Capitolo 3

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Spaventata, gettai il telefono sul letto. Se qualcuno si divertiva a fare questi scherzi del cazzo, giuro che lo avrei ucciso. Presi dal frigo un barattolo di gelato alla vaniglia, tutto ciò che mi bastava per rilassarmi. Poco dopo mi gettai fra le braccia di Morfeo.

Fui svegliata da uno strano rumore verso le 3 del mattino. Sentì il portone di ingresso sbattere ed il mio cuore stava per fuoriuscire dalla gabbia toracica. Come se non bastasse, in quel momento un fulmine si schiantò contro l’antenna e la luce se ne andò del tutto.

“Grandioso” dissi fra me e me. Accesi la torcia del cellulare ed afferrai il mio spray al peperoncino. Scesi le scale cercando di non produrre alcun suono e lentamente raggiunsi il salotto. In quell’istante un sasso colpì la finestra distruggendola. Cercai di trattenere un urlo alla vista di un ombra che si allontanava correndo.

Mi chinai per raccogliere da terra il sasso appena scagliato, e trovai un piccolo bigliettino scritto con una calligrafia ordinata e chiara; tutto quello che diceva era: ”Non ti libererai mai del tutto di me”.

Fissai quel messaggio ma non riuscivo a trovare in esso una spiegazione. Non ho mai avuto dei nemici e non li avevo ancora e tutto questo mi sembrava senza un nesso.

Il mio sonno svanì del tutto e, per trascorrere la notte tranquillamente, decisi di utilizzare lo scotch per cercare di riparare la finestra e successivamente mi preparai della camomilla.

Il mio cellulare si illuminò nuovamente ed aprì la chat su whatsapp.

“Da: Sconosciuto

Ancora sveglia? :)

-L”

-L? L… Louis? Sorrisi a quel pensiero.

Dio Jamie, quanto sei stupida.

Louis non può avere il mio numero.

“A: Sconosciuto

Chi sei?

-J”

La risposta non tardò ad arrivare

“Da: Sconosciuto

Louis.”

“A: Louis

Come hai avuto il mio numero?

-J”

“Da: Louis

Louis ottiene tutto. Ricorda. :)”

Non risposi, ma rimasi con il beneficio del dubbio. Io e Louis non avevamo amici in comune. Sospirai.

Erano ormai le 6 del mattino e decisi di darmi un ordine. I miei occhi erano cerchiati da occhiaie enormi e ringraziai mentalmente colui che ha inventato il correttore. Prima mi feci una doccia e dopo aver asciugato i capelli, diedi loro una piega completamente liscia. Presi i miei jeans a vita alta ed una maglia da inserire fra i pantaloni. Durante la notte, la temperatura scese tantissimo, e fui costretta ad abbandonare le vans ed indossare le Dr. Martens ed una giacca. Misi del correttore e del mascara e come sempre uscì di casa per avviarmi alla fermata dell’autobus.

“Ehi JJ”

“Rebecca! Come stai?”

“Tutto bene e tu?!”

“Si va avanti”

Rebecca era la mia vicina di casa, probabilmente aveva qualche anno in più di me, ma era una ragazza davvero simpatica. Nel quartiere la adoravano tutti.

“Posso darti un passaggio?!”

“Se per te non è un problema..”

“Ma figurati! Ho preso da poco la patente e vorrei che fossi tu a testare la mia guida!”- disse ridendo, la sua risata contagiava chiunque.

“Per me è un onore!”- risposi

Il viaggio fu abbastanza tranquillo, parlammo del più e del meno e commentavamo le canzoni che passavano alla radio, ridendo dei gusti altrui. Arrivate davanti al mio istituto, la ringraziai per il passaggio e mi avviai verso il cortile principale. Notai che c’era ancora poca gente e mi sedetti su un gradino di una scalinata. Presi il mio cellulare ed aggiornai la home di Facebook, cercando di leggere degli stati intelligenti, ma con scarsissimi risultati. Alzai lo sguardo e vidi che stava varcando il cancello Skyler con un tizio alla sua destra.

“Jaaaamiee!”

“Hola chicaaa!”

“UhUh JJ è socievole stamattina! Comunque, pensavo arrivassi in ritardo ed invece ti trovo qui. Cosa sta succedendo alla mia Jamie?!”-domandò fingendosi sorpresa

“AH AH come sei divertente”

“Comunque essendo arrivata in orario, ti presento Brad il mio ehm…”

La tolsi dall’imbarazzo e stesi la mano a Brad.

“Io sono Jamie, la sua migliore amica”

Lui mi strinse la mano sorridendo, non era un “bad boy” come pensavo che fosse. Forse diciamo, un po’ impacciato.

La campanella suonò e mi addentrai nella struttura alla ricerca del mio armadietto. Chissà se Louis fosse già arrivato a scuola.

Jamie, smettila di nominare Louis.

La mia vocina interiore, a volte, era davvero stressante.

Non ebbi tempo di aggiungere altre parole ai miei pensieri che qualcuno mi strattonò allontanandomi dal gruppo. Era Louis.

“Louis ma che ti prende?! Mi sono spaventata, deficiente.”-urlai incazzata

“Scusami, volevo solo dirti una cosa..”- disse quasi sussurrando

In quel momento suonò la seconda campanella che indicava l’avvio alle classi. E Louis mi abbandonò lì, sola, lasciando che la mia mente formulasse delle domande a cui, di certo, non sapevo dare una risposta.

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Ho aggiornato nei tempi previsti, YUUUP!

Comunque eccoci addentrati nella storia, ricca di incognite e nuovi personaggi.

Louis nasconde qualcosa?! Who knows hahahaha

Comunque volevo ringraziare coloro che hanno stellinato la mia storia e tutti coloro che la stanno leggendo. Grazie tante! Saluto, come al solito, il mio amato #teamfluo, anche perché Rebecca è la Veggy (smileforash) mi raccomando leggete la sua ff Somebody To You!

Vi saluto, alla prossima!

Un bacio,

Carola x

Legend || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora