La bicicletta attraversa vie e vie, che ricadono sotto lo sguardo di MR. Widemouth. Pedalo, intanto che l'aria mi scompiglia i lunghi capelli. In questo momento, da dietro di noi, si presenta un'auto dal color blu cobalto. Widee non aveva mai visto una macchina in vita sua!
MR. Widemouth: Stecy! C'è un mostro che ci sta inseguendo! Scappiamo!
Io: Sciocchino! È solo un'auto. Un mezzo di trasporto. Tranquillo, ci staremo lontani.
MR. Widemouth: Ah, OK!
Povero Widee! È rimasto per tutta la vita chiuso in casa, e non sa neppure cos'è un'auto! Ora che ci penso, Widee non sa nulla del mondo esterno. Perché non spiegargli qualcosa? Tanto per informarlo.
Io: Guarda, Widee! Vedi quello strano uccello bianco lassù? Quello che sta lasciando dietro di sé una scia bianca? Quello è un aereo. Sempre un mezzo di trasporto.
MR. Widemouth (Alzando la testa intanto che sbircia fuori.): Wow! Ma vola!
Io: Sì! È un mezzo di trasporto volante.
MR. Widemouth: Chissà com'è bello volare lassù. Sigh.... Peccato che non ho le ali per farlo.
Io: Mi spiace, piccolo. Non sei molto portato per il volo.... Però guarda il lato positivo, magari hai un altro talento speciale!
MR. Widemouth: Talento speciale?
Io: Sì! Insomma, quello per cui sei più portato. Per esempio, io so disegnare e cantare molto bene. Sicuramente anche tu saprai fare qualcosa. Qualcosa che ti rende speciale dagli altri. È che il destino ti deve ancora offrire delle possibilità. Sei ancora all'inizio. Pensa, hai una svariata quantità di scelte da fare! Sei praticamente libero!
MR. Widemouth: Non del tutto....
Io: Eh? Che intendi dire, scusa?
MR. Widemouth: Non sono libero. Non posso farmi vedere dagli altri. Non posso avvicinarmi a tuo fratello. Non posso fare nulla per aiutare il Mondo. Questo non è essere liberi! La libertà è ciò che ti permette di fare tutto quello: che vuoi, quando vuoi, come vuoi e dove vuoi! TUTTO!!!! Ma la vera libertà non esiste.... E io ne so qualcosa, dato che non mi è stata degnata neppure quella libertà falsa che voi considerate vera solo per non sentirvi in pena.
Mentre dice queste parole, intravedo dallo specchietto che delle leggere lacrime gli rigano il volto.
Io: Oh, Widee.... Emh, io.... Non pensavo che....
MR. Widemouth (Intanto che si asciuga le lacrime.): Che fossi così sensibile?
Io: No. Piuttosto mi ha sorpresa il fatto che tu stia soffrendo così tanto di ciò.
MR. Widemouth: È davvero così sorprendente?
Io: A dir la verità, no. Sono io che non mi sono resa conto subito di come ti sentivi.... Scusa.
MR. Widemouth: E di che! Non potevi mica saperlo subito! Eh, eh!
In un lampo, Widee sembrava aver cambiato umore in un attimo. O forse lo stava nascondendo con quel suo grande sorriso.
Quel suo sorriso, così acceso e solare.
Non potreste mai pensare che sia triste, soprattutto perché sorride quasi sempre, e perciò sembra quasi sempre felice. Ma questa volta, non so perché, il suo sorriso mi rattrista. Eppure sembrava così contento di uscire. E adesso, è tutto il contrario! Non me ne sono resa conto subito, ma poi mi accorgo che ormai la meta non è lontana.
Io: Ehi, Widee! Guarda! Siamo quasi arrivati!
MR. Widemouth da un'occhiata fuori, e appena intravede in lontananza l'ingresso del Parco, anziché sorridere, mostra un viso titubante. Forse non ne ha più così tanta voglia. In poco tempo arrivo all'ingresso del Parco. Parcheggio la bicicletta.
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MR. Widemouth. Behind the Story.
Fanfiction" Ormai tutti mi odiano. Ormai non ho più una famiglia. Ormai abito in un cimitero dove seppellisco i miei ricordi, e non più in quella calda casa nel Maine, poiché si è bruciata come per cancellare il mio passato, consapevole che ci sarà per sempre...