Dopo qualche settimana scopro che lui è ritornato da lei. Da Claire. Quindi era tutto finto? Aveva finto così tanto bene con me? Mi sentii morire per l'ennesima volta. Questa faceva più male del solito però. Iniziai a non mangiare più. Fumavo un sacco e mangiavo poco. Mia madre ne era così preoccupata. Mi dispiaceva vederla così. Mi dispiaceva davvero tanto. Non volevo deluderla. Era tutto quello che avevo. È tutto quello che ho.
Una mattina mi sentii male. Iniziai a non vedere quasi più niente. La pelle divenne bianca. Bianca come la neve. E le mie labbra era di un viola acceso. Avevo perso completamente le forze. Stavo per crollare. Afferro mia madre per il braccio e lo stringo forte. Riuscii a dire solamente "non sto bene."
Mi fece sedere. Venne un'ambulanza. Avevo la pressione molto, ma molto bassa. Dopo un bel po' di minuti mi ripresi. Stavo di nuovo bene. La pelle riprese il suo colorito normale e le mie labbra divennero di nuovo rosse. Stavo di nuovo bene. Ma il viso di mia madre quel giorno non lo dimenticherò mai. È per questo che decisi di rimettermi in forze e di stare meglio. Lo feci per lei. Non per me. Per lei solamente. Perché non volevo più vederla così. Di me non mi fregava più nulla ormai. Ci volle tempo per farmi ritornare l'appetito di una volta, per riprendere peso..mi resi conto che avevo perso ben 8 chili nel giro di pochissimo tempo. Ci volle tanta, tanta forza. Ma poi ce la feci. Riuscii a stare meglio.
Di Chris ormai non sapevo più nulla. Sapevo che stava ancora con lei. Ma non sapevo nient'altro. Da quel giorno non ci sentimmo più. I mesi passavano, ma lui non mi passava mai. Lui era sempre inciso dentro di me. Nel frattempo la mia vita continuava. E proprio quando sembrava che stava andando meglio, ecco che arriva un'altra sventura. Perché quelle come me nella vita non stanno mai tranquille.
Mia nonna si era sentita male. Ictus. Proprio come prese a mio padre. A lei, per fortuna prese più leggero. Non l'avrebbe retto altrimenti.
Nonna è sempre stata la parte più bella di me. Nonna è sempre quella dalla mia parte. Sempre l'unica in grado di farmi sorridere quando stavo male o ero arrabbiata a causa di qualcosa o qualcuno. È sempre stata casa. Sempre stata il muro portante della mia vita. Sapere quello che le era successo mi annientò completamente.
Erano mesi che non la vedevo perché non potevo. Stava in ospedale e stava troppo male per far sì che io potessi vederla. Dopo un po' dico a mia madre che mi manca nonna e voglio vederla. Ci andiamo. Mi ci porta. Entro in camera e la trovo lì. Con un sacco di fili attaccati a lei. E lei, con gli occhi chiusi, così piccola e indifesa. Cerco in tutti i modi di trattenere le lacrime ma proprio non ci riesco. Mia madre mi porta fuori e mi abbraccia, mi abbraccia forte. Ci sediamo e aspetta che mi calmi.
"Si sveglierà, vero?"
Le dico ancora con le lacrime agli occhi. Lei mi guarda con la stessa espressione dicendomi
"non lo so, Jane. Dipende tutto da lei. Dipende lei come reagisce."
Scoppio di nuovo a piangere. Non voglio perderla. Non posso perderla. Io ho ancora bisogno di lei. Ho ancora bisogno di lei nella mia vita. Non posso perderla proprio ora. Non sono pronta.
Faccio un respiro profondo e mi calmo. Rientriamo e per tutto il tempo le tengo la mano e trattengo le lacrime. Dopo qualche ora torniamo a casa.
Avrei voluto sfogarmi con Chris. Parlarne con lui. Dirgli che avevo paura. Terribilmente paura di perderla. Dirgli che avevo bisogno di lui, ma non potevo.
Dopo quella visita ci ricado. Inizio a stare di nuovo male. Inizio, di nuovo, a smettere di mangiare. A fumare tanto. E piangere tutta la notte. Qualche settimana dopo mi arriva un messaggio. Era Chris. Cosa voleva ancora?
"Hey, Jane."
Mi scrive.
"Ciao."
Gli rispondo io. Non capisco cosa voglia da me ancora. Aspetto che mi risponda. Dopo qualche secondo mi risponde.
"Ti andrebbe di vederci?"
Lo leggo sorpresa. Non sapevo se ne ero felice oppure no.
"Perché? Cosa vuoi?"
"Parlare. Parlare e basta."
"Non ne capisco il senso, ma okay. Quando?"
"Il prima possibile. Hai mangiato già? Ti andrebbe di vederci ora?"
"Va bene. Mi preparo e arrivo."
Mi preparo di fretta. Stavolta non mi trucco. Non mi interessava del fatto che avevo un aspetto orribile a causa delle cose che provavo in quel periodo. Salgo e trovo lui che mi aspetta. Scendiamo e andiamo a sederci su una panchina dove non passa mai nessuno. Eravamo solo noi due.
Silenzio. C'era solo silenzio. Non sapevo cosa volesse da me e lui continuava a non dirmelo.
"Beh, allora? Perché sono qui, Chris?" Dico io spezzando finalmente quel silenzio che mi stava uccidendo.
"Non so. Volevo parlarti. Ally mi ha detto che ultimamente stai poco bene, che non parli neanche con lei più. È preoccupata. Credeva che con me avessi parlato."
E aveva proprio ragione. Con lui riuscivo sempre a parlare di tutto tranquillamente e se non lo facevo lui era comunque l'unico in grado di non farmici pensare.
Gli racconto di mia nonna. Di quello che le è successo. Di quanto sta male. Del fatto che ha l'Alzheimer. Del fatto che ci sono volte in cui dimentica il mio nome e mi sento sprofondare.
Tremo nel racconto, stavo quasi per piangere..ma non volevo. Una sola lacrima riga il mio viso.
Chris mi abbraccia forte. Mi stringe a sé
"andrà tutto bene."
Dice tenendomi sempre abbracciata.
So che non andrà bene, ma detto da lui in quel momento mi sono sentita come se davvero ci fosse la possibilità che potesse andare bene. Mi mancavano quelle braccia. Mi mancava casa.

STAI LEGGENDO
Chris.
RomanceL'amore più grande della mia vita. Quello che mi ha stravolta. Ha cambiato ogni cosa di me. Ha scombussolato tutta la mia vita. La cosa più bella e dolorosa della mia vita. Il ragazzo che è inciso dentro di me e da lì non lo toglie mai nessuno.