lì sbattè la porta con talmente tanta violenza da rompere i cardini.

Si accasciò al suolo e pianse.

Pianse istericamente, lasciandosi sfuggire dalle labbra qualche risata isterica e qualche singhiozzo.

Si alzò dopo una o due ore e corse in cucina.

Prese una vaschetta di gelato.

Le sembrava di essere ritornata ai tempi dell'adolescenza, quelli che non aveva mai potuto vivere. Le sembrava di essere una stupida ragazzina innomorata e delusa dalla prima cotta che mangia nutella o gelato con le lacrime agli occhi e con una coperta pesante o con un pigiamone con i conigletti.

Quella scena impressa nella sua mente la fece ridere per qualche attimo. Si immaginava gettata sul divano mentre la mamma la sgridava perchè non stava rispettando la famosa 'etichetta'.

Ma poi ricordandosi la sua situazione familiare ritornò triste e forse più abbattuta di prima.

Girava e rigirava con gli argomenti più squallidi e bizzarri nella sua testa per non arrivare al punto cruciale: Harry Styles.

Ma lei , infondo infondo, sapeva di dover riflettere su ciò che era accaduto.

Pensava solo di essere stata una stupida a trattarlo in quel modo e voleva riallacciare i rapporti per poter conoscere qualcosa in più su di lui.

Si era fottuta da sola.

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N/A

CIAOO

SCUSATEMI PER NON AVER AGGIORNATO IN TEMPI BREVI MA VI PROMETTO CHE DIMINIURÒ LA DURATA DELL' ATTESA.

:)

SCUSATE EVENTUALE ERRORI.

CIAO CIAO..

Schiava del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora