7. capitolo

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𝙍𝙞𝙘𝙘𝙖𝙧𝙙𝙤 '𝙨 𝙥𝙤𝙫
Torno a casa esausto dopo un allenamento terribilmente intenso, per fortuna domani è domenica, quindi mi posso riposare senza dover fare i compiti. Tolgo le scarpe e mi stendo sul letto. Mi ci vorrebbe proprio una bella dormita...
Il rumore di un messaggio attira la mia attenzione, quindi mi giro verso il telefono e accendo lo schermo:

Gabi
Ti va di uscire stasera? Per ora siamo io, Victor, Lucian e Aitor. Jp e Arion non lo sanno ancora se ci sono o meno, ci devono dare conferma

Oh no, uscire no. Sinceramente sono troppo stanco anche solo per alzare un dito, poi non sono dell'umore per uscire.

Riccardo
No Gabi, mi sa che per stasera passo...

Gabi
Eddai! Non esci con noi da settimane!

ha ragione, ma davvero non ho voglia.

Ma perché mi sono fatto convincere?
Alla fine sono uscito, ma me ne sono terribilmente pentito. Mi piace stare con i miei amici, ovvio, ma fa freddo, e poi mi fanno male le gambe... mi sento una schifezza, e non solo in salute.
Orami l'ho digerita la rottura, più o meno, ma almeno ho ricominciato a vivere.
Abbiamo appena finito di mangiare, e man mano tutti tornano a casa, lasciandomi solo con Victor.
Ci sediamo su un muretto e parliamo un po', con una luna piena che ci illumina totalmente anche grazie all'aiuto di svariati lampioni posizionati ai lati della strada.
A proposito di luna...
-Victor- dico spezzando il silenzio che si era creato da un po'.
-si?- mi risponde curioso di sapere quello che sto per dire.
-ma ci pensi mai a Roleia?- gli chiedo. È una domanda che mi balenava in testa da un po'.
Roleia Orbes era la regina di Falam Orbius, il pianeta con cui abbiamo disputato la finale del torneo Gran Celesta Galaxy. A Victor stava parecchio simpatica.
Scappa una risatina sul viso del mio amico, poi dice: -sai, ci penso spessissimo a lei, spero tanto che il suo pianeta abbia ritrovato la pace che lei tanto desiderava e che stia governando bene, cosa di cui io non dubito, ma lei invece era quella in dubbio, e spero tanto che abbia acquistato molto più autostima di quanta ne aveva quando ce ne siamo andati-
fissa il cielo immaginando di vederla mentre parla con i cittadini del suo amato pianeta, poi sospira malinconico.
-ti manca? Insomma, ti piaceva tanto...- gli chiedo io curioso.
-dai ma non dire così!- ridacchia e mi spinge leggermente. Scappa una risatina anche a me. -Sai Riccardo, io per quella rag... pers... vabbè, per Roleia, provavo un sentimento davvero forte, che a parer mio è una forma di amore, come se ci pensi lo è l'amicizia. Tu quando dici "ti voglio bene" dici semplicemente un "ti amo" però con meno sentimento, sono la stessa cosa! Non a caso in inglese per dire queste due espressioni c'è una sola frase, ossia "i love you". Io volevo aiutarla dal più profondo del cuore, volevo che lei stesse bene e che fosse felice. Mi chiedi se mi manca? Certo che mi manca, ma non potevamo fare altrimenti che separarci, io non potevo restare lì, ma dall'altro lato neanche lei poteva venire qui. Dopotutto siamo su due pianeti diversi, distanti anni luce, mica parliamo di continenti. Poi sai, grazie a questa esperienza ho imparato una cosa: se una persona la ami veramente, la lasci andare.-
A queste parole sento una strana fitta al cuore, e stranamente dopo mesi sofferenti mi sento di nuovo bene. Victor mi ha aperto la mente con questa frase. Ora capisco, in questa situazione per stare bene non devo pensare solo a me, devo pensare anche a Terry. Lui era felice di partire perché stava per realizzare il sogno della sua vita. Ed io che pensavo solo a me stesso! L'egoista sono io, non lui.
-Victor sei un genio!- esclamo dopo qualche minuto di silenzio.
Lui si prende un bello spavento, non a caso sobbalza.
-L'unica cosa di cui mi importa veramente è che Terry sia felice, con o senza di me. E me ne sono accorto solo ora! Mi sento così stupido...-
-non è tardi per rimediare, diglielo! Scrivigli una lettera magari- mi propone.
-si! Ottima idea! Victor se non fossi innamorato di Terry ti sposerei!- gli dico abbracciandolo forte, per poi correre verso casa.
Mentre mi allontano, sento Victor che grida: -doveva essere un complimento?-
Menomale che Gabi mi ha proposto di uscire, e menomale a me stesso che alla fine mi sono fatto convincere e gli ho detto di sì!
Sono le 11, ma i miei già dormono. Cerco di non fare troppo rumore mentre salgo le scale, metto il pigiama e lavo i denti. Poi, mi siedo alla mia scrivania, accendo la lampada, carta e penna davanti a me. Non faccio nemmeno la brutta, so bene cosa devo scrivere.

Caro Terry,
penso che non ti saresti mai aspettato questa lettera. Bhe invece eccola qui. Ho deciso di mettere da parte l'orgoglio e di porgerti le mie più sincere scuse. Molto probabilmente non serviranno a molto, ma almeno ci voglio provare. Ho capito che sono un egoista, ho pensato solo a me stesso e non ho pensato alla tua felicità, perché dopotutto tu sei più felice lì che ti impegni per far avverare il tuo sogno piuttosto di stare qui con una brutta persona come me. Mi dispiace di averti creato così tanta sofferenza, di non essermi accorto di quanto tu stessi male, di non averti dimostrato a pieno tutto il mio amore. Sei la persona più bella che io conosca, nonché la più importante. Sei essenziale per me, e sarai sempre la mia prima scelta, e mi fa stare male pensare al fatto che ora nemmeno ci rivolgiamo la parola. Non puoi perdonarmi, e non puoi nemmeno tornare qui, perché non sarebbe giusto, ma ti chiedo solo di pensare a noi, perché abbiamo anche passato dei bei momenti e siamo stati davvero puramente felici. Hai ancora la mia felpa?
Aspetto tue risposte, ricorda che sarai sempre il mio preferito,

                                                         tuo, Riccardo

sigillo la busta, poi corro per metterla nella buca della lettere.

Scendo dalle scale, e ancor prima di entrare in cucina per fare colazione vado fuori in giardino. Il postino ha preso la lettera dalla cassetta della posta, e in cambio ha recapitato delle pubblicità varie. Adesso la lettera andrà all'ufficio postale, per poi essere recapitata direttamente tra le sue mani. Adesso mi sento più sollevato, quindi rientro in casa e inizio a trafugare dei pancakes preparati da mia madre prima di andare a scuola.

*angolo autrice*
domanda che non c'entra con la storia, preferite Terry o Riccardo? Io personalmente dico Terry. 🥰

Ti odio, ti amo || MunetakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora