Capitolo 6

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I mesi passavano molto velocemente in quel posto, con quella stupida routine che mi aveva stancata , da quel fatidico giorno David non mi aveva più chiamata ma comunque mi teneva sempre d'occhio , impediva agli altre ss di farmi del male e non mi spiegavo il perché di questa cosa, a volte i nostri sguardi si incrociavano ma erano come dei schiaffi e quindi il nostro contatto visivo si sgretolava subito.
Lo odiavo, e lo odiavo così tanto perché anche se mi ha fatto tanto di quel male io...
"ahh devo allontanare questi stupidi pensieri"pensai mentre mi rigiravo su quella scomoda mensola dove dormivo , ma non avevo sonno quindi scesi e feci attenzione per non svegliare qualcuno e presi il pezzo di specchio che avevo trovato per terra che nascondevo gelosamente sotto terra vicino alla porta d'ingresso, La dissotterrai e la pulii con la mia camicia e mi guardai per vedere in che stato ero
I miei occhi castani erano circondati da occhiaie poco evidenti , le mie labbra una volta rosee erano diventate grigiastre e le mie guance una volta paffutelle ora sono leggermente incavate
Il mio viso non ne aveva risentito quanto il mio corpo che poco a poco diventava uno stecchino , ormai la mia pancetta che tanto odiavo era sparita e la mia pancia era finalmente piatta , ma  la volevo indietro quella pancetta...
I miei capelli crescevano abbastanza veloci e mi stavano quasi fino alle spalle, almeno quello...
Nel campo non c'era mai silenzio , di giorno gli spari e le urla delle ss regnavano in quel posto, invece  di notte si sentivano le urla strazianti dei detenuti che andavano nelle camere a gas.
In quel momento mi avvicinai alla piccola finestra della nostra baracca e guardai un po' chi cera in giro ma non vidi nessuno quindi stupidamente pensai di uscire  per prendere un po' di aria , la porta si aprì senza fare rumore e la richiusi lentamente, cautamente andai dietro la mia baracca e mi misi seduta a guardare le stelle, erano bellissime... , abbassai la guardia e mi stiracchiai un po' ma il suono di una pistola che toglieva la sicura mi fece spaventare, una ss era li e si avvicinava sempre di più a me, tremavo dalla paura e cominciai a piangere perché sapevo che mi avrebbe sparata da li a poco quindi chiusi gli occhi e aspettai la mia ora ma non succedeva nulla
"Non dovresti stare fuori dopo il coprifuoco bambolina"disse lui mettendo la pistola al suo posto
Io alzai lo sguardo stupita e sorrisi quando lo vidi, fu una reazione inaspettata da parte mia ma ero felice di vederlo quindi gli saltai addosso e lo abbracciai
"Ehm che fai ti sono mancato?" Disse con una voce maliziosa
Mi accorsi dopo di quello che stavo facendo e mi staccai da lui ,ero molto imbarazzata
"Ehm no e che... beh in pratica... cioè..." balbettai ma fui interrotta dalla sua risata, non era una risata sadica oppure maliziosa ma era una risata molto contagiosa e divertente , così cominciai a ridere anche io e mi stupii di questo perché era la prima volta che ero così serena da quando ero piombata in quel inferno.
Lui si avvicino a me e mo prese una ciocca di capelli tra le sue dita
"Ti stanno ricrescendo" disse guardandomi negli occhi
"Si ma ci vorranno anni per farli tornare come prima" dissi abbassando lo sguardo
Lui mi alzo il viso con due dita e mi guardo per pochi secondi per poi prendermi la mano per portarmi con se
"Ehm Che fai , dove mi porti?" Chiesi ma lui mi zitti e continuo a camminare verso l'uscita del campo
"David che fai con quella ebrea!?"chiese ad un tratto la guardia che stava all'entrata del campo
"Niente di che , questa puttana deve farmi un lavoretto e voglio cambiare location, tranquillo la riporto tra un'ora" disse alla guardia per poi incamminarsi nel bosco che circondava il campo
Stavo cominciando ad avere paura, perché come mi aveva picchiata prima poteva farlo anche ora
"David dove mi porti!"dissi spaventata
"Tranquilla bambolina non ti faccio nulla, promesso" disse mettendo la mano sul cuore facendomi ridere
Io allora cominciai a seguirlo con più fiducia
Lo seguii fino in una prateria circondata dal bosco piena di fiori e di lucciole, era stupendo
"O mio dio è bellissimo qui" dissi girandomi intorno come una bambina
Lui sorrise e si mise seduto nell'erba invitando anche me, io lo seguii e mi sedetti vicino a lui e guardammo le stelle che erano