Capitolo otto.

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Davide's pov.

Dopo la serata alla festa, non avevo più visto Claudia. Nonostante i suoi messaggi insistenti, a cui non avevo risposto, non volevo vederla. L'avevo 'usata' solamente per vedere la reazione di Giulia..ed era servito solo per litigarci. Mi sentivo davvero in colpa.

Dopo che Alessio andò via dallo studio, Flavietto mi fermò.

«Che hai?» mi chiese.

«Che sono un coglione» risposi deluso da me stesso.

«Oh ti prego Davide, perché non le chiedi di far pace? La porti a fare un giro e le chiedi scusa!» propose lui.

«Lo farò» annuii, «ma adesso devo andare» dissi aprendo la porta, fissando lo schermo del cellulare. Per la prima volta in vita mia, spensi quel cazzo di iPhone. Uscii dal Bunkerino, e me ne tornai a casa. Volevo starmene da solo per un po', e pensare..pensare a quello che avevo fatto. L'unica mia paura era di perdere Giulia. Era troppo importante per me, non potevo permettere una cosa del genere.

Tornai a casa, e per tutto il pomeriggio non feci altro che fumare, bere ed ascoltare musica sdraiato sul letto..fino a collassare sul letto, dopo aver scritto un testo.

Giulia's pov.

Il mattino dopo mi svegliai presto, perché dovevo andare al lavoro. Staccai la sveglia, mi alzai dal letto ed andai a lavarmi faccia e denti, come mio solito appena sveglia. Dopo tornai in camera, e stetti quasi dieci minuti a scegliere dei vestiti decenti per fare bella figura. Scelsi un semplice blue jeans, le converse nere ed una camicia a quadri nera e rossa. Mi aggiustai i capelli, cercando di nascondere i lobi dilatati e mi truccai come tutti i giorni, poi indossai gli occhiali da sole, presi il cellulare ed infine scesi. Cominciai a camminare a piedi con le cuffie nelle orecchie, per godermi l'inizio di una fantastica giornata, ascoltando l'ultimo cd di Davide ed Alessio. Dopo una bella passeggiata, arrivai. Bussai al citofono, e la signora Rossi mi aprì. Era una donna bella e magra, ma dagli occhi si vedeva che era molto stressata e stanca.

«Sei la baby-sitter?» mi chiese con affanno.

«Si, sono io» risposi togliendomi gli occhiali da sole.

«Piacere, io sono Gloria» mi disse porgendomi la mano

«Io sono Giulia» sorrisi stringendole la mano.

«Bene, vieni dentro..ti faccio vedere la casa». Entrai in casa. Era una casa abbastanza grande e bella. Aveva un salotto con tre divani, un tavolino, un tappeto ed una tv al plasma, ed il tutto si vedeva dall'ingresso. Poi, una cucina bianca, con una finestra che dava sul balcone ed un tavolo rotondo in vetro. Il bagno aveva la vasca ed uno specchio gigante stupendo. La camera dei bambini era la cosa più bella e dolce. C'era la culla, il lettino, il fasciatoio, carillon, giocattoli e lampadari dalle forme strane. Ed infine, la camera da letto, semplice e romantica.

«Allora, Giulia. Ti dico un po' come stanno le cose. Io e mio marito Dario lavoriamo dalle otto del mattino alle nove di sera, ma per arrivare in tempo dobbiamo partire piomeno un'ora prima di casa. Quindi tu devi arrivare qui alle sette puntuale, e andrai via alle dieci di sera. Non so dove abiti, ho solo notato che vieni a piedi» mi spiegò sottovoce, ma con autorità. Sembrava davvero severa.

«Si, sto studiando per prendere la patente» annuii.

«Bene. Se userai la macchina ed avrai intenzione di portarci i bambini dentro, devi assolutamente comprare un seggiolone almeno per la più piccola. Allora, noi abbiamo due bambini. Il primogenito si chiama Luca, ed ha tre anni e mezzo, mentre la secondogenita si chiama Giorgia, ed ha tre mesi. I bambini si svegliano circa alle nove del mattino, quindi, dopo esser arrivata qui, hai un'ora di autonomia. Bevono entrambi il latte dal biberon, Luca con il cacao ed ha il biberon azzurro, mentre Giorgia, solo il latte ed ha il biberon rosa. Luca beve il latte di fronte alla tv, ci metterà un po'. Dopo dovrai vestirli, poi puoi lasciarli benissimo giocare e fargli fare quello che vogliono. A mezzogiorno devono pranzare. Luca ti chiederà di preparargli qualcosa che vorrà lui, mentre Giorgia mangia gli omogeneizzati. Dopo pranzo dovranno dormire fino all'ora della merenda, alle quattro. Alle quattro, quando si sveglieranno preparerai la merenda. Giorgia gli omogeneizzati a frutta e Luca ti chiederà lui. Dopo li lascerai giocare fino alle otto. Faranno cena nello stesso modo del pranzo, omogeneizzati e cibo a scelta, e poi alle nove dovrai metterli a letto e raccontargli una favola fino a quando non si addormentano. Avvertimenti» e qui alzò il dito in aria, «non far mangiare schifezze a Luca, niente cartoni animati violenti e se succede qualcosa, attaccati sul frigo ci sono i nostri recapiti. Mentre i bambini dormono puoi benissimo riposare anche tu, o fare pranzo e cena..o magari studiare. Sei in prova per tutta la settimana, e fino a quando non avrai miei ordini non portare fuori da questa casa i bambini. Gradirei che non aprissi la porta a persone che non conosci, e se ti va, puoi benissimo portare qui qualcuno che ti faccia compagnia, ma senza esagerare» finì.

His secret || Gemitaiz & CaneseccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora