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"Gentili passeggeri, siete pregati di prendere posto e allacciare le cinture di sicurezza. Tra pochi minuti inizieremo la fase di atterraggio"
'Oh, finalmente!' penso mettendomi comoda sul sedile. Questo volo è durato anche troppo per i miei gusti, 14 ore sono tante. La cosa positiva è che viaggio in business class, perciò me ne sto bella comoda, servita di spuntini deliziosi da una gentilissima e super disponibile hostess.

Dopo qualche decina di minuti atterriamo a Los Angeles. Prendo le mie valigie e vado nell'atrio, dove mi aspetta un uomo che riconosco essere l'autista che deve accompagnarmi agli studi cinematografici. Salgo in auto e, circa 45 minuti dopo, arriviamo. Entro, e mi ritrovo in una stanza con alcune sedie ed un bancone a cui è seduta una donna. Mi avvicino a lei per avere informazioni. "Ehm, salve. Sono Sophia Martinez, dovrei incontrare mr Ja-" "Mr Jackson, lo so. La stavamo aspettando signorina Martinez. Prego, da questa parte". Seguo la donna lungo un corridoio, ed entriamo in un ufficio. "Mr Jackson, questa è la signorina Sophia Martinez" "Ah, signorina Martinez, è un piacere conoscerla" . Mr Jackson mi stringe la mano. Devo ammettere che è proprio un bell'uomo, alto e muscoloso, con capelli e barba brizzolati. Mentre faccio le mie riflessioni, lui inizia a spiegarmi ciò che dovrò fare. "Dunque, prima di ogni cosa dovrà sistemarsi nell'appartamento che la produzione le mette a disposizione,poi dovrà an-" "Oh, mi dia pure del tu!" "Bene allora. Stavo dicendo, dovrai sistemarti nell'appartamento, poi tornerai qua e ti presenterò agli altri. E domani inizieremo le riprese. Gemma ti accompagnerà all'auto". La donna che mi ha portata mi sorride "Venga, per di qua".
Esco di nuovo dagli studi, e salgo sulla macchina, la stessa con cui sono arrivata. Mi ritrovo,dopo qualche minuto, davanti ad un cancello in metallo. L'autista mi dice di suonare il campanello ed aspettare, poi riparte. Suono e, attesi pochi secondi, il cancello si apre, lasciandomi entrare in un giardino piccolo ma ben curato. Percorro il vialetto fino alla porta,ed aspetto. Pochi minuti ed un ragazzo viene ad aprirmi la porta. 'Oh mio dio. Tom Holland!' penso guardandolo. Lui mi sorride " Ciao, tu devi essere Sophia. Mr Jackson mi aveva avvisato che saresti arrivata. Io sono Tom." Mi stringe la mano e io cerco di non svenire. Dopo tutto, sono un'adulta, devo controllare le mie emozioni.
Tom mi fa strada e mi mostra la casa. È tutto fantastico, c'è una cucina che farebbe invidia a quella di Joe Bastianich, un salone con una tv enorme ed un divano con penisola, un bagno com doppio lavandino e doccia multifunzione. Da una porta in cucina si accede ad un giardino sul retro, dove c'è una piscina enorme fornita di trampolino. Tom poi mi accompagna al piano superiore, e mi mostra la mia stanza. "Ecco, questa è la tua camera, lì hai il bagno e da lì vai sulla terrazza, a cui è collegata anche la mia camera. Ti lascio riposare, se hai bisogno sono in salone". Mi sorride ed esce.
'Ok Sophia, calma. Tom è un tuo collega, perciò sarai a stretto contatto con lui, è non puoi rischiare di svenire ogni volta che lo vedi. Sei adulta, datti un contegno per l'amor del cielo!'
Decido di di dare un'occhiata alla terrazza, e scopro che, tra le due porte delle camere (la mia e quella di Tom) si trova una bellissima jacuzzi. Entusiasta, torno in camera ed indosso il costume da bagno; poi torno fuori e, dopo aver regolato la temperatura dell'acqua, entro a rilassarmi un po'.

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