COMUNICATION

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Cheryl's Pov

Era sempre più vicina al mio volto, così tanto che non riuscivo quasi a respirare. L'unico rumore che sentivo era il suo fiato caldo sulle mie labbra. Aveva il fiatone perchè io stavo correndo e lei mi inseguiva. Non so perchè avevamo iniziato a correre. Ah si! Stavamo correndo per non farci bagnare dalla pioggia.
-Muoviti Cher o ci bagneremo!
-Si si arrivo!
Ridevamo a crepapelle mentre scappavamo. Si sentiva quel ticchettio provocato dalla pioggia quando toccava il terreno. I nostri capelli erano ricoperti da diamanti di pioggia mentre correvamo. Ad un certo punto tutto si ferma. Io sono caduta a terra, e Toni è sopra di me. Probabilmente aveva perso l'equilibrio ed era caduta. Mi mancava il fiato, il tempo sembrava che andasse a rallentatore. Io e lei ci stavamo guardando e tenevamo un contatto visivo. Però ad un certo punto lei aveva abbassato lo sguardo sulle mie labbra. Ora si stava avvicinando sempre di più al mio volto e io non sapevo che fare. Ormai mancavano pochi centimetri e sentivo il suo respiro sulle mie labbra. Mi ero concentrata su quella sensazione finchè non lo sento. Il contatto. Spalanco gli occhi quando mi rendo conto che mi stava baciando. Una sensazione meravigliosa. Il bacio continua per un paio di minuti finché non si stacca e mi guarda accarezzandomi la guancia.
-Cher...io ti-

DRINGGG!

Mi sveglio improvvisamente quando suona la sveglia. Era tutto un sogno. Mi metto una mano tra i capelli e sospiro.
-Merda.
Mi vesto e mi alzo dal letto andando a scuola ma indossando solamente, una felpa larga dei leggins delle scarpe da  ginnastica e una crocchia in testa, non indosso neanche il mio rossetto rosso. Infatti quando entro a scuola rimangono tutti scioccati. Appena mi  vede Toni spalanca gli occhi.
-Hey TT
-Hey Cher...
-Sono orrenda oggi lo so.
-No, no...anzi...sei stupenda.
Arrossiamo entrambe a quel commento e poi le prendo la mano. Portandola nello stanzino dei bidelli.
-Che c'è Cher?
-In questi giorni ho fatto...dei sogni. Ma mi sembravano così...reali. Come se fossero delle memorie.
-Magari sono dei ricordi.
-No, non credo. È impossibile che siano dei ricordi.
-Uhm...che sogni erano?
Arrossisco improvvisamente e lei lo nota.
-Vedi che se non vuoi dirmelo va bene. Comunque anche io ho fatto questi "sogni". E se fossero delle previsioni del futuro?
-Non saprei proprio.
Suona la campanella e ci avviamo alle nostre rispettive classi, ma avendo in testa lo stesso pensiero.

Spero che tu sia il mio futuro

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