La chiave

290 7 0
                                    

Appena mette piede nella casetta in piscina cerco di colpirlo violente mente alla testa ma lui di scatto riesce a bloccarmi entrmabi il polsi sopra le nostre teste << Wuho Martina! >> questa voce...nella luce della penombra riesco a focalizzare il volto di Jorge. Non posso crederci, lui è qui, non sto sognando vero? Il suo volto è teso ed evidentemente preoccupato, tiene ancora saldamente miei polsi e io lascio andare il manubrio in modo che cada al lato destro in mezzo a noi senza colpire nessuno; successivamente mi getto in lacrime tra le sue braccia << Jorge! >> esclamo affondando il volto nel suo petto, ho le braccia avvolte intorno alla sua vita e tengo stretta nei pugni la sua camicia << Non farlo mai più ti prego. Non lasciarmi mai più >> lo supplico con voce singhiozzate, continuo a piangere non riuscendo a fermarmi, Jorge sembra rimasto paralizzato dalla mia reazione ma lentamente sento come il suo corpo teso si rilassa e le sue braccia avvolgono il mio corpo tenendomi al sicuro insieme a lui. << Martina parla ti prego, cos'è successo? >> vorrei parlare, raccontargli tutto ma non posso << Martina perché stai piangendo? >> la voce di Francisco mi spinge a voltarmi verso di lui ma non sciolgo l'abbraccio con Jorge. Resto stretta a lui con il capo sul suo petto, ho la vista offuscata per le lacrime, le caccio via con il dorso della mano sinistra per poi tornare a posarla dietro la schiena di Jorge, riesco a vedere l'espressione preoccupata di mio fratello, poco più dieitro c'è Candelaria e ancora più dietro c'è Diego. Non so cosa dire e resto in silenzio << Sono entrati dei ladri >> in lontananza si sentono le parole di Fernando. Tutti quanti me compresa posano lo sguardo verso di lui, avanza di qualche passo arrivando accanto a Diego. << Dei ladri?! >> ripete Francisco << Si, mi sono svegliato per le urla di Martina e li ho visti correre fuori dalla finestra >>. Gli occhi oscuri e raggelanti di Fernando penetrano nei miei e so che non vuole essere contraddetto, devo assecondarlo perché ho troppa paura per non farlo. << Si, è-è vero e uno di loro ha cercato di inseguirmi...aveva un coltello e sono scappata... >> cerco di dire seguendo il gioco di Fernando. << E TU NON HAI DIFESO MIA SORELLA?! >> urla Francisco rivolto a Fernando, quest'ultimo scrolla le spalle << Mi sono svegliato da poco per i rumori >> dice tranquillamente. << Forse se ci muoviamo con la macchina riusciamo ancora a raggiungere quei figli di p*****a >> suggerisce mio cugino, ma io non voglio che loro se ne vadano, soprattutto perché so che non esistono ladri. << Si buona idea! Jorge andiamo? >> mio fratello guarda il suo amico che annuisce senza neanche pensarci. Afferra delicatamente i miei polsi per fare in modo che molli la presa sulla sua vita << Cande accompagnala in camera sua e resta con lei >> dice lui mentre ancora tenta di allontanarmi ma io non voglio lasciargli la camicia, non voglio che se ne vada. << Sweety...torno subito, promesso >> mi dà un bacio sulla fronte costringendomi a lasciarlo mentre Candelaria mi afferra i polsi. Vedo Jorge seguire Francisco e Diego verso l'uscita. << Vieni Tini, andiamo in camera tua >> la rossa mi avvolge il braccio intorno alle spalle mentre camminiamo verso la mia stanza, con la coda dell'occhio guardo Fernando che mi fa segno di restare in silenzio avvicinando l'indice destro al naso. Stronzo! Ma so che non opporrò resistenza. Una volta entrate in camera mia sia io che Cande ci sediamo sul mio letto << Tini vuoi che ti prepari qualcosa? Una tazza di tè? Una camomilla? >> << No! Resta qui per favore.. >> la prego afferrando il suo polso, lei annuisce e poi mi abbraccia. << Hai avuto molta paura