Sotto la stessa pioggia

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"Dimmi un po' di te! Come mai ti sei trasferita?" mi chiede la mia coinquilina una volta sistemate le valigie

"Ho vinto una borsa di studio per approfondire i miei studi di canto" le rispondo mentre continuo a fissare il cellulare in attesa di un suo messaggio "Tu? Studi?"

"Nono, sono laureata" risponde con in mano la sua tazza di camomilla mentre si siede sul divano affianco a me "ma non è un grande affare. Non ti laureare" ride lei

La camomilla notturna è una delle cose che abbiamo in comune.

Sto cercando di mettere insieme il puzzle che compone la sua vita ma sento di conoscerla lo stretto necessario da poterla descrivere con qualche aggettivo: tranquilla, abitudinaria, affettuosa.

Insomma ad ora sembra essermi andata bene.

Sono contenta di non aver perso del tutto la fiducia nel genere umano con questo viaggio a Londra.

"Quindi se non è per studiare come mai da queste parti?" domando mentre cerco un film

"Lavoro, quattro sere su sette mi trovi al pub Essey a Trafalgar Square" afferma sorridente

"Quindi la laurea non ha dato i suoi frutti?"

Comune al giorno d'oggi. Ti laurei e poi fai tutt'altro.

"Più o meno. Sono laureata in canto jazz. E non faccio la barista ma una band accompagna la mia voce nelle fredde serate londinesi"

Chiaro, non capisco mai una minchia.

"Ti trovi bene?" domando vedendola serena

"Molto! Dovresti venire a trovarci qualche volta" mi invita premurosamente poggiando la sua tazza ormai vuota sul tavolo

"Volentieri"

Ed effettivamente non mi sono tirata indietro la prima settimana. E neanche la seconda.

Quattro giorni su sette li ho passati all'Essey, quasi come se fossi io a dovermi esibire. Ma d'altronde mi serve staccare e stare a casa da sola non è la scelta migliore.

E grazie all'Essey ho imparato a conoscere meglio la mia coinquilina.

Io e Benedetta siamo due poli opposti per quanto entrambi nordiche.

Lei estremamente ottimista, io pessimista al punto giusto.

Lei timida ed elegante io spesso solare ed impacciata.

Eppure per qualche strano motivo andiamo d'accordo. Sarà che entrambe ci stiamo approcciando a due stili di vita diversi o sarà l'empatia che ci accomuna e ci ha concesso di imparare a capirci. Fatto sta che la prima settimana londinese si sta concludendo con buoni risultati.

Sono entusiasta dei miei studi e delle neo amicizie strette grazie ad essi. Adoro il clima che sembra essere dalla mia e non mi fa sentire troppo la mancanza di casa.

"Benny ti spiace se questo fine settimana viene un amico qui da noi? Cioè non è un problema per te, vero? Starebbe nella mia stanza, non lo sentiresti né vedresti"

Ebbene si

1) Ormai siamo entrate in confidenza e ci diamo i nomignoli

2) Alberto sarebbe venuto per un paio di giorni a trovarmi

Ci siamo sentiti spesso. Gli ho raccontato tutto. E ho sentito quanto un po' della mia felicità la sentisse anche lui. Mi ha detto che è libero nel weekend e non ho esitato due volte a chiedergli di raggiungermi, così come lui non ha esitato ad accettare.

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