Faremo i bravi?

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Alberto's POV

Mi sveglio con lei avvinghiata su di me. 

Ha la bocca socchiusa e il respiro leggero.

Le aggiusto leggermente la frangetta, come sempre.

Sono sudato. Fa davvero caldo in queste stanze d'hotel.

Ed io ho sognato di nuovo la nostra  prima volta.

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Irrompo nella sua stanza mentre sta preparando la sua valigia.

"Tijana la smetterai di fare l'indifferente in tempo per gli auguri di Natale o?"

Inizia sempre tutto con una litigata o con finta indifferenza fra noi.

"Parti domani quindi?" 

"Anche tu" rispondo appoggiandomi sulla scrivania

Incrocia improvvisamente le braccia con sguardo arrabbiato.

"Che c'è?" chiedo

"Levati dalla mia maglietta preferita" afferma facendomi alzare e sfilando la sua maglia da sotto il mio sedere.

"Linkin park" dico al guardare la scritta sulla maglia

"Roba forte, non puoi capire" 

La afferro circondando con mio braccio i suoi fianchi. Lei quasi si spaventa per quella mossa veloce e inaspettata. Ma non indietreggia. 

"Cos'è che non capisco?" le chiedo provocatoriamente a pochi centimetri dalla sua faccia

"Rock/metal, non avete molto in comune" 

Incrocia le sue mani dietro al mio collo e fissa ripetutamente le mie labbra.

Prima le rispondo poi la bacio.

Inizio ad intonare con un inglese poco raccomandabile il ritornello di una delle poche canzoni che ricordo.

I tried so hard
And got so far
But in the end
It doesn't even matter
I had to fall
To lose it all
But in the end
It doesn't even matter

Ne faccio ovviamente una mia versione, abbastanza ironica.

"This is pop/lirico" le faccio notare sotto una sua eloquente risata "altro che rock/metal"

La stringo un po' di più facendo sfiorare i nostri nasi.

"Quante cose devo ancora scoprire di te?" chiede ormai a niente dalla mia bocca

Tante. Tantissime se ti va.

Apro la bocca e lascio che le nostre lingue si intreccino come da ormai un mese a questa parte. Avevamo imparato ad aspettare la fine delle lezioni e il rientro in hotel per dedicarci l'uno all'altro. Avevamo cercato di evitare il più possibile effusioni in pubblico o scenate davanti alle telecamere. E non sempre ci siamo riusciti. Eravamo andati oltre i litigi giornalieri perchè il piacere di cadere uno nelle braccia dell'altro alla sera non aveva eguali.

Ma forse quelle limitazioni non bastavano più a nessuno dei due. Tra poche ore saremmo tornati a casa per le vacanze di natale e, potevo chiaramente percepire, la necessità di entrambi di sentirsi più vicini che mai nel momento stesso in cui stavamo per essere più lontani di sempre.

E' lei che inizia ad indietreggiare verso il letto. La seguo e una volta seduti cerco di fare dei movimenti poco bruschi per farla ritrovare sotto di me.

Mi guarda con occhi nuovi. Cerco di dirgli tutto quello che avrei voluto tramite i miei. Percepisco chiaramente il dialogo velato dei nostri occhi azzurri implorare di andare avanti.

A basso volumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora