Capitolo 7

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“Grazie per essere venute” abbraccio le mie amiche che mi hanno accompagnato all’aeroporto

“Ma figurati” Camilla mi stringe forte

“Oh non fa danni eh” Sara mi porge la borsa, le guardo sorridente e mi avvio per l’imbarco

“Giulia aspetta” mi sento chiamare, è Kostas

“Fai buon viaggio” dice semplicemente

“E tu sei venuto fin qui per augurarmi buon viaggio?!”

“Si certo” sorride così corro ad abbracciarlo, fanculo l’orgoglio e tutto il resto questo idiota mi vuole bene, non so perché e quindi io devo dargli la possibilità di starmi accanto, rimane un po’ sorpreso ma poi mi abbraccia

“Ci vediamo tra una settimana vado a conquistare la Germania” urlo e i miei amici scoppiano a ridere, salgo sull’aereo impaziente, tra qualche ora sarò tra le braccia del mio Mehdi.

******

Germania, ore 14:00

Giulia dovrebbe essere atterrata, o almeno così c’è scritto. Guardo nervosamente verso le porte sperando di vedere il suo viso spuntare fuori. La amo ancora ma la lontananza non fa bene al nostro rapporto per questo sono contento che sia venuta, non voglio perderla.

“Scemo di guerraaaa”  urla, facendomi sobbalzare, mi giro e la vedo sorridente e bella più che mai che si rotola dalle risate

“Mi hai messo paura scema” la tiro a me e la bacio

“Mi sei mancato” ride

“Eh si sono secolo che non ci vediamo” rido anche io

“Andiamo a casa va che sono un po’ stanca e poi ho fame” batte le mani entusiasta

“Come stanno gli altri?”

“Bene ma hai fatto la cosa giusta a non andare a Trigoria sai alla fine non ti sei comportato bene e poi Ale ti odia particolarmente però Kostas, che è il tuo sostituto è un ragazzo a modo anche se non sarà mai alla tua altezza”

“Brava cerca di volergli bene a quel greco, non voglio creare tensioni anche indirettamente”

“I primi tempi me lo mangiavo adesso va meglio”alzo le spalle

“Senti tra esattamente 27 giorni è il tuo compleanno e quindi sappi che io verrò per festeggiarlo”

“Ma non c’è la Champions quel periodo?”

“Si ma tu non preoccuparti ok?!”  la bacio, parcheggio la macchina e andiamo a casa

“Quella è la stanza, quella la cucina lì da qualche parte ci sono i bagni…la casa te l’ho fatta vedere adesso coccole” mi siedo sul divano e la trascino con me, lei si accoccola e stende le gambe

“Ti vorrei sempre con me” dice

“Allora vieni a stare qui con me”

“Non posso”

“Si si ti capisco e scusa se te l’ho chiesto” le carezzo i capelli, per un attimo ho sperato che mi dicesse di si

“Ho fame” se ne esce e mi fa scoppiare a ridere

“Ho i krapfen amore”

“Siii troppo buoni” le brillano gli occhi

“Quando vedi me però non ti brillano gli occhi così” le dico e scoppiamo a ridere

“Tieni” gli porto il vassoio con il succo alla pesca che ama tanto, mi da un bacio e si mette a mangiare, la guardo con amore resterei così per sempre

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora