𝙏𝙚𝙧𝙧𝙮 '𝙨 𝙥𝙤𝙫
L'aereo è proprio un mezzo fantastico, si può vedere praticamente il mondo dall'alto. Guardo fuori dal piccolo finestrino e quello che vedo mi fa tremare tutto. Il Giappone... casa!
Sono così felice di tornare nel mio paese natale, anche se ci sono stato fuori solo pochi mesi mi è mancato davvero tanto.
C'è molta foschia e le nuvole coprono il panorama, quindi mi distraggo dal guardare il finestrino. È da giorni che cerco di creare un discorso sensato da fare a Riccardo, ma ogni volta penso che stia dicendo cose insensate. Ci riprovo, prendo un foglio ed una penna ed inizio a scrivere. Dopo mezz'ora ho buttato giù qualcosa di abbastanza sensato, spero solo di riuscire a parlare quando saremo faccia a faccia. Ripiego il foglietto e lo inserisco nella tasca della felpa bordeaux di Riccardo che indosso. Dopo poco l'assistente di volo ci comunica che stiamo per atterrare. Mi scappa un sorriso, sono sempre più vicino. Appena l'aereo si ferma metto il giubbotto ed esco fuori, recandomi verso il deposito bagagli. Aspetto un bel po'prima che le mie valige spuntino, poi le prendo e mi dirigo verso fuori. Vengo accolto dai miei genitori, che mi abbracciano affettuosamente.
-tesoro... come mai hai deciso di tornare?- mi chiede mia mamma.
-bhe... ti ricordi quando ti sei innamorata di papà, no?- dico volgendo uno sguardo al mio bellissimo papà.
Lui, sentendosi nominare, fa una faccia strana, e mia madre ha la stessa reazione.
-certo che mi ricordo, ma non capisco dove vuoi arrivare...-
-il punto è questo, tu per lui hai fatto tantissime stupidaggini, come lui ne ha fatte tante per te- continuo io -ed ora è arrivata l'ora anche per me di fare stupidaggini per amore-
ci fermiamo tutti e tre, io leggermente più dietro, loro due vicini che mi guardano ponendosi di fronte a me. Sorridono contemporaneamente, hanno capito tutto.
-e il basket?- chiede mio padre che fino a questo momento è stato in silenzio.
-non mi importa più, ho capito che il calcio mi diverte di più. Ma è ancora più importante...-
arrossisco tremendamente, guardando il pavimento. C'era davvero bisogno di dirlo?
A quanto pare no, perché i miei genitori si avvicinano e mi abbracciano.
-allora, quindi ti devo accompagnare davanti casa di Riccardo?- esclama mio padre mettendomi una mano sulla spalla.
-bhe si...- rispondo io con un po'di imbarazzo.
-andiamo dai, basta farlo aspettare!- mia madre mi prende per un braccio e corre verso la macchina.
-non correre mamma!- cerco di dirle mentre continua a trascinarmi via con sè.
Nel frattempo, mio padre s'incammina trasportando le mie valige.
Entriamo in macchina e partiamo. Sono super emozionato, e comunque andrà, almeno non avrò rimpianti questa sera. Sto arrivando, amore mio.𝙍𝙞𝙘𝙘𝙖𝙧𝙙𝙤 '𝙨 𝙥𝙤𝙫
Ovviamente a chi poteva venire la febbre alla vigilia di una partita? A me!
Se avessi 37 potrei anche giocare, invece mi è salita una febbre a 40!
Incredibile la sfiga che c'ho io. Sono le 9, ho mangiato da circa un'oretta, anche se è più quello che ho lasciato piuttosto quello che ho ingerito...
Sprofondo nel piumone caldo che mi avvolge mentre sono steso sul letto di camera mia. La febbre mi crea un dolore terribile alla schiena, a tratti non riesco a muovermi. Mi sento veramente male, e al pensiero che non potrò giocare la prossima partita mi sento ancora peggio.
-amore come ti senti?- entra mia madre con in mano un vassoio su cui è posata una tisana calda.
-male mamma, davvero male- rispondo cercando di mettermi dritto per bere la tisana, ma questo gesto mi provoca solo dolore.
-fai piano, ti aiuto- posa il vassoio sul comodino e mi aiuta a raddrizzarmi.
Accenno un -grazie- molto dolorante.
Mi porge la tisana, poi si siede sul bordo del letto e mi accarezza.
-mi dispiace per la partita...-
-anche a me- rispondo tra un sorso e l'altro.
-vabbè dai, magari per colpa della neve la annullano, no?- dice cercandomi di tirare su il morale.
-mamma, su all'Alpine giocano con 3 metri di neve...-
-si ma su all'Alpine! Qui siamo nel centro di Tokyo, è leggermente diverso- mi risponde.
Iniziamo a ridere. Dopotutto non dice cose sbagliate, è sempre possibile che annullino la partita per condizioni meteorologiche avverse. Poi fuori nevica proprio tanto, e fa parecchio freddo. Il fiume si è ghiacciato completamente, e le strade sono ricoperte di ghiaccio, bisogna stare molto attenti.
Qualcuno bussa al campanello.
-torno subito- mia madre mi sorride mentre si alza dirigendosi verso la porta della mia camera, portando in cucina il vassoio con la tazza vuota.
Chi potrà mai essere a quest'ora?
Il vento è talmente forte che fa sbattere le persiane fuori la finestra, in più il dolore alla schiena è insopportabile. Sarà una lunga notte...
accendo il telefono e vedo che non ci sono nuove notifiche. Da quando ho spedito quella lettera, Terry non si è fatto ancora vivo. Non gli sarà arrivata? Non mi vuole parlare forse?
Non lo so, so solo che mi manca, e che per migliorare la mia situazione attuale ci vorrebbe solo un suo...
La porta si apre, mia madre è andata ad aprire.
-ciao tesoro! Come stai?- dice lei con il suo solito tono solare.
Chi potrebbe essere?
-tutto bene, voi invece come state?-
Iniziano a salirmi dei dubbi.
Non è che è...?
No, non può essere lui, lui è molto lontano da me, non è qui. Eppure la voce sembra essere quella... anzi, è quella. Ma non può essere lui... è impossibile...
-bene grazie. Dimmi tutto- risponde mia madre.
Poi, sentendo la risposta dell'altra persona, mi blocco. Non sono mai stato così felice di sentire qualcuno in vita mia. La voce è quella, la distinguerei fra miliardi di persone, finalmente l'ho riconosciuta totalmente. Ancora non posso crederci... è tornato ed è venuto qui...
sento le parole di Terry pronunciate totalmente cristalline, e il cuore inizia ad avere un battito accellerato.
-per caso Riccardo è in casa?-*angolo autrice*
aggiorno ora perché domani mi devo svegliare presto. Ora vi tengo sulle spine fino a domani sera. ☺️
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Ti odio, ti amo || Munetaku
RomanceUna storia Munetaku ambientata dopo il torneo Gran Celesta Galaxy. A parer mio la Munetaku è evidente, proprio nella serie si capisce benissimo che si amano (ovviamente non è così, la Level 5 li voleva rendere solo buonissimi amici, ma a parer mio...