British Love

6

Mi sveglio sentendo squillare il mio telefono. "Pronto?" "Ehi Sophia, sono Zendaya" "Oh, ciao, dimmi" "Volevo sapere se ti va di venire a mangiare una pizza con me, Jacob e Tom" "Certo, va benissimo. Dammi il tempo di prepararmi" "Perfetto, passiamo a prenderti con la mia auto tra un'ora".
In un'ora di tempo una ragazza normale sarebbe pronta, ed anche io lo sarei, se solo non ci fosse Tom. Voglio fare bella figura con lui. 'Quindi almeno un po' ti piace' mi suggerisce una vocina nella mia testa, che metto subito a tacere. "Tom non mi piace, è solo un amico" mi dico ad alta voce per convincermi.
Mi faccio una veloce doccia, poi indosso dei jeans neri ed una felpa grigia con il logo degli Avengers. Sono riuscita a prepararmi un meno di un'ora. Fantastico.
Esco dalla mia camera e vado a bussare alla porta di Tom, che ho sentito rientrare mentre ero in bagno. Dopo qualche secondo lui apre. "Ehi, io sono pronta. Scendo in salotto  ad aspettare Zendaya, vieni con me?" gli chiedo. "No, io vengo con la mia macchina" "D'accordo, allora a dopo" dico. Lui mi sorride e chiude la porta della sua stanza.
Mentre scendo le scale, sento suonare il campanello. Vado ad aprire e mi trovo davanti Jacob Batalon, che si presenta. "Ciao Sophia, io sono Jacob. Non ci siamo mai visti agli studi vero?" "Ciao. No, non ci siamo mai incontrati. È un piacere conoscerti" dico sorridendo, mentre esco e chiudo la porta alle mie spalle. Salgo in macchina e saluto Zendaya. Mentre andiamo verso la pizzeria, Jacob mi racconta della prima volta che ha incontrato Robert Downey jr.

Arriviamo in pizzeria, ed il proprietario, amico dei genitori di Zendaya, ci fa accomodare in un tavolo lontano dalla porta e delle finestre, in modo che i fan non assaltino il locale vedendo Zendaya e Jacob all'interno. Aspettiamo che arrivi Tom, e nel frattempo ordiniamo una focaccia farcita come aperitivo.
"Allora Sophia, hai già incontrato Robert?" mi chiede Jacob. "Si, ed è stato imbarazzante. Non sapevo cosa dire! Per fortuna Zendaya mi ha salvato" "Non c'è di che" mi dice lei ridendo.
Dopo un po' di tempo arriva Tom, perciò ordiniamo le pizze. Mentre mangiamo parliamo del più e del meno. Arrivato il momento di pagare, Jacob si offre di farlo per tutti, quindi lo ringrazio ed aspetto Zendaya, che nel frattempo è andata in bagno. Quando torna usciamo e, mentre sto per salire sull'auto di Zendaya, Tom mi chiama. "Sophia, sali con me, tanto andiamo nello stesso posto" "D'accordo". Saluto Jacob e Zendaya e salgo sulla macchina di Tom. Mette in moto e partiamo.
Dopo qualche minuto passato in silenzio, mi parla. "Senti Sophia, posso chiederti un favore? Lo so che ci conosciamo da poco, ma è una cosa davvero importante, e non posso chiedere aiuto a Zendaya" "Certo, chiedi pure" gli sorrido. "Sabato sera ho una cena con alcuni miei amici, e volevo chiederti se potessi accompagnarmi e stare con me durante la serata" "Intendi...fare finta di essere la tua ragazza?" "Beh, in pratica si. Sempre se non ti dispiace" "Ecco, credo... credo che vada bene" "Grazie mille, mi hai salvato la vita! Non ti ringrazierò mai abbastanza" "Non preoccuparti, lo faccio volentieri".
Appena arriviamo a casa, do la buonanotte a Tom e mi fiondo nella mia stanza per chiamare Zendaya.
"Sophia, quanto tempo" dice sarcastica. "Scusa se ti chiamo a quest'ora, ma ho bisogno di un consiglio. Tom mi ha chiesto di andare ad una cena con i suoi amici e fingere di essere la sua ragazza ed io no-" "Ehi ehi calmati" mi interrompe lei. "Tu che cosa gli hai risposto?" "Gli ho detto di sì, ma adesso non ne sono più tanto sicura" "Bene. Senti, domani ne parliamo ok? Tu intanto non pensarci, dormici su" "D'accordo. Grazie Z, sei un'amica. Buonanotte, e scusami per averti disturbata" "Figurati, lo sai che puoi contare su di me". Chiudo la chiamata e vado in bagno. Mentre mi lavo i denti rifletto. 'Perché Tom ha chiesto proprio a me e non a Zendaya? Magari perché i suoi amici sanno che non stanno insieme...o magari perché gli faccio pena...non so. Ok Sophia, ora basta. Vai a letto e non pensarci" mi dico. Mi butto a letto e cado in un sonno agitato, popolato da sogni in cui faccio la figura dell'idiota con gli amici di Tom.