Stecy POV:
Il tempo passa. E man mano che andiamo avanti, Widee apprende cose sempre nuove. In poco tempo impara a parlare in modo più comprensibile, sopratutto perché gli sono cresciuti i denti. E possibilmente si tiene alla larga da mio fratello. Quando lui arriva, si nasconde sotto il letto. Mi ha spiegato che ha paura di lui, e che teme che se lo vede ci impedirebbe sicuramente di giocare insieme, e allora si nasconde. Quanto lo capisco! Non è carino abitare sotto lo stesso tetto con uno che ti odia. Mio fratello mi aveva detto che non si fidava di MR. Widemouth, e che quando sarebbe stato grande mi avrebbe fatto del male. Ma io non gli credo. Come si può odiare una creatura così tenera, così gentile, così dolce, così onesta. All'inizio sembrava tutto facile con Widee.
Fin troppo facile.
Infatti non ci volle molto, che anche i capricci si fecero sentire.
MR. Widemouth: Ho fame. Pappa.
Io: Sì! La faccio. Pazienta.
MR. Widemouth: Pappa!!!!
Io: Widee, aspetta. La sto facendo.
MR. Widemouth (Si trasforma.): PAPPA!!!!
Io: Widee. Non fare i capricci!
MR. Widemouth (Corre per tutta la stanza.): Grrrr....!
Quando Widee si arrabbia, apre il picco sulla testa, che poi in realtà è una seconda bocca. Le iridi dei suoi occhi si fanno rossi, mentre la pupilla diventa simile a quella di un gatto. I denti diventano affilati, gli crescono delle piccole corna curve dal color nero notte, gli spuntano delle sorta di ali sulla schiena dello stesso colore delle corna, e il suo pelo diventa di un colorito più violaceo, e dall'avambraccio, alle mani, il pelo diventa nero. All'inizio mi ero spaventata, ma poi mio padre mi aveva rassicurata, dicendo che quella era un abilità che aveva creato di Widee, l'abilità di trasformarsi in una bestia. Ma ciò non per fare del male alle altre persone, ma per proteggermi, se mai un giorno qualcuno avrà cattive intenzioni su di me. Tecnicamente, Widee potrebbe scegliere da solo se trasformarsi in un momento o no. Ma finché rimarrà cucciolo, continuerà a trasformarsi (Anche involontariamente.), quando proverà un'emozione intensa, tipo rabbia, o anche gioia. Ma la cosa che mi ha più preoccupata è il mondo esterno. Ieri l'altro ho visto Widee guardare fuori dalla finestra, vedendo dei bambini giocare a pallone vicino al nostro giardino. Io ero vicino all'uscio della porta, con tra le spalle il mio zaino. Stavo per andare a Scuola. Ma prima che avessi potuto varcare la soglia, sentii la voce di MR. Widemouth.
MR. Widemouth: Stecy. Perché tu puoi uscire e io no?
Io: Emh, è difficile da spiegare. Ma non puoi, almeno non per ora.
MR. Widemouth: E quando potrò?
Io: Non lo so, Widee. Ma perché me lo chiedi?
MR. Widemouth: Perché vorrei anche io uscire a giocare con gli altri bambini. Vorrei anche io divertirmi e farmi tanti amici, come loro. E invece sto sempre dentro queste quattro mura, a far niente, solo a nutrire la mia curiosità guardando qua fuori.
Io: Mi spiace piccolo. Vorrei poterti aiutare, ma....
MR. Widemouth: Ma?
Io: Ma.... Ecco.... Oh, caspita! Sono in ritardo! Devo andare a Scuola, ciao! Divertirti!
MR. Widemouth: Sigh, ciao.... (Divertirmi. E come faccio?).
Oggi sono appena ritornata da Scuola, e vedo come al solito MR. Widemouth sbuffare accanto alla finestra.
Io: Ciao, piccolo.
MR. Widemouth: Ciao....
Io: Ti stai veramente annoiando eh?
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MR. Widemouth. Behind the Story.
Fiksi Penggemar" Ormai tutti mi odiano. Ormai non ho più una famiglia. Ormai abito in un cimitero dove seppellisco i miei ricordi, e non più in quella calda casa nel Maine, poiché si è bruciata come per cancellare il mio passato, consapevole che ci sarà per sempre...