Capitolo 10.

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Chiamo Ally per uscire. Non volevo assolutamente dirglielo. Volevo solamente stare con lei e svagare.
Ma a lei non si può mai nascondere nulla. Capisce subito quando qualcosa non va. Non so come ci riesca. Ma la amo per questo.
"Che succede, Jane? È da un po' ormai che ti vedo strana."
Mi chiede guardandomi fisso, come sempre ogni volta che c'è qualcosa che non va in me.
"Niente, sto bene Ally."
Mento.
Lei sa quando mento. Lo sa. Insiste fin quando io non scoppio in lacrime e sfinita le racconto tutto mostrandole quello che avevo fatto. In tutto quel periodo non sono mai riuscita a dire cosa facevo, mostrarlo mi era più facile. Ancora oggi non riesco a dire quel verbo preciso. Non ci riesco proprio.
Lei li guarda e mi bacia il braccio proprio lì, proprio dove sono tutti quei segni. Io piango, piango tanto. "Aiutami, Ally. Per favore. Ho bisogno di aiuto. Perché io ho paura. Ho paura davvero."
Lei scoppia in lacrime e mi abbraccia dicendomi
"Non ti lascio, Jane. Sono qui. Ti giuro che non ti lascio."
Mi fece promettere anche lei di non farlo più. Ma continuai a farlo.
"Tanto non li vedranno mai."
Pensavo. Non li hanno mai visti infatti, non si sono mai accorti di questo. Mai.
Passarono mesi e mesi. Passò quasi un anno a dir la verità.
Smisi di farlo quando mi resi conto di aver superato il limite. Quando una sera litigai con mia e non voleva farmi uscire. Io mi vesto ed esco fuori. Mio fratello viene a tirarmi su per il braccio. Io urlo, urlo tanto e piango altrettanto.
"No, me ne voglio andare. Lasciami andare."
Credo che quella sera se non mi avesse fermato mio fratello non sarei qui a scrivere questo. Mio fratello, Brian, venne a parlarmi in camera poi. Mi chiese cosa avevo. Io tra i singhiozzi e urlando gli parlai di Chris. Del fatto che erano cinque anni e che non ce la facevo più a stare così. Del fatto che mia madre non mi aveva chiesto mezza volta di come stavo e io avevo solo lei. Non avevo nessun altro e lei lo sapeva benissimo. Lui mi disse che mia madre stava piangendo. L'avevo fatta stare talmente male da farla piangere.
"Capitano a tutti le batoste, Jane. È capitata a me, come anche a tuo fratello Jake. Ma poi passano. Te lo assicuro che passano. Ora vai da tua madre e chiedile scusa. E mangia qualcosa, poi se vuoi uscire esci."
Fu quello che feci. Andai da mia madre e le chiesi scusa piangendo. La abbracciai forte. Talmente forte che credevo di romperla. Invece la riparai. Ci curiamo a vicenda con quell'abbraccio. Andai a mangiare qualcosa, giusto due morsi di toast e poi uscii.
Raccontai tutto a Ally e decisi che da quel momento in poi mi sarei curata. Sarei stata meglio.
Ci mesi tanto tanto impegno per riuscirci. La sera, quando arrivavo a casa, guardavo fissa quella lametta. Come se mi stesse parlando. Come se mi stesse dicendo
"Prendimi. Io sono qui. Posso farti stare meglio e tu lo sai."
Ci sono state sere in cui ci sono ricaduta. Non lo nego. Alcune sere risultava davvero difficile non farlo. Ero più fragile del solito e cedevo più facilmente.

Chris.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora