Impercettibile come le emozioni cambino da un momento all'altro, da un istante all'altro, da minuto all'altro, sopratutto da un semplice sguardo all'altro.
Basti pensare al passato per capire quante cose sono successe, quante ne hai passate, quanto male hai ricevuto, quante delusioni, quante promesse, quanto fumo e quanto poco arrosto, quante speranze andate via via scemare, quante frasi , quante lacrime, quanta invidia, quanta paura.
Il tutto partendo dal momento in cui s'istaura una strana concezione: il nulla più totale. Quando ti guardi intorno e pensi che ormai tutto non ha più senso per te, perdi interesse, perdi la voglia di fare tutto e resti sola con le tue mille paranoie, con tutti i tuoi quesiti irrosolti accompagnati dal solito perché.
Perché mi chiedo io.
Solo un perché...
Perché ?
Delle volte penso a quanta falsità ci sia dietro il detto " apprezziamo le cose solo quando queste, ahimè, non ci sono più", io non credo sia così, bensì credo che noi apprezziamo ancor di più le cose quando queste non le abbiamo completamente.
Ed è difficile spiegare come ti senti quando brami qualcosa, quando speri che accada, ma le tue speranze sono come il fumo, svaniscono prima o poi senza lasciare tracce.
Ti senti un nodo in gola, la speranza accecante continuando arde dentro di te, ma il resto del mondo e le azioni che esso comprende restano ferme. Tu resti ferma, con lo sguardo intrappolato nel passato, un piede nel presente e l'altro intento a rincorrere il futuro.
Un futuro che t'immagini ricco di sogni, quei sogni che non si trovano nella realtà, quei sogni che, come abbiamo osservato nella favola di Cenerentola, son desideri.
A quel punto apri la mente ed inizi a sognare.
Immagino le sue parole, i suoi sguardi, i suoi occhi. Troppo beli per essere paragonati al blu del mare o all'azzurro del cielo. Troppo particolari per essere paragonati a qualcosa, troppo invadenti per essere i suoi. La melodia che la sua risata provoca è in grado di mandarti in un'altra dimensione dove tutto è la fotocopia di ciò che vorresti, dove tutto è calmo, tranquillo, piacevole, dove la tua apparente realtà è piu bella solo perché è dovuta a lui.
Un sogno senza fine, una realtà senza sogni, un presente senza futuro. Un'espressione da togliere il fiato, da decriptare, da spezzare la voce...
Un'espressione del tipo " a buon intenditor poche parole."
Anche se per capire certe cose le parole non servono.
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Your hands on me [SOSPESA]
Fanfiction"Siamo padroni del nostro destino, ma non della nostra destinazione." Non era un semplice college, non era un semplice incontro, non era una semplice cotta. Non era una semplice cittá ad accomunare quei due ragazzi. Era un qualcosa che andava avant...