Capitolo 24

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SAM's POV.

Mi sveglio aprendo lentamente gli occhi, ma appena realizzo di non sapere dove io mi trovi in questo istante, mi alzo di scatto.

È una stanza piccola, con le pareti in pietra grigia, un letto, quello su cui mi trovo adesso, e un comodino accanto a esso. Il tutto è illuminato da una lucina debole.

Il mio sguardo cade verso Lean appoggiata allo stipite della porta.

《Che stupida. E dire che ti avevamo pure avvertita.》 Sputa acida per poi uscire.

Sbianco dallo spavento.
Kira Hiroto mi ha rapita.

Devo trovare assolutamente un modo per uscire cazzo.

Mi alzo girando per la stanza e cercando di trovare anche una piccola cosa che mi possa aiutare.

Sento di colpo la porta spalancarsi. È Hiroto.
Io dopo essermi girata di scatto dallo spavento, indietreggio appena noto che si sta avvicinando a me.

《Hai dormito un bel po' eh principessa. Non sai quanto cazzo ti ho aspettato.》 incomincia.

《Dai piccola, non avere paura.》 continua lui.

Io lo guardo in cagnesco. Non starò al suo gioco.

Tocco il muro con la schiena. Sono bloccata.
Lui si avvicina sempre di più fino a quando fa scontrare i nostri corpi.

Mi prende il viso con una mano e inizia a baciarmi con foga. Inizialmente ho tentato di fermarlo, ma lui mi ha fatto sbattere violentemente la schiena contro il muro, cosa che mi ha provocato un dolore assurdo.
Sento delle lacrime scendere. Non voglio baciarlo. Odio essere forzata da qualcuno. Odio fottutamente tutta questa situazione.

Mi toglie la felpa che indosso e inizia a baciarmi lentamente il collo per poi spingersi fino alle spalle. A quel punto non resisto più e lo allontano da me, per poi prenderlo per il colletto e sbatterlo violentemente al muro, cosa che lo fa gemere dal dolore.

《Non pensare che seguirò i tuoi ordini.》 gli ringhio contro e a quel punto lo vedo ghignare.

《Come immaginavo.》 dice. Ad un tratto sento un ago conficcato sul mio fianco destro. Inizia a girarmi la testa e a fatica riesco a reggermi in piedi.

《Questo basterà per stordirti.》 dice afferrandomi al volo quando le mie gambe non reggono più.

《Non voglio che tu perda conoscenza. Voglio che tu ti ricorda questo momento per sempre. Ma dovrò farti stare buona e tranquilla.》 dice mettendomi seduta, con la schiena contro lo schienale del letto, e iniziando a darmi baci su tutto il corpo.

Mi gira la testa, ho la nausea e non ho la forza per reagire.
Lo sento sfilarmi via la tuta corta che indossavo. Mi irrigidisco di colpo e delle lacrime mi bagnano il viso.
Cazzo se ho paura.

《Stai tranquilla piccola, so che sei vergine e non ho intenzione di portartela via. Faremo qualcosa di più divertente.》 dice baciandomi la coscia interna.

Non capisco più nulla. Lo vedo allontanarsi, però poi ritorna con un asticella di ferro e un accendino.

《Adesso facciamo un bel gioco. Ti farà un po' male ma credimi che sarà divertente.》 dice iniziando a passare l'asticella sul fuoco dell'accendino.
Ha uno sguardo così inquietante.

《Adesso ti spiego. Ti passerò l'asticella sulla pelle e per ogni tuo gemito ti guadagnerai un bacio e una passata in più.》 spiega in breve.

Non ho le forze per elaborare bene le parole che dice, ascolto semplicemente ma non ho un buon presentimento.
Spesso chiudo gli occhi non avendo la forza di tenerli aperti, cosa che faccio pure adesso.

Ad un tratto spalanco gli occhi dal dolore improvviso.
Cazzo se brucia.
Mi sforzo e poso lo sguardo su dove deriva questo dolore.
Vedo l'asticella posata sul mio fianco destro e porca puttana se brucia. Dal dolore insopportabile gemo, cosa che a lui fa un sacco piacere.
Va avanti così per un bel po' di tempo e il bruciore è lancinante. Ogni passata mi lascia un segno rossastro e ad ogni mio gemito Hiroto rispondeva con frasi del tipo "Piccola stai andando alla grande." oppure "Ecco un regalino da parte mia." e cose del genere.

《Dai abbiamo quasi finito, voglio solo lasciarti un ultimo segno importante per me.》 dice lui.

Dopo un'altra serie di bruciature sento un forte dolore acuto che mi fa inarcare la schiena e provocare un urlo debole da parte mia.

《Lo so, lo so, ora passa tutto.》 lo sento dire accompagnato dal rumore dei suoi braccialetti che sbattono fra di loro.

Tutta dolorante poso lo sguardo verso la coscia interna e noto un H fatta con l'asticella di ferro e un morso molto profondo accanto alla lettera. Vedo del sangue fuoriuscire dal segno violaceo provocato dal morso e il mio basso ventre sta scoppiando dal dolore collegato alla coscia.

《Sei stata fantastica amore.》 dice accarezzandomi i capelli.

Noto che mi sta aiutando ad indossare la tuta e la felpa, per poi riprendere a darmi baci ovunque.

《Ora è tutto finito.》 conclude lui.

Xavier, ti amo.

𝓻𝓸𝔂𝓪𝓵 𝓼𝓸𝓾𝓵 °𝔁𝓪𝓿𝓲𝓮𝓻 𝓯𝓸𝓼𝓽𝓮𝓻.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora