Capitolo 18

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Torno a casa un po’ spaesata, ho bevuto, Radja mi ha baciata e Davide è di una gentilezza disarmante, mi sento anche in colpa accidenti.

“Buona notte piccola” mi bacia

“Notte” scappo su e mi butto sul letto, devo parlare con Radja ma sono le tre non posso andare da lui. Mi affaccio alla finestra e vedo che Davide è andato via così senza pensarci troppo su prendo le chiavi della macchina e vado dal belga.

“Ancora qui” ride appena sente la mia voce al citofono

“Si perché mi devi delle spiegazioni”

“Sali va” continua a ridere, mi sto innervosendo

“Posso sapere cosa ti ridi” entro e sbatto la porta

“Mi fai ridere tu e la situazione”

“Perché mi hai baciata?”

“Per dimostrarti che io non provo nulla per te e viceversa, quel bacio è stato privo di passionalità se non te ne sei accorta e questo significa che tutto può ricominciare a scorrere come se nulla fosse” alza le spalle

“Tu sei fuori come una piccionaia” incrocio le braccia e ricaccio indietro le lacrime

“Dai tranquilla, adesso vai a letto e domani vieni giù Davide non saprà nulla” mi accompagna fuori e me ne torno a casa con più risposte in mano di quanto sperassi peccato che queste risposte portano solo brutte notizie. Ho capito di provare qualcosa per Radja e Davide contemporaneamente ma Radja non prova nulla per me e questo mi ferisce più di quanto pensassi. Davide lo adoro ma di Radja sono follemente innamorata e si sa l’amore porta solo guai. Mi sdraio senza prendere sonno e mi auguro che le mie amiche se la stiano passando meglio.

*****

Mi alzo dal letto e mi accorgo che sono le tre passate, in salone c’è Kostas che sta prendendo sonno

“Che fai qui?” ho mal di testa e sono ancora parecchio brilla ma a tratti lucida

“Josè sta venendo qui”

“Magari” sorrido

“Ti piace?”

“Si” alzo le spalle e mi siedo vicino a lui che però mi scansa e si alza

“Tu non piaci lui, ti vuole bene si ma non ha una cotta per te”

“Allora perché mi ha baciata”

“Ha bevuto di tutto” Kostas non capisce, Josè mi vuole bene e vuole stare con me, cosa farnetica. Per un attimo mi viene il dubbio che sto farneticando io ma il campanello interrompe il mio ragionamento. Kostas va ad aprire, io mi sporgo un po’ e vedo Josè

“Ciao bambola” supera Kostas senza problemi, mi raggiunge e senza nemmeno darmi il tempo di capire mi bacia, mi lascio andare senza troppi problemi ma Kostas mi stacca con forza e mi chiude in camera

“Apri subito questa maledetta porta” ringhio

“Non permetterò questo scempio” strilla e lo sento parlare con Josè, faccio uno sforzo enorme ma riesco a sentire tutto

“Vai a casa ti prego, lo so che non provi nulla per lei”

“Tu menti” ride Josè, è più brillo di quanto pensassi e mi inizio a rendere conto della situazione

“Ti prego domani a mente fresca te la puoi anche portare a letto ma adesso no perché lei non reggerebbe un rifiuto” sento la porta chiudersi e appena Kostas apre la mia gli salto in braccio

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora