Capitolo 23

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“Ale ma tu stai tornando a casa?”

“No vado da lei” bacia la sua ragazza

“Bravo allora domani mattina non tornare proprio e ci vediamo giù al centro io ho da fare sta notte” guardo raggiante Kostas

“Tu stai attento a quello che fai” mio fratello guarda il greco severamente

“Tranquillo” Kostas sorride.

“Giù” chiude la porta dietro di se

“Dimmi”

“Tu sei sicura di quello che stiamo facendo?!”

“Non stiamo facendo nulla ancora però capisco cosa intendi dire”

“Facciamo le cose con calma perché farebbe bene a tutti e due”

“Si approvo in pieno” sorrido, in fondo ha ragione

“Però questo non esclude che io ti strapazzerò di coccole” mi abbraccia

“Oh molto bene però vado a mettermi il pigiama perché sta roba puzza di fumo”

“Ok ti aspetto di là, metto su un film?!”

“Si sceglilo tu , stanno nell’armadio, in basso a destra”urlo dal bagno. Mi inizio a lavare quando mi vibra il telefono,  a momenti mi cade nella tazza per fortuna lo acchiappo al volo

“Cazzo” sussurro con il dentifricio in bocca, finisco di lavarmi i denti e controllo chi rompe. Una notifica di facebook, tanto casino per nulla. Quando la apro però mi manca il fiato. Mehdi ha pubblicato una nostra foto sulla mia bacheca  con una dedica bellissima che però è scritta al passato. Mi viene un groppo in gola, spengo il telefono, mi lavo la faccia e torno da Kostas che però è in piedi davanti al letto con il cellulare in mano

“Commovente veramente ma io non lo accetto” mi fa vedere la foto

“Io non ne sapevo nulla ti prego non mi complicare la cosa” sospiro

“Senti evidentemente provate ancora qualcosa per entrambi e io per te sono un ripiego quindi lo capisco ma non voglio stare al vostro gioco mi dispiace” esce dalla camera triste, con gli occhi bassi 

“Non ho nemmeno commentato, non sai nemmeno a che ricordo è legata quella foto, lui fa parte del mio passato come Astrid fa parte del tuo e devi accettarlo” cerco di convincerlo ma lui scuote la testa ed esce. Mi lascio andare sul divano, nel giro di tre minuti mi è crollato di nuovo il mondo addosso

*****

Devo almeno scusarmi, ho esagerato ma quando sono incazzata esagero sempre, ah ragione Camilla quando mi dice di contare fino a duemila prima di parlare. Sono sotto casa di Radja da mezz’ora eppure ancora non ho avuto il coraggio di suonargli, so di essere in torto e scusarmi non fa per me. Guardo l’ora, sono le quattro, domani ha anche gli allenamenti, decido di andarmene ma appena metto in moto lui mi chiama

“Non pensavo fossi così codarda” e attacca, scendo dalla macchina e lo vedo rientrare,sto maledetto sapeva che ero qui sotto. Vado a suonare io non mi faccio dire codarda da nessuno

“Ah il coniglio ci ha ripensato” mi dice per citofono

“Apri prima che do fuoco al palazzo” lui non ribatte e nel giro di due secondi sono dentro casa sua

“Allora mi spieghi cosa ci sta succedendo?! No perché eravamo amici per la pelle e adesso nemmeno ci parliamo”

“E’ colpa tua, hai visto come mi hai risposto poco fa?!” Radja incrocia le braccia se aspetta che gli chiedo scusa sta fresco

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora