Hazel's pov
Ci sono tanti aspetti meravigliosi nell'affrontare un viaggio: l'adrenalina del decollo, la città che ti accoglie a braccia aperte, l'hotel con un panorama mozzafiato, i posti in cui scatterai una miriade di foto o i mille monumenti storici da visitare. Ma c'è una cosa che ho sempre detestato: preparare la valigia. Il quantitativo di ansia che questa piccola ed insignificante azione mi provoca è direttamente proporzionale all'ansia che provo 20 minuti prima di affrontare il test di matematica, con l'unica differenza che non avrò un voto in base a cosa ho messo all'interno del mio bagaglio. I miei pensieri ansiogeni vengono interrotti dall'arrivo improvviso di mio fratello.
Nessuno gli ha mai detto che si bussa prima di entrare in qualsiasi stanza con la porta chiusa?
- Justin spiegami una cosa. Sono mamma e papà a non averti mai insegnato a bussare prima di entrare in una stanza o sei tu ad essere talmente ottuso da aver dimenticato questa regola utilissima per il quieto vivere? esclamo io con fin troppo sarcasmo
- Hazel non c'è bisogno di scaldarsi così tanto. Cosa avrei potuto vedere di così scandaloso? dice sedendosi sul mio letto
- Ma guarda non saprei quale sia la risposta più adatta tra me mentre mi cambio o tra me assieme al mio fidanzato rispondo con nonchalance
Aspetta un attimo. Che diamine ho appena detto? Ma dove mi è venuto di mettere Shawn, me e la mia camera nello stesso contesto? Ora mio fratello mi uccide. Me lo sento!
- Preferisci essere lanciata dalla finestra o dalle cascate del Niagara? dice con sguardo minaccioso
- Facciamo nessuna delle due visto che fra poche ore ho un volo per New York dico mentre ripongo l'ennesima maglietta all'interno della valigia
- A proposito. Come ti senti?
- Per il fatto che passerò l'intera estate con lui in giro per il mondo? Beh non credo che riuscirei a trovare la parole adatte per spiegartelo. Sono emozioni, tutte messe assieme, impossibili da descrivere.
- Ma sei sicura del passo che stai per fare? Insomma, sono 3 mesi in mille città diverse.
- Sono 3 mesi con Shawn.
- Sarai con la persona che ti ha arrecato molto dolore per parecchio tempo. Riponi così tanta fiducia in lui dopo tutto quello che ti ha fatto?
- Senti Justin. Tutto quello che è successo in questi mesi non è causa sua. Sono semplicemente decisioni di altre persone a cui lui si è dovuto attenere per poter andare avanti con la sua carriera. Fino a due mesi fa non riuscivo a pronunciare il suo nome senza aver prima pianto come una fontana, credevo che non gli avrei mai e poi mai dato la possibilità di giustificarsi o semplicemente di spiegare il motivo di tutto quel casino. Quando è tornato qui a Toronto e ci siamo visti per parlare, ho capito che le persone si meritano sempre una seconda possibilità e che soprattutto hanno il diritto di dare la propria versione dei fatti. Semplicemente l'ho perdonato e non vedo l'ora di cominciare questo viaggio con lui.
- Hai ragione sorellina. Voglio solo essere sicuro che tra voi è tutto okay e che soprattutto tu stia bene. Non ce la farei a vederti triste un'altra volta a causa sua.
- Sono già stata assente la prima volta durante la creazione del suo primo album. Non posso perdermi anche il suo primo tour.
Dopo aver pronunciato l'ultima parola, mio fratello mi abbraccia. Sono contenta della chiacchierata che abbiamo avuto. Il rapporto tra me e Justin è abbastanza complesso: non parliamo molto perché impegnati tra scuola, vita sociale o altro, ma consapevoli di esserci sempre l'uno per l'altra. Per questo gli voglio un bene infinito.
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Since you came along // Shawn Mendes
أدب الهواةShawn e Hazel: due ragazzi con dei passati tormentati fatti di errori e persone sbagliate. Il loro incontro apparentemente innocuo si rivelerà una delle storie d'amore più belle mai viste, anche se verrà messa alla prova più volte. Ce la faranno Sh...