2.

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"Muoviti o arriverai in ritardo a scuola! ti ho preparato la colazione, mangia in fretta che ti porto in macchina."

Trevor sfrecciò giù dalle scale, mangiò in pochi attimi le uova e la pancetta, si caricò lo zaino in spalla e salì in auto. Nel giro di dieci minuti arrivarono davanti al maestoso edificio. Ty, l'amico dei suoi ormai defunti genitori, gli ricordò di fare attenzione per il ritorno visto che non poteva prenderlo alla fine delle lezioni.

"Mi raccomando, non sbagliare fermata."

"Si Ty, tranquillo."

Si salutarono con un pugno sulla spalla e il ragazzo si girò per iniziare quella giornata d'inferno, era nel South del Bronx da almeno due settimane, si era ormai ambientato molto bene e il ragazzo misterioso era diventato solo un ricordo.

Stava per entrare quando qualcuno gli afferrò la spalla, Trevor si girò e vide due persone non molto raccomandabili.

"Mi dispiace, non ho soldi, potete controllare se volete."

Trevor mantenne la voce ferma, aveva praticato arti marziali di tutti i tipo per dieci anni, si sarebbe difeso così.

"Non vogliamo la grana, tu conosci Damon?"

Il ragazzo li guardò perplesso.

"Chi?!"

"Non prenderci per il culo, alcuni di noi ti hanno visto con lui!"

Trevor cominciò ad indietreggiare lentamente, i suoi compagni di scuola erano tutti dentro ed era sicuro che nessuno sarebbe venuto ad aiutarlo, era un quartiere abbastanza malfamato e nessuno salverebbe la vita a qualcun altro a rischio della propria.

"Non conosco nessun Damon, chiedete a qualcun altro."

Trevor si girò e si mise a correre in direzione dell'entrata, i due ragazzi lo raggiunsero in poco tempo ma vennero messi a terra dalle mosse del giovane. Fece per voltarsi ma venne sbattuto per terra da una persona comparsa magicamente davanti a lui.

"Ma che bravo, hai messo al tappeto due dei miei uomini."

Trevor lo guardò terrorizzato, il ragazzo era molto più alto di lui e muscolarmente messo meglio. Era pieno di tatuaggi e aveva una cicatrice posizionata affianco all'occhio destro.

L'energumene lo prese per i capelli e lo fece alzare, poi gli afferrò la gola e lo sbatté contro il muro, cosa che fece mancare il fiato a Trevor.

"Ora, mi dici dove posso trovare Damon, a meno che non ci vuoi far divertire."

Trevor cercò di tirargli un calcio allo stomaco, ma l'altro aveva posizionato il ginocchio in mezzo alle gambe dell'altro

"Non so chi sia questo Damon ne dove possa essere!"

Il ragazzo-armadio lo scaraventò a terra e Trevor, mugugnando per il dolore, si alzò abbastanza tremante da terra.

Niente scuola oggi...

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