You are my salvation [Completa]

1.

Ehi! Si proprio tu! Tu che stai per iniziare questa storia!

Buongiorno, buonasera o buonanotte... dipende a che ora leggi.

Spero che questo libro ti piaccia, è uno dei primi che pubblico.

Errori o non errori spero che ti intrighi almeno un pochino!

Mi raccomando, non fermarti all'inizio, vai avanti😊 e se vuoi lascia qualche commento e qualche ⭐.

p.s. se ami la storia ti consiglio vivamente di andare a guardarti Banana Fish che è l'anime da cui ho preso ispirazione :) 

Buona lettura❤

****

Trevor stava aspettando da un tempo indeterminato l'autobus che, a quanto pare, non voleva proprio arrivare.

Guardò per la centesima volta l'orologio, rimise da capo la sua playlist preferita e si armò di molta pazienza.

Finalmente, vide il mezzo di trasporto arrivare, così fece cenno all'autista e salì.

Guardò fuori dal finestrino e si mise a fantasticare sulla sua nuova scuola, ripensò all'incidente di due mesi fa e le lacrime gli riempirono gli occhi, cacciò indietro la nostalgia e prenotò la fermata, poco prima di scendere il conducente lo fermò.

"Non voglio fare la parte del ficcanaso, ma, ragazzo, sei sicuro di scendere qui?"

Trevor lo guardò perplesso.

"Certo, la mia fermata è la prossima ma adesso ho voglia di camminare un po'."

Una signora anziana poco distante da loro si mise a dire la preghiera.

"Non ti conviene, soprattutto non da solo."

Trevor rassicurò l'autista e scese dal mezzo, si incamminò per le strette vie in compagnia della sua musica preferita.

Ad un certo punto vide due persone venirgli incontro, cercò di deviare la strada e ci riuscì per poco. Forse avrebbe dovuto seguire le istruzioni dell'autista, cominciò ad accelerare il passo e in poco tempo si trovò in una grande piazza, poteva sembrare un bel posto se non ci fosse tutto quel silenzio.

Si aggirò per le rovine cercando di fare meno rumore possibile, ad un certo punto sentì degli spari. Corse a ripararsi con il cuore che gli batteva a mille, si affacciò e vide un ragazzo alto e muscoloso correre verso la sua direzione, ma venne fermato a causa di un proiettile che gli finì dritto nella spalla destra. Trevor non ci pensò due volte ed uscì dal suo nascondiglio, correndo nella direzione del ragazzo.

"Aggrappati a me!"

Il giovane a terra lo guardò, Trevor rimase sorpreso dall'occhiata glaciale del ragazzo a terra.

"Avanti!"

Finalmente l'altro decise di farsi aiutare e venne soccorso dal giovane, il quale lo portò lontano dalla piazza.

"Che corsa... stai bene?"

Trevor si girò ma si trovò una pistola puntata in fronte, si pietrificò.

"Perché mi hai aiutato?"

A Trevor cominciò a mancare il respiro, cercò il ventolino nelle sue tasche ma senza risultato.

L'altro lo guardò senza battere ciglio e si allontanò, finalmente Trevor lo trovò e si riprese. Si guardò in torno ma dell'altro non c'era traccia, si rialzò e ricominciò a camminare senza sapere di essere seguito da qualcuno.

Dopo aver camminato per venti minuti riuscì a scorgere l'uscita di quel labirinto, si mise a correre verso quella direzione quando qualcuno lo atterrò.

A causa dell'impatto violento, a Trevor mancò il respiro.

"Stai fermo se non vuoi che ti pianti una pallottola in testa!"

Ttevor restò fermo, sentì delle corde intorno ai suoi polsi e cercò di divincolarsi, ma gli assalitori lo tenevano bloccato.

Venne girato a pancia in su, e vide due ragazzi con delle bandane nere a coprirgli la bocca.

Pochi secondi dopo i due erano a terra, svenuti. Il ragazzo che aveva salvato prima era in piedi davanti a lui, lo slegò e lo aiutò ad alzarsi.

"Grazie.."

"Siamo pari."

In pochi secondi sparì, Trevor si rialzò per la seconda volta nel giro di mezz'ora.

Finalmente raggiunse la casa dell'amico dei genitori, era un uomo molto affascinante e lo accolse molto bene.

Dopo quella giornata movimentata, Trevor si addormentò in pochissimo tempo.

Ma ormai la sua vita cambierà per sempre.