Capitolo 19

300 19 0
                                    

Mi sono appena seduta sul davanzale della finestra di camera mia, è notte e l'aria fresca che si scontra sulla mia pelle delicatamente mi fa sentire meglio.
Ogni volta che devo pensare salgo quì.

Parlando della situazione con Hiroto, RAGAZZI NON POSSO MANCO STARE A CASA DA SOLA CHE RISCHIO UN ASSALTO DA LORO.
Però parlando seriamente penso di dirlo ai ragazzi, ma ho paura per come Xavier possa reagire a tutto ciò. Poi non capisco cosa intendeva Hiroto con "tra poco staremo insieme" o una cosa del genere. Io sto con Xavier e in che modo agirà?

Non voglio pensarci poi così tanto sinceramente, poi vedrò che fare dopo aver raccontato tutto agli altri.

Mi saltano in mente diversi episodi della mia vita. Ecco cosa dimostra il legame che ho con i ragazzi.

Penso a quando io e Claude inizialmente ci stavamo sul cazzo in una maniera atomica. Lui era geloso di me e della mia relazione con Bryce. Nel senso, avevo semplicemente legato molto facilmente con lui, ma tutto in amicizia naturalmente.
Ogni volta che io e il rosso ci beccavamo per strada ci salutavamo con insulti; una volta per il tanto nervosismo che mi ha causato gli ho versato il bicchiere pieno di vino addosso. Eravamo a cena da Bryce, con i suoi genitori inoltre. Non ci parlammo per quasi due settimane.
Poi dopo aver iniziato a legare, lui diede inizio alla nostra amicizia con questa proposta: "Vuoi diventare il reggiano del mio parmigiano." Non ho resistito ragazzi.

Mi ricordo inoltre quando Jordan venne a casa mia e io sono rimasta per tutta la sera a consolarlo, visto che si era lasciato con la sua ragazza Icer. L'amore non sempre funziona e dura. Lui poverino ci era rimasto male, la amava ancora.
Ricordo che abbiamo passato tutta la sera sdraiati sul mio letto, o per meglio dire, lui era sdraiato con la testa sulle mie gambe, mentre io ero appoggiata allo schienale del letto, mentre gli accarezzavo la schiena confortandolo. Poi decise di prendere e andarsene alle due e quaranta di notte, mi pare. Così, a caso.

Bellatrix invece è stata la spalla che mi consolava e su cui piangevo. Io ero e sono tutt'ora una persona che si tiene tutto dentro, ma lei sapeva benissimo come farmi sfogare, quindi bastavano poche, ma determinate parole dette da lei, per farmi scoppiare in lacrime e lasciar andare tutto il peso che spesso tenevo e tengo tutt'ora dentro.
Non mi sono mai fatta vedere debole ed emotiva da nessuno, nessuno tranne Bellatrix, nemmeno davanti ai miei genitori adottivi.
Ma questa cosa è reciproca tra me e Belle. Ogni volta quando anche lei sta male io sono al suo fianco per consolarla e starle accanto.
È vero ho molti amici maschi, ma senza di lei sarei persa.

Poi ripenso al mio papino. Dave. Lui lo considero come un padre perchè in parte mi ha aiutata a crescere dandomi consigli che determinavano svolte nella mia vita e attribuiva in me speranze nel superare gli ostacoli che mi intralciavano.
Sì è preso in oltre molta cura di me e si giustificava sempre con il fatto che ero la più piccola; Anche se, come giusto che sia, pure Dave si lasciava andare qualche volta, allora diventavo io automaticamente la mammina.

Mi fionda in mente pure la scena di quando dopo essermi pesata un giorno, ho visto il mio peso, per l'appunto, raddoppiare e mi sono presa un bello spavento. Sono andata dal dottore ma era tutto normale quindi ancora un po' in pensiero sono ritornata a casa.
Un giorno però Bryce si lasciò scappare la verità dalla bocca, ovvero che è stato Claude che silenziosamente dietro di me, aveva aggiunto pure il suo peso con una gamba, di conseguenza aumentandolo. La bilancia della famiglia dei due fratellastri era molto grande, visto che ero a casa loro, quindi per questo non avrò intravisto il suo piede, poi prima di scendere dalla bilancia, sarà scappato a gambe levate. Sto' coglione.

Del gruppetto, ho conosciuto per primo Bryce, mi ha difesa dagli amichetti di King. Non che non cercavo di difendermi, inoltre lo facevo molto arrogantemente, ma era palese che non sarei riuscita a salvarmi da sola, da quei quattro ragazzi.
Inizialmente ricordo di aver avuto una piccola cotta per Bryce, visto che con me era sempre così gentile, dolce e premuroso; Ma pian piano questo sentimento venne sostituito da quello di considerarlo più come un fratello. Tutt'ora lo considero tale, o magari magiormente paragonandolo agli altri.

Poi c'è Caleb, quel ragazzo mi fa spaccare sempre in due dalle risate. Insomma quell'atteggiamento da bad boy mi fa morire dal ridere perché sotto sotto è un bravo ragazzo.
Insomma mi fa sempre piacere quando lo becco per strada.

Xavier... Xavier è la cosa che più mi rende felice in questo ultimo periodo.
Inizialmente la sua presenza era indifferente per me, fino a quando ha iniziato a smuovere qualcosa dentro di me, per poi farmi fottutamente innamorare di lui.
La collana che mi ha regalato è diventata l'oggetto in mia possessione, più importante per me. Ogni volta che poso lo sguardo su essa mi ritorna immediatamente il sorriso.

Infine il pensiero che continua a torturarmi da qundo tutta questa storia è iniziata. I mie genitori adottivi non sanno nulla di tutto ciò e tantomeno della storia con Hiroto. Loro hanno fiducia in me per questo non si sono mai fatti problemi a lasciarmi sola in casa o cose del genere, credendo che io non faccia cose che apparentemente faccio. Quando scopriranno tutto non si fideranno più di me e probabilmente saranno delusi.
Però cerco di confortarmi con il pensiero di andare avanti, vivere tranquillamente il presente, come Xavier mi ha insegnato. Il momento della verità arriverà. Ne pagherò le conseguenze ma avrò la consapevolezza di non nascondere più nulla.

𝓻𝓸𝔂𝓪𝓵 𝓼𝓸𝓾𝓵 °𝔁𝓪𝓿𝓲𝓮𝓻 𝓯𝓸𝓼𝓽𝓮𝓻.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora