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La mattina successiva mi sveglio con un terribile mal di testa e non ricordo niente di ciò che è successo la sera precedente. La prima cosa che noto però è che questa non è la mia stanza: mazze da hockey, chitarre, disordine, Shawn senza maglietta, il borsone per gli allenamenti, testi di canzoni ovunque, Shawn senza maglietta. E io cosa ci faccio nella sua stanza? Come se lui avesse sentito la mia domanda, si gira e mi sorride. Arrossisco e il mio cervello va in tilt quando vedo i suoi addominali perfetti e anche lui è visibilmente imbarazzato tant'è che si porta una mano dietro al collo e comincia a torturare la pelle. È ancora più carino quando è nervoso.
Quando infila la maglietta, il mio respiro torna a farsi regolare e mando giù quel nodo che si era creato alla gola. Così, stringendomi nelle calde coperte che profumano tanto di lui, dico:
- Buongiorno

- Oh ben svegliata!

Ad un tratto percepisco un profumo che non mi è nuovo ma di cui allo stesso tempo non avevo mai notato la fragranza tanto dolce quanto forte con le fresche note di limone, ananas e mela rossa. E con mia grande sorpresa noto che questo odore viene emanato dalla maglietta della squadra di hockey della scuola. E mentre la temperatura della stanza sale e le mie guance diventano rosse pomodoro, chiedo:

- Che ci faccio con la tua maglietta addosso?

- Volevi dormire con un vestito scomodo?

- Quindi mi stai dicendo che tu mi hai tolto i vestiti?

- Ehm si ho pensato che se avessi dormito con quello non avresti riposato bene e quindi...beh ecco... ho pensato che passa una mano sui suoi capelli e le sue guance diventano rosse.

La situazione diventa imbarazzante.

- Aspetta... Abbiamo dormito nello stesso letto noi 2... stanotte?

- Ecco non potevo dormire sul divano, tutti si sarebbero chiesti il perché

Dopo di che tende una mano verso di me per invitarmi a seguirlo in cucina e li facciamo colazione insieme. Decidiamo di cucinare i pancakes e nel giro di 5 minuti la cucina è un completo disastro. Così, dopo aver gustato la colazione venuta buonissima, collaboriamo per farla risplendere. Stanchi per lo sforzo fatto ci sediamo sul divano e lì, cercando di ricordare i dettagli di quella terribile festa, guardo Shawn e chiedo:

- Cos'è successo ieri sera?

- Mi hai chiamato nel bel mezzo della serata ed eri ubriaca. Così ho deciso di portarti a casa mia visto che a casa tua sarebbe stato tutto un po' più complicato

- Già ora ricordo... abbasso la testa per non far vedere a Shawn che i miei occhi si stanno riempiendo di lacrime

- Ti va di parlarne? dice mettendo due dita sotto il mio mento per far si che i nostri occhi si incontrino

Annuisco e Shawn, vedendo che le lacrime formatesi in precedenza stanno scendendo senza fermarsi, mette una mano sulla mia guancia e con delicatezza le asciuga. E spinta dalla forza che il suo gesto mi da, racconto tutto: i momenti, le sensazioni, le emozioni ma soprattutto le decisioni.

- Ho deluso totalmente me stessa. Non capisco come io abbia potuto credere che uno come Liam fosse gentile. Ho dato attenzioni a chi non le meritava e ho permesso a quest'ultimo di sentire da vicino il battito del mio cuore.

- Hazel non devi essere così arrabbiata con te stessa. Anche se non era amore eri comunque attratta da lui in qualche modo e questo porta spesso a non rendersi conto della realtà delle cose. Non incolpare te stessa per aver provato dei sentimenti, grandi o piccoli che siano. Anzi da quest' esperienza devi capire che, se non vuoi soffrire un altra volta devi essere sicura di chi può sentire i battiti del tuo cuore.

Since you came along // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora