Capitolo 4

345 8 2
                                    

David
Restai in silenzio a fumare la mia sigaretta mentre lei si stava piano piano addormentando , stava sul mio petto ed eravamo nudi entrambi, potevamo sembrare tranquillamente due fidanzati che avevano appena fatto l'amore ma non lo eravamo io ero superiore a lei , dovevo mandarla via a calci in culo dalla mia stanza ma ogni volta che volevo farlo mi soffermavo sui suoi dettagli tipo la ferita che ha sulla guancia oppure le sue labbra che ricordo di un bellissimo rosa e invece ora e più un grigiastro
Non potevo non ammetterlo ma era bellissima l'unica pecca erano i capelli che le avevano rasato ma  del resto era stupenda, il soprannome bambolina le calzava a pennello perché era molto bassa al mio confronto , io avevo 1,80 m lei invece ne avrà al massimo 1,60 m
Lei sospiro nel sonno e comincio a lamentarsi e a dire parole incomprensibili, solo una la compresi "mamma"
Non sapevo che fare quindi la svegliai e lei spaventata si alzo di colpo , era molto agitata e sembrava disorientata
"Scusami penso sia ora di andare" disse lei agitata mentre cominciava a vestirsi
"Va bene bambolina" dissi io mentre mi alzavo e mi vestivo
La accompagnai fuori dal mio appartamento in silenzio
" ciao, buonanotte " disse lei timidamente andando via
" buonanotte bambolina" dissi chiudendo la porta alle mie spalle
Mi rimisi a letto e cercai di prendere sonno ma i miei pensieri me lo impedivano
Pensavo ad esempio al suo nome che era anche quello di mia madre oppure al fatto che mi aveva curato le ferite invece di lasciarmi morire , alla fine era una brava persona  ma era ebrea , ma alla fine anche mia madre era ebrea e questo rende me di sangue ebreo, ah ma che pensieri stupidi che faccio io sono il figlio Arthur Liebehenschel il comandante del campo e nazista, quindi sono tedesco e di razza ariana
Decisi di allontanare quei pensieri stupidi e mi misi a dormire

Sarah
Tornai nella mia baracca accompagnata dalla kapo e cercai di dormire ma i miei pensieri mi stavano uccidendo dentro
Pensavo ai miei amici al mio fidanzato ai miei genitori e al mio passato
Chissà dove erano finite Miriam e Angela, forse erano qui anche loro ma non le avevo viste da queste parti , Derek , il mio ragazzo non sapevo dove fosse già da prima di arrivare qua , non avevo sue notizie da novembre , speravo di non trovarlo qua per vedermi in questo stato, io ero sempre stata la sua principessa e mi vestivo sempre molto bene ogni volta che dovevamo uscire insieme, ricordo che lui adorava i miei capelli e non voleva farmeli tagliare perché diceva che stavo benissimo così, era sempre premuroso con me e molto dolce a volte geloso e troppo possessivo , volevo che la mia prima volta fosse stata con lui ma il destino non è stato dalla mia parte , chissà cosa penserebbe di me se sapesse che sono diventata la puttana di una ss...
Puttana... era inutile trovare un nome meno diretto perché ero una prostituta a tutti gli effetti , mi stavo vendendo a una ss per una vita facilitata al campo , come potevo essere così egoista, ma più ci pensavo più mi sentivo in colpa e sbagliata
Decisi così di addormentarmi per essere riposata per domani ma quelle ore di sonno sembravano non essere mai esistite infatti mi svegliai con un mal di testa assurdo
La voce della kapo mi fece svegliare di fretta , la routine quotidiana cominciava , uscii fuori per il caffè acquoso e la fetta di pane che mi spettava , la colazione al campo era sempre silenziosa , ognuno stava in silenzio e mangiava quel misero cibo che per noi era diventato oro
Arrivò l'appello e anche stavolta fui mandata in sartoria per cucire le tute dei detenuti ormai morti, prima non lo sapevo ma ora si, chissà se ho cucito pure la tuta di mia madre senza saperlo pensai,ormai fare pensieri del genere era normale e per questo non mi riconoscevo più, dove era finita la Sarah che conoscevo...
Io e Marta nel frattempo parlavamo del più e del meno , lei mi parlava di suo marito e la sua travagliata storia d'amore , lei era scappata con lui da giovane e si erano sposati e avevano pure costruito una casetta a Trieste per loro e per un eventuale bambino ma lui fu obbligato ad andare in guerra e l'ha dovuta lasciare da sola , a quanto pare lui è stato imprigionato come prigioniero di guerra invece lei come ebrea ma non si trovarono nello stesso campo purtroppo e quindi lei sta sempre in pensiero per lui, dice che aveva sempre voluto una bambina per chiamarla Diana che era il nome di sua madre che era morta di tubercolosi...
Io invece le raccontai della mia casa , dei miei genitori e i miei amici e il mio ragazzo, di come ci divertivamo insieme e di come quella volta Derek mi trascino in cima a una collina per mostrarmi le stelle
Oppure di quella volta che lo presentai a mio padre e lui lo traumatizzò così tanto che cominciammo a uscire di nascosto
La giornata passò con noi due che cucivamo e lavavamo le uniformi e nel mentre parlavamo , stranamente la giornata passò abbastanza velocemente senza intoppi così verso le 8 decisi di dirigermi verso la baracca per riposarmi ma ad un tratto qualcuno mi trascino dietro le cucine, io chiusi gli occhi perché avevo paura , se fosse stata una ss che voleva violentarmi oppure la kapo che aveva voglia di picchiare qualcuno e io ero passata di li per caso, i miei pensieri si stavano accumulando e stavo per avere un attacco di panico ma una voce maschile mi fece risvegliare
"Sarah,amore mio ti ho trovata!"
quella voce così bella e dolce , aprii gli occhi e lui era di fronte a me , non ci potevo credere , il cuore mi batteva all' impazzata e un largo sorriso si fece spazio tra le mie labbra
"Derek ?!" Dissi stupita
"Si Sarah sono io" disse sorridendo
Io gli saltai in braccio e lo baciai appassionatamente mentre le mie lacrime cominciavano a scendere
"Oh mio dio pensavo fossi..." dissi piangendo
"No no non dirlo" disse lui con la sua dolce voce mentre mi abbracciava e mi accarezzava quello che era rimasto dei miei capelli
" come mi hai trovata?!" Dissi mentre lo stringevo forte a me
"Ho incontrato tuo padre e mi ha detto che anche tu e tua madre siete qui" disse
A quelle parole cominciai a piangere, mia madre era morta da settimane e mio padre non lo sapeva
" che hai piccola?" Disse prendendomi il viso tra le sue mani
"Mia mad- madre è morta da settimane" dissi tra i singhiozzi
" o mio dio Sarah mi dispiace tantissimo" mi abbraccio molto più forte di prima
Restammo in silenzio per un po' ma poi notai che il cielo si stava oscurando e che io dovevo tornare nella baracca perché di sicuro David mi avrebbe richiesta nelle sue stanze
"Derek, devo tornare" dissi tirandomi su le lacrime
"Va bene amore mio"disse baciandomi
"Dimmi solo un orario della giornata in cui ci possiamo vedere"continuo
" ehm che ne dici nell'ora di pranzo dietro la sartoria,li non ci viene mai nessuno"dissi con un sorriso a 32 denti
"Va bene , a domani allora" disse mentre mi dava un ultimo bacio per poi scomparire nel buio dietro le baracche
Ero stupita da quello che era appena accaduto, avevo rivisto il mio ragazzo dopo quasi un mese e non sapevo se essere felice o triste
Io corsi immediatamente nella baracca perché ero sicura che David mi avrebbe chiamata da li a poco infatti fu così , arrivai vicino alla mia cuccetta ma prima di salirci la kapo chiamò il mio numero e io andai di nuovo agli appartamenti delle ss
Bussai alla porta 22 e lui venne ad aprirmi
Lui era come al solito a petto nudo con quel sguardo da don Giovanni che mi faceva innervosire
Mi fece entrare e mi fece sdraiare vicino a lui
"Allora bambolina che hai fatto oggi di bello?" Disse con il suo sorrisino sul volto
"Ho lavorato , come sempre d'altronde" dissi un po' scocciata
"Attenta al tuo tono di voce con me , sai che mi posso innervosire facilmente" disse mentre si metteva a cavalcioni su di me
Cominciò a baciarmi il collo e poi mi diede un bacio sulle labbra che io non ricambiai
"Che hai bambolina ti vedo in pensiero"disse stirandosi vicino a me
"No no ti sbagli, sono solo stanca" dissi mentre mi alzavo per mettermi seduta
"Mhm allora che ne dici se ci conosciamo meglio" disse di punto in bianco
"Va bene..."dissi un po' stranita dal fatto che lui volesse conoscermi
"Allora che cosa vuoi sapere su di me?"dissi mentre mi accomodavo meglio nel letto
"Beh per cominciare hai avuto mai una relazione oppure eri veramente vergine"disse con un sorriso pervertito sul volto
"Beh sono stata fidanzata ma... senti possiamo cambiare discorso per favore?" Dissi velocemente
"Va bene bambolina tieniti i tuoi segreti , allora parlami della tua famiglia e della tua vita prima di venire qui"disse ridacchiando
"Beh vediamo , sono nata e cresciuta a Vienna con i miei genitori , mio padre si chiama Frantz ed è qui..."dissi tristemente
"E tua madre?" Disse
"È morta qui appena è arrivata..."dissi mentre una lacrima scendeva
"Oh mi dispiace, sai anche io ho perso mia madre per questa merda"disse cercando di rincuorarmi
"Cosa?"Dissi stupita
"Penso tu abbia notato il mio nome giudaico David"disse guardandomi dritto negli occhi
"Tua madre era ebrea?!"Chiesi molto stupita
"Eh già , ma questo non deve saperlo nessuno , chiaro bambolina!" Disse severo
"Si stai tranquillo non si saprà nulla, e tuo padre?"
"Lui è Arthur Liebehenschel il comandante del campo"disse con un po' di odio nelle sue parole
"O mio dio" misi le mani sulla mia bocca
Lui si stava innervosendo e si notava quindi decisi di cambiare argomento
"Si-si chiama Derek" Dissi di punto in bianco
"Chi?" Mi chiese
"I-il m-mio ragazzo" dissi timidamente
"Perché stai parlando al presente bambolina, tu sei mia e di nessun altro lo sai vero ?" Disse avvicinandosi pericolosamente a me per darmi un bacio che io ricambiai
"Si lo so e comunque parlo al presente perché oggi l'ho rivisto"dissi tentando di risolvere il problema ma non avrei dovuto dirlo , ora ero nei guai fino al collo
"L'ho visto nel blocco maschile prima di rientrare"continuai ma poi mi tappai la bocca, ma che cavolo non so starmi zitta
"Vi siete parlati?" Disse mentre mi stringeva sempre di più a lui
"No, l'ho solo visto lavorare e so che è vivo , per questo ho parlato al presente"cercai di risolvere il problema e un po' ci riuscii
"Va bene bambolina, sai perché voglio che tu sappia e che ti ricordi di me come quello che ti ha avuta totalmente " Mi sussurrò all'orecchio
"Va bene"dissi con poca voce
"Sai dubito fortemente che lui ti faccia provare queste sensazioni" disse mentre cominciava a toccarmi
"Ero divisa in due parti una mi diceva di andarmene e mandarlo al suo paese ma l'altra mi diceva di restare li
Sospirai
"Vedi,vedi che ti piace quando io ti tocco"Mi sussurrò accentuando la parola io
"Mhm, vieni qui bambolina" disse con la sua voce piena di piacere

Buongiorno o buonasera a tutti coloro che hanno deciso di leggere questa storia, so bene che non è perfetta ma è la mia prima storia che provo a scrivere seriamente , magari con qualche consiglio riuscirò a migliorarla e renderla una bella storia grazie😘 se la storia vi piace potete mettere una stellina e se invece come o detto prima la trovate scritta malino potete scrivermi sotto nei commenti dei consigli così che possa migliorarla😘😘😘

(Ps) ditemi se volete che scriva un capitolo per far vedere il cast dei personaggi principali

Save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora