Lacrime e ricci soffici

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Quando due strade sono parallele, non possono incontrarsi in un punto. C'è sempre bisogno che una delle due si pieghi per arrivare all'altra.

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Una giornata sfiaccante a lavoro. Dovevano riparare i danni dell'incendio e continuare con il giro d'affari. Ma non era così tanto facile.

Duri allenamenti. Dopo una notte in macchina era indolenzito dalla punta dei capelli a quella dei piedi. Gli allenamenti non furono un successone e riuscì a farsi espellere per cattiva condotta.

Voleva rivederla. Era spinto da un desiderio primordiale. Non desiderava altro che lei.

Riuscì ad ottenere il suo numero, infondo lei era famosa a Londra.

Harry aveva scoperto che la ragazza era a capo del grande giro di armi e droga.

E ne rimase stupito.

Chate aveva un'aria così innocente che mai se lo sarebbe aspettato.

Le mandò un solo messaggio.

'Incontriamoci..Hxx'

La risposta non tardò ad arrivare.

E si era meravigliato di nuovo, perchè le aveva scritto con lo sconosciuto. Ma lei coraggiosamente aveva risposto con..

'Alle 9.00 sulla sesta strada..xX'

Forse aveva dedotto il mittente da quella 'H'.

Si incontrarono.

Lei avevo un leggero timore.

Ma si tranquillizzò alla vista di quei ricci.

POV* CHATE

Sapevo che quel messaggio fosse suo.

Harry era seduto su una panchina presso la fermata dell' autobus. Era bello come un dio greco.

Aveva una bandana per tenere i ricci fermi, i suoi occhi erano lucidi, le gambe erano piegate e il mento era appoggiato sulle ginocchia.

Mi schiarii la voce e lui si accorse di me. Con un cenno del capo mi fece sedere e inaspettatamente appoggiò la testa alla mia spalla.

'Mi drogo' disse in un sussurro.

Sapevo che si drogava ma non capivo fino a che punto voleva arrivare e perchè mi aveva contattata.

Così tacetti.

<<Sai Chate, non è una bella cosa essere dipendente dalla droga. Ti uccide piano piano. Senti come se la tua vita ti stesse scivolando dalle mani. E tu cambatti. Combatti con le unghie e con i denti per riprendertela e viverla. Ma non ci riesci.

Ed è un fottuto meccanismo.>>

Avovo iniziato ad accerezzare dolcemente i suoi capelli. Erano morbidi e soffici, profumavano di lui.

Gli era scesa una lacrima. Una sola. Dall'occhio destro era arrivata all' incavo del collo. Voleva semplicemente sfogarsi con qualcuno.

<< La mia vita, la mia infanzia, la mia adolescenza. Mi sono sempre fatto schifo. Non ho mai amato nessuno. Mai. Io non so amare. Gli altri non mi sanno amare. Apatico, bipolare, lunatico. Chiunque mi definisce così. E fa male. Male da morire.

Sai a volte desidero una vita umile, vorrei vedere davvero chi si affezionerebbe a me.

Nessuno,ovviamente. >>

<<Perchè lo fai? Perchè ti droghi?>>

Mi sorse spontanea questa domanda .

<< Hai presente quando uno vuole suicidarsi? Ha una ragione valida. Bhè anche quando ti droghi hai una ragione valida.

Hai presente una galleria piena di curve? Quella è la mia vita. Da quando sono nato ad ora. Sono passati più di vent'anni e ancora non sono riuscito ad uscirne.

È come se le corde del passato mi tirino i polsi e le caviglie. E non mi fanno vivere il presente. E nessuno si avvicina a me.

Sei la prima sai? La prima. >>

La prima e l'ultima.

N/A
CAPITOLO NUOVO.

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