immagino... >> e le sue parole sono la goccia che fa traboccare il vaso. Si Candelaria ho avuto molta paura, così tanta che tu non puoi neanche immaginarla, avrei preferito un milione di volte che fossero entrati dei ladri piuttosto che subire ciò che ho dovuto subire questa sera. << Mi passi l'acqua? >> sussurro quasi << Si certo! >> Candelaria scioglie l'abbraccio e prende l'acqua dal comodino per passarmela. La porta della mia stanza si apre lentamente, i miei occhi la scrutano attentamente e vedo il volto di Jorge spuntare fuori. << Posso? >> << Entra >> risponde Cande per me, lui entra e si chiude le spalle << Come stai? >> chiede guardandomi << Bene >> riesco a dire, lui posa i suoi occhi verdi su Cande << Tu dormi in camera di Fran giusto? >> << Si ma se Tini vuole che dorma con lei io non problemi >> lei mi guarda posando una mano sulla spalla, io guardo fisso un punto sul mio letto ancora con la bottiglina d'acqua in mano << Non ce ne bisogno...resto io con lei >> con la coda dell'occhio osservo la reazione di Cande alle parole di Jorge. Lei chiude gli occhi a fessura mentre guarda Jorge come per assimilare le parole, poi guarda me e una volta tornata a lui sembra aver compreso la situazione << Oh...okey...Francisco ovviamente non... >> << No >> le risponde prontamente Jorge << Okey... >>. La porta della mia stanza si apre nuovamente ed entra mio fratello seguito da mio cugino << Ci siamo fatti il giro di tutto il quartiere ma non abbiamo trovato niente e nessuno ha visto niente >> dice Francisco avvicinandosi a me, ha un vassoio tra le mani, lo poggia sul letto dinnanzi a me << Prendi ti ho fatto una tisana >> << E qui ci sono anche le fette biscottate >> aggiunge Diego mettendole sul vassoio, sorrido debolmente, si preoccupano così tanto per me anche se a volte non lo danno a vedere << Grazie >> dico con voce fioca. << Se solo fossimo riusciti a prenderli >> borbotta ancora Fran << Cos'hanno rubato? >> Diego mi guarda attendendo la risposta, non so che dire e allora scrollo le spalle << Credo che non siano riusciti a rubare niente. Quando mi hanno vista uno di loro mi ha presa e...aveva un cortellino così mi hanno inseguito... >> cerco di sostenere la bugia quanto più mi è possibile mentre continuo a rimpensare a ciò che è successo << Quanti erano? >> mio cugino continua con le domande << Non ricordo bene...due o tre credo >> e credo anche che grazie alla vera paura che ho provato il mio tono di voce risulti abbastanza credibile. Riesco a leggere la rabbia sul volto di mio fratello per l'impotenza. Il fatto di non aver potuto fare niente lo fa sentire colpevole, lo so. << Non è stata colpa tua Fran >> dico poggiandogli la mia mano destra sulla sua, mi sorride debolmente e io ricambio poi mi accarezza i capelli. << Adesso ti senti meglio? >> << Si fratellino, sta tranquillo >> << Vuoi che resti a dormire con te? >> << No, tranquillo anzi...in realtà avrei un po' di sonno >> mento, sono stanca ma non ho sonno << Certo! Ce ne andiamo subito! >> dice lui scattando in piedi, Diego prende il vassoio da sopra al letto con la tazza vuota e alcune fette biscottate << Buona notte cugina >> << Notte Diego >> tutti quanti mi danno un bacio ed escono dalla stanza, tutti tranne...<< Jorge che fai non vieni? >> << Si Fran, voglio solo accertarmi che tua sorella stia davvero bene >> << Okey >>. La porta della mia stanza viene chiusa, Jorge è poco distante da questa, in piedi con le braccia incrociate. I suoi occhi verdi mi dicono che è arrabbiato, confuso e molto probabilmente non crede neanche a una parola di quello che ho detto. Deglutisco. << La mascatura della porta non è stata forzata, le finestre sono intatte e anche se quella del salone è aperta ricordo benissimo di averle lasciate tutte chiuse. Inoltre eri già nervosa ieri, sapevi che sarebbe successo qualcosa stasera e a meno che tu non abbia una palla di cristallo dubito che avresti potuto prevedere l'entrata dei ladri >> come pensavo. << Che cosa è successo Martina? C'entra Fernando? Ti ha fatto qualcosa? >> << NO! >> rispondo di scatto, velocemente, troppo velocemente. Restiamo in silenzio a guardarci per qualche secondo quasi come fosse una sfida a chi cede prima. Lo vedo ispirare pesantemente e rassegnato a continuare il suo interrogatorio. << Vuoi che dormiamo in camera tua o in camera mia? >> inclina la testa da un lato mentre mi guarda, io allungo le braccia per fare in modo che si avvicini a me << Portami in camera tua >>. Lui mi si avvicina e mi prende in braccio, riposo il capo sul suo petto mentre mi porta nella sua stanza, chiude la porta con il piede e poi abbassa la maniglia con il gomito sinistro in modo da chiuderla definitivamente. Mi poggia delicatamente sul letto e alza in il lenzuolo per coprirmi fin sopra al petto. Lo osservo mentre si sfila la camicai da dentro i pantaloni, toglie le scarpe e successivamente anche la camicia. Lo vedo di schiena davanti me, quando sbottana la cintua dei pantaloni mi volto dall'altra parte leggermene imbarazza, dopo poco lo sento accanto a me che avvolge il braccio sinistro intorno la mia vita. Mi volto verso di lui e nascondo il volto nel suo petto, riesco a chiudere gli occhi perché con lui accanto so che nessuno potrà farmi niente. << Non mi dirai mai cosa nascondi vero? >> lo sento dire, ma non posso vederlo, sia per il buio sia per il fatto che il suo mento è sulla mia tesa. << Ti prometto che quando sarò pronta a parlarne...lo farò con te >> ed è una promessa che manterrò...se e quando sarò pronta a parlarne. << Okey >> << Okey >> ripeto io.
Il girono seguente Fernando non lo vidi neanche per colazione, forse era andato già all'università...beh tanto meglio. Quella giornata fu davvero stressante ma seguire le lezioni dei prof, prendere appunti e il resto teneva la mente occupata. Io e Lodo camminava tranquillamente per i corridoi quando veniamo raggiunte da Candelaria << Hey chias, ciao >> dice prendendoci sotto braccio << Ciao Cande! >> salutiamo entrambe con un sorriso. << Tini come va? Ti senti meglio? >> il suo tono di voce è leggermente preoccupato, mi fa ridere, Candelaria è davvero dolce << Si Cande tranquilla >> << Perché? Che aveva? >> ops...forse la versione della storia andava raccontata anche a Lodo << Non lo sai? Ieri sono entrati dei ladri in casa e c'erano solo lei,Fernando e la matrigna. Quegli idioti l'hanno spaventata e cercato di farle del male >> spiega la rossa, la mia cara amica mora sgrana gli occhi poi mi guarda << E TU NON MI HAI DETTO NIENTE?! >> << B-beh non volevo che ti preoccupassi... >> << Questa me la segno Stoessel! Vedrai che me la paghi >> roteo gli occhi sapendo già di dover temere le minacce di Lodovica Comello. << Hey bellissime ciao! >> a venirci in contro con un sorriso smagliante è Damien, io rimando il sorriso e lo saluto sollevando la mano sinistra, accanto a lui c'è anche Nicolas << Ciao ragazze... >> tutti e cinque ci salutiamo con un bacio sulla guancia. << Vi va se andiamo a bere qualcosa tutti insieme? >> a rispondere alla domanda del ragazzo con gli occhi azzurri sono << Si certo! Volentieri! >> sento il braccio di Cande scivolare via da sotto al mio e così mi volto verso di lei come anche Lodovica << Io devo aspettare Francisco Diego e Jorge >> dice facendo spallucce. << Ma dai Cande non devi sempre stare insieme a loro >> dice Lodovica ridendo << Non è un dovere...un giorno ve lo spiegherò okey? >> ci fa l'occhiolino e sta per andare via ma qualcosa la ferma. Ci giriamo nuovamente sia io che Lodo e vediamo i tre moschettieri arrivare alle spalle di Nicolas e Damien. << Salve! >> Jorge mette un braccio intorno alle spalle di Damien << Voi siete i ragazzi del centro commerciale giusto? >> si Francisco fa finta di non ricordartelo...<< Si giusto! Io sono Damien e lui e Nicolas >> tende la mano a mio fratello che accenna un sorriso e gliel'afferra, fa lo stesso con Jorge e con Diego, Nicolas sembra meno espansivo del suo amico ma azzarda comunque a dargli la mano, prima a Francisco, poi a Jorge e poi...no, Diego lo guarda male quindi decide molto saggiamente che non è il caso di dare la mano anche a lui se vuole continuare a vivere. << Sbaglio o noi vi dobbiamo un drink? >> << Si, giusto Jorge hai ragione! >> quota mia fratello e non so perché i loro toni da "amiconi spimpaticoni" mi preoccupano leggermente. << Ragazzi ma non è necessario, insomam voi siete i popolari della scuoola al massimo offiramo noi >> << Oh no Damien così ci offendi! Dai vieni ti offriamo qualcosa >> risponde prontamente Jorge << Quindi ci offrirete da bere? >> chiedo io guardandoli << Scusa? Qualcuno ha parlato di te sorella? No giusto? >> Francisco mi fa l'occhiolino e poi allunga il braccio per poggiarlo sulle spalle di Candelaria, Jorge non ha tolto il suo dal collo di Damien e trascina verso il bar. Io e Lodo ci scambiamo uno sguardo prima di seguirli, vedo Nico che sta per avvicinarsi alla mora ma Diego si mette in mezzo e lo fulmina con sguardo; così Nico si allontana per raggiungere Damien e Jorge. << Diego! >> esclama Lodo dandogli uno schiaffo sul braccio << Ahi! Cosa?! >> << Ti ricordo che tu ed io non stiamo insieme non puoi allontanare ogni ragazzo che mi si avvicina okey? >> << Ma quello non è neanche un ragazzo! È una pecora! >> Lodovica gli dà un altro schiaffo << Ahu! Lodovica! >> poi accelera il passo per raggiungere me. Siamo seduti a un tavolino a bere tranquillamente le nostre bevande quando qualcosa viene rovesciato addosso a Damien. Tutti quanti ci scansiamo e poi guardiamo il ragazzo enorme che gli ha rovesciato la limonata sul cavallo dei pantaloni. Lo riconosco è uno dei ragazzi che fa parte del gruppo dei popolari, sta spesso con i tre moschettieri qui presenti << Oh scusa non volevo! >> dice il ragazzo...Tod Logan! Ecco come si chiama, con la coda dell'occhio guardo Jorge e Francisco scambiarsi delle occhiate e nascandersi le labbra con la mano destra...stanno ridendo! Anche Diego è loro complice dato che si è unito agli sguardi e le risate. Ma tu guarda che grandissimi...<< Tranquillo Tod sul serio, non è successo niente >> << Scusa ancora amico >> gli da una pacca sulla spalla e poi si allontana ma non senza aver dato il cinque a Jorge. << Ehm...io vado in palestra a cambiarmi >> dice Damien << Si certo tranquillo, va pure >> dico io dato che ha guardato me << Jorge, Francisco, Diego grazie mille dell'invito è stato divertente dovremmo farlo più spesso no? >> no Damien, per il tuo bene no! << Certo! >> << Sicuro! >> acconsentono Fran e Jorge. Nicolas va via con lui e quando sono abbastanza lontani i tre moschettieri scoppiano a ridere << Siete dei bambini! >> << Quoto con Cande >> dice Lodo ma entrmabe ridacchiano << Andiamo state ridendo anche voi! >> Diego indica prima Lodo e poi Cande << Si beh era un pochino divertente >> Candelaria fa il segno di "pochino" con l'indice e il pollice. Guardo male i ragazzi e loro si lanciano uno sguardo << è stata un'idea sua! >> dicono all'unisono, Diego indica Jorge, Jorge Francisco e Francisco Diego. << In realtà è stata un'idea di Tod >> Jorge cerca di portare tutti sulla stessa barca << Si esatto >> << Infatti prenditela con lui sorella >>. I cinque riprendono a ridere, io scuoto il capo ma dopo un po' vengo contagiata dalla risata.
Il resto della giornata trascorre tranquillo come anche il giorno successivo. Sono 20:00 in punto e io ho appena finito di prepararmi per la festa di Cande! Metto le calze nere, indosso un semplice top nero a giro maniche con un cardigan grigio a pois neri, alzo le maniche all'altezza del gomito, la gonna nera a vita alta stile anni 80 e gli stivaletti che arrivano poco sopra la caviglia col tacco del medesimo colore. Quella sera vidi i ragazzi prepararsi andando avanti e indietro, sono poggiata alla soglia della porta della stanza di Jorge con le braccia consorte, lui aveva dei jeans scuri e una camicia jeansata infilata nei pantaloni con i risvolti all'altezza dei gomiti, ai piedi porta un paio di air max nere e al collo riconosco la stessa collana che aveva la prima volta che ci siamo incontrati. Si guarda ancora una volta allo specchio continuando ad alzarsi e abbassarsi il collo della camicia nera. << Tienilo abbassato >> dico entrando nella sua stanza e camminando verso di lui, si volta verso di me e io poggio le mani sul collo della sua camicia per aggiustarglielo. << Hai già i capelli spettinati che ti danno l'aria del cattivo ragazzo >> sorrido spettinandogli ancora di più i capelli. << Grazie! Mi passi il profumo? >> mi indica il profumo che si trova sul mobiletto e io lo prendo spruzzandogliene un po' addosso << Devi infrangere cuori? >> chiedo riposando il profumo << Io infrango sempre cuori Sweety >> << Ah giusto! Tu sei un don Giovanni >> << Esatto! >> entrambi ridiamo per qualche secondo. Resto ferma a fissare le sue labbra assolutamente perfette e prima che me ne renda conto mi ritrovo a mordermi il labbro inferiore, alzo di poco gli per incrociare il suoi ma non posso dato che anche lui è occupato a fissare la mia bocca. << Hey!!! Ci muoviamo? >> La voce di mio fratello mi fa sussultare e fa allontanare entrambi l'uno dall'altra. << Si eccomi! >> dice Jorge prendendo il cellulare dal mobiletto << Scusate...ho interrotto qualcosa? >> mio fratello sta fulminando con lo sguardo il suo amico che prontamente gli risponde << No! Assolutamente, Sweety mi stava solo aiutando col colletto della camicia, andiamo! >> << Jorge, le chiavi >> dico indicando le chiavi del BMW sul mobiletto << Non servono prendiamo il Ferrari, vieni >> << cammina tu! >> dice mio fratello dando uno schiaffo dietro la testa dell'amico << Ahi! Ma non ho fatto niente! >> << Si si certo >>. Sospiro e poi mi decido a seguirli. Vedo Francisco e Diego correre in direzione dello sportello al lato del paseggero << Hey hey hey Pippo e Pluto! Vi ricordo che IO la precedenza >> << Avevamo stabilito sul BMW non sulla Ferrari >> mi contraddice mio cugino. Roteo gli occhi e dopo averli battuti DI NUOVO entrambi a morra cinese troviamo pace. La musica a palla si sente fin da fuori. Non ho mai visto una casa così affollata, ci sono anche i palloncini e i festoni colorati. Cande fa le cose in grande. Ci intrufoliamo all'interno della casa dove a stento si riesce a camminare. Tutti i ragazzi intorno a noi ridono, bevono, ballano e chiacchierano ma soprattutto si divertono << Tini! >> riconosco la voce Lodovica e la cerco con lo sguardo, la vedo avvicinarsi a noi insieme a Candelaria. La prima porta una camicia bianca a giromaniche leggermete trasmarete ma sotot indossa un top dello stesso colore, una gonna di pelle a vita alta leggermente simile alla mia e gli stivaletti col tacco. Candelaria invece ha un top nero a giro maniche e una gonna arancione anche questa a vita alta ma molto diversa dalla mia, la parte davanti arriva poco sopra le ginocchia mentre quella di dietro poco più sotto, ai piedi ha degli stivaletti stile indiano marroni. Abbraccio entrambe e le saluto con un bacio poi guardo il bicchiere di Lodovica mezzo vuoto << Già ti stai preoccupando di ubriacarti Lodo? >> << Scema! È solo succo di frutta >> << No Lodovica quello è ginger >> la corregge Cande ridendo e io con lei << Beh comunque non è alcolico! >> protesta la mora e io rido. << Fran andiamo a ballare? >> << Certo scoiattolo! Andiamo >> i due si prendono per mano e si dirigono verso l'enorme pista da ballo che è il salone, noto che Cande ha tolto anche i sofa. << Vieni nena, balla con me >> Diego afferra il polso di Lodovica trascinando anche lei verso la pista da ballo. Li guardo allontanarsi quando noto una mano propensa verso di me. Sorrido nel vedere che appartiene a Jorge e l'afferro. << Largo prego sono arrivait i migliori! >> urla mio fratello e trovo sorprendente come tutti si facciano da parte lasciando un quadrato enorme solo per noi. I ragazzi si mettono di fronte a noi e sia io che Lodo guardiamo Cande supponendo che sia l'unica cosciente di ciò che sta per fare. La musica parte, è una canzone che ho già sentito un paio di volte si chiama "Rescata mi corazon" mi pare. I ragazzi portano il tempo della musica schioccando le dita, Cande fa lo stesso quindi io e Lodo la imitiamo. I ragazzi ci afferrano la mano sinistra e facendoci passare sotto il loro braccio finiamo con lo scambiarci i posti, intecciamo mani e cerco di seguire i passi di Jorge, lancia dei calci in avanti, è un passo stile anni 80 lo vedo molto adatto alla canzone. Hoy puedo morir de amor. Rescata mi corazon quedate conmigo... al ritornello Jorge mi prende la vita inaspettatamente sollevandomi in aria e facendomi girare, io sollevo le gambe piegandole cercando di assecondarlo. Mi fa segno di aspettare e guardiamo Francisco e Candelaria. Improvvisano una sorta di tango più veloce del naturale e quando con una tirata di braccio mio fratello la fa avvicinare al suo volto cattura le sue labbra in un favoloso bacio passionale che fa urlare tutti i presenti. Dopo indicano me e Jorge e io non capisco fino a quando Jorge non mi fa girare velocemente su me stessa per tre volte, afferra saldamente la mia cintura e mi solleva da terra, istintivamente piego le ginocchia, lui mi poggia sul suo fianco destro e io allungo le gambe riuscendo finalmente a capire il passo che ha in mente di fare, mi poggia sul fianco di prima facendo la stessa cosa di prima e poi di nuovo sul fianco destro, questa volta mi ci fa quasi sedere e poi mi fa fare una sorta di casquè, infine mi ripoggia a terra e indica Diego che sta ridendo mentre scuote il capo. Diego afferra la mano di Lodovica fanno lo stesso passo di prima ma ad un certo punto gli avvolge un braccia sulla parte davanti della vita, poggia l'altro sulle sue ginocchia e le fa fare una ruota completa sollevandola letteralmente da te. Io resto a bocca aperta come anche Lodovica che ha il volto scioccato << Oh Mio Dio! Hai visto cos'ho fatto? >> mi dice avvicinandosi a me << Altro che! >>. Guardiamo i ragazzi, Jorge si è piegato a meta e Diego passa dall'altra parte lanciandosi con la sua schiena su quella di Jorge, poi si piega esattamente come stava Jorge e mio fratello fa lo stesso, Jorge sale sulla schiena di Diego con i piedi, poi poggia le mani sulla schiena di Francisco e fa una capriola. Tutti quanti urlano e applaudiscono << Esibizionisti! >> grida Cande ridendo, loro si avvicinano di nuovo a noi e continuiamo a ballare. Finito quel ballo dove ci siamo scatenate letteralmente siamo praticamente gasate. Una massa di ragazze si avvicinano a Jorge e Diego mentre Cande porta via Francisco dalla pista. << Wow! >> esclamo riferendomi a ciò che è successo << Puoi ben dirlo amica! È stato elettrizzante! >>. Entrambe guardiamo Jorge e Diego circondati da ragazze << Non posso crederci! Guarda come fanno le gatte morte vicino a loro e Diego che non fa niente! >> rido per le parole della mia amica << Beh sai com'è è quello che vogliono >> << Pff e poi dice di voler uscire con me. È esattamente per questo che non uscirò mai con lui vedi? >> << Si certo >> acconsento sarcastica. Se non conoscessi bene Lodovica direi che sembra gelosa di Diego. << Martina! >> mi volto e vedi Damien vestito con un pantalone bianco e una camicia azzurra, gli sta davvero bene << Ciao Dami >> ci salutiamo con un bacio sulla guancia e poi saluta anche Lodo. << Bella festa vero? >> dico indicandola con il dito << Ma bella quanto te >> sorrido arrossendo leggermente per le sue parole, sta per dire qualcos'altro ma viene interrotto dalla voce di Cande che un microfono in mano << Un attimo d'attenzione per favore, solo qui alla mia festa. Francisco Stoessel, Jorge Blanco e Diego Domiguez I dreamers!!! >> e Lodo ci lanciamo uno sguardo confuso << I dreamers?! >> ripetiamo. Candelaria si avvicina a noi, parte la base di una canzone ritmata che non conosco. << Cande! Chi sono i dreamrs? >> << Loro tre, non lo sapevate? Sono una band da quasi da quando si conoscono. Adesso stanno cantando con la base ma sanno anche suonare >> spiega Cande a Lodo e beh anche a me. Cantano una canzone che se non ho capito male si chiama "The queen of the dance floor" qui sembrano conoscerla tutti quanto a un certo punto Francisco e Jorge sollevano Candelaria sulle loro spalla portandola al centro della pista, Diego si avvicina a Lodo le dà un bacio sulla mano alla frase "es tentancion y todos quieren miren su atencion". Finita la canzone, Damien mi chiede se possiamo andare fuori in giardino visto che c'è meno gente e io acconsento. << Ti ho già detto che sei bellissima stasera? >> sorrido abbassando lo sguardo << In un certo senso si >> dico a voce bassa. Ci fermiamo sopra una panchina abbastanza lontani dalla piscina. << Lo sai è da quando ti ho visto la prima volta che ho pensato, wow questa ragazza è un angelo >> << Un angelo? >> << Si un angelo venuto dalla terra per me >> << Per te? E perché per te? >> << Perché da quando ti conosco non faccio altro che pensare a te, al tuo sorriso, alla tua bellezza >> le parole di Damien sono così dolci che mi sembra di essere in una favola << Le tue labbra... >> mi si avvicina lentamente quasi a chiedere il permesso di potermi baciare e io lo assecondo, in fondo lo voglio anche io. Ci avviciniamo ancora fino a quando le nostre labbra non si congiungo in un dolce bacio. Le sue labbra sono morbide e lui...beh lui sa baciare bene. Quando lentamente ci separiamo entrambi stiamo sorridendo. Non posso crederci è successo davvero? Proprio come nei sogni. In lontananza riesco a vedere Jorge che ci guarda, mi sorride e mi fa l'occhiolino, io ricambio il sorriso, poi arriva una ragazza bionda e lo porta via. << Che stai guardando? >> domanda Damien voltandosi << Niente. È stato bello >> << Mi è sembrato di volare >>.
Ero euforica. Io avevo un fidanzato! Si okey lo ammetto avevo già avuto un fidanzato...in realtà due ma non credo che contino dato che uno è stato all'asilo e l'altro in Messico ma è durato solo un mese. Quella sera ero super felice ma una cosa mi aveva stranito. Quella sera, Jorge mi aveva lasciato poggiare il capo sul suo petto ma non mi aveva stretta a sé come al solito << Jorge? >> lo chiamai ma lui non rispose, evidentemente si era già addormentato. Decisi di chiudere gli occhi e non pensarci. Il giorno seguente a scuola la lezione di economia cominciava ad essere davvero pesante, infatti appena suonò la campanella io e Lodovica CORREMMO letteralmente fuori. << Non la finiva più di parlare! >> << Per non parlare di come scuoteva il sederone >> rise Lodovica imitando la professoressa Mansilla. Continuiamo a camminare verso la prossima aula quando qualcuno correndo, ci spinge facendoci separare l'una dall'altra << Hey! >> gridiamo noi all'unisono e poi Lodo continua << Ma che modi! >> il ragazzo si volta ed entrambe restiamo sorprese quando vediamo che è Jorge << Scusate, vado di fretta >> ci dice ridendo << Jorge, dov'è il tuo zaino? >> chiede la mia amica << Adesso sai perché vado di fretta >> risponde indicandola col dito e continuando a correre. Mi accorgo che gli è caduto qualcosa dalla tasca così glielo prendo, è una piccola chiave << Heyyy Jorge hai perso questo!! >> grido in modo che mi senta. Funziona. Si ferma, si tocca le tasche dei pantaloni e poi sbianca quando vede la chiave << Dammela! >> mi si avvicina velocemente e cerca di prenderla, il suo atteggiamento mi incuriosisce così appena allunga la mano per prenderla io metto lo chiave dietro la schiena ridendo << Heyyy non così in fretta campione. A cosa appartiene questa chiave? >>. Lui non ride resta serio e muove lo sguardo come se potesse riuscire a vedere dietro la mia schiena prendere la chiave. << Jorge a cosa appartiene questa chiave? >> ripeto, questa volta restando seria.

Sono complicata avremo un amore complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora