Allenamenti

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Levi's POV
Ieri sono finalmente ricominciate le attività dei club. Non che ci sia da annoiarsi a casa con Hanji, ma quando studia inizia ad ignorarmi e a parlare da sola, cosa altamente fastifiosa che mi impedisce anche di studiare a mia volta o semplicemente di stare in pace. Ripenso al silenzio che regnava in casa prima che lei arrivasse, alla tranquillità e alla serena monotonia che amavo. Mi mancano, eccome se mi mancano.
Arrivo in palestra in perfetto orario, indosso il judogi e mi metto a preparare la palestra insieme ai miei compagni. Mentre trasporto un pesante tatami mi guardo intorno e mi assicuro di non aver dimenticato i nomi dei miei compagni durante queste due settimane di vacanza. Infondo alla palestra Eld e Gunter spostano insiemo un materasso. Di loro mi ricordo, mi ricordo bene. Sono arrivati al club un anno dopo di me, e adesso sono in terza. Sono ragazzi molto forti e parecchio simpatici: le loro battute riescono quasi a farmi ridere. Quasi.
Ricordo anche Rainer, principalmente per la sua evidente forza fisica. Dai muscoli che ha non sembra tutto fuorché un primino. È sempre disponibile per i suoi compagni e aiuta sempre chi è in difficoltà: per questo tutti si fidano di lui nonostante assomigli ad un quarantenne infiltrato in una scuola superiore.
Poi c'è Annie, la primina più brava nelle arti marziali che riesce a sbaragliare i suoi compagni in pochi secondi. Peccato che sia ancora più silenziosa e solitaria di me...
Accanto a lei c'è sempre Berthold, che arrossisce ogni volta che le parla. Odio quel ragazzo... È altissimo! La sua forza deriva principalmente da quello dato il suo scarso spirito di iniziativa.
Dagli spogliatoi esce Mikasa, seguita a ruota da Jean e Eren. Capisco profondamente quella ragazza che, assillata dalle loro chicchere si sente probabilmente come me quando devo sopportare la mia cara coinquilina. È una ragazza forte e silenziosa ma nonostante ciò riesce comunque a lavorare discretamente con i compagni. È l'unica forse più forte di Annie, ma non ne posso essere certo dato che non si allenano mai insieme. Prima o poi le farò combattere tra di loro, ma prima le devo allenare per bene per rendere la battaglia ancora più epica. Per quanto riguarda Jean e Eren non sono deboli, ma hanno ancora molta strada da fare. Di certo la determinazione non gli manca, almeno perché la trovano nella loro rivalità.
Chi c'è poi?
Ah giusto, Historia e Ymir. In questo momento stanno flirtando su una pila di materassi mentre Rainer cerca di spostarli più per infastidirle che per aiutare a sistemare la palestra. Il mio sguardo scorre sull'orologio che indica che è ora di iniziare, cosa che deve essere sfuggita a Sasha e Connie dato che stanno entrando solo ora.
«Siete in ritardo!» li rimprovero «Avete o no l'ordine di essere addestrati come militari? Se intendete restare qui la puntualità è fondamentale, sia in palestra che in azione. Altrimenti esistono dei corsi di arti marziali per bambini.» In realtà non hanno poi un gran bisogno di essere sgridati grazie al loro prof delle medie Keith Shadish che, a quanto dicono, è famoso per la sua severità. Ma quello che ho detto è vero: sarà fondamentale arrivare al momento giusto sul campo quando dovremo combattere per davvero.
Dopo aver appurato di ricordarmi il nome di tutti, esclusa qualche comparsa del secondo anno dò inizio all'allenamento mentre i due ritardatari fanno qualche sana flessione.
Mi alterno con Mike, l'altro ragazzo di quinta, nell'aiutare i primini. Mentre lui pensa ai ragazzi io mi alleno con Petra, una ragazza dolcissima della stessa classe di Eld e Gunter. Ha dei begli occhi ambra nei quali è impossibile non perdersi se non ci si mette impegno. Mi piace allenarmi con lei perché, anche se fisicamente non è particolarmente forte, è agile, combattiva e determinata. Eld dice che le piaccio e che probabilmente è per questo che quello sfigato di Oruo continua ad imitarmi. A me però questo non interessa, la trovo solo un'ottima uke[non pensate male, è un termine delle arti marziali per indicare la persona che riceve la tecnica ed è anche un ruolo di fondamentale importanza e difficoltà] e una buona amica.
La lezione di oggi non è altro che un ripasso per riprendersi dalla pausa e passa in fretta, tra i litigi di Jean e Eren, le loro flessioni, le cadute, le tecniche e i combattimenti.
Nei combattimenti di fine allenamento sfido Mike, come al solito. Di solito vinco io dato che sono CHIARAMENTE il più forte, ma questa volta mi riesce a farmi cadere con una controtecnica astuta che non riesco a prevedere. Dovrei concentrarmi di più, ma oggi sono un pò sulle nuvole. Mentre spiego a Mike che aver vinto una volta contro di me non lo rende più forte di me la porta della palestra si spalanca ed entra il preside Smith, parecchio fuoriluogo con la sua giacca corredata di cravatta in mezzo ad un gruppo di studenti con addosso il judogi. Tutti i ragazzi fanno il saluto della scuola, per poi rintanarsi negli spogliatoi spaventati da chissà quale imponente figura autoritaria che immaginano essere il preside.
Erwin sorride bonariamente a me e Mike, gli unici rimasti. «Come va con le ragazze che avete ospitato?» «Fantasticamente!» ride Mike «Sono capitato con Nanaba.» dice alludendo alla nostra compagna del club con il quale ha una relazione dalla seconda superiore. Sbuffo. A tutti quelli con cui ho parlato è andata molto bene con la coinquilina...
«E te Levi? Come ti trovi?»
«Bene...» rispondo, nascondendo volontariamente episodi come la doccia forzata di ieri sera. Erwin pare perplesso per un attimo, poi riprende
«Sono contento che vi troviate bene nonostante le vostre... Ehm... Differenze.»
Un atroce sospetto si fa strada nel mio cervello.
«Se sei al corrente delle nostre "differenze" perché ci hai messo insieme? Che cosa ho fatto di male?»
«Tu? Niente.»
Mi sbatto il palmo della mano sulla faccia «Cosa ha combinato quella disgraziata?»
«Privacy, Levi. Se ti dicessi quello che vuoi su ogni tuo compagno che razza di preside sarei?» sorride in modo irritante.
«Uno stronzo.» bofonchio io, andandomene verso lo spogliatoio.
«Levi?» mi chiama mentre sono già lontano «Hanji è una ragazza solare e determinata. Probabilmente si è già messa in testa di trasformarti in una persona allegra o di farti sorridere e se non le darai qualche soddisfazione insisterà finché non sarai costretto a farlo.»
"Col cazzo che lo farà" penso, ma mentre mi giro verso Erwin tutto ciò che riesco a dirgli è «La conosci bene?»
«Almeno quanto conosco te.» dice andandosene.
Resto solo con Mike.
«Non so bene cosa abbia fatto Hanji, ma due settimane fa la hanno chiamata dal preside e quando è tronata sembrava parecchio scossa...» mi dice Mike con fare da informatore della polizia.
«Come lo sai? Siete in classe insieme?» chiedo stupito.
«Certo, siamo amici da cinque anni. Abbiamo passato tanti intervalli folli insieme, e qualche volta siamo anche finiti insieme dal preside.»
«E non ha detto niente neanche a te?» lui scuote la testa dispiaciuto.
Beh, come al solito Mike è più inutile di Sakura prima di shippuden. Aggiungerò la domanda "Cosa hai fatto di male per finire qui insieme a me?" alla lista dalle cose da chiedere a quella strana ragazza che ha sempre qualche nuovo lato da scoprire.

~Angolo autrice~
Buongiornissimo carih.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti quelli che mi hanno supportata ❤️

Convivenza obbligatoria - Levihan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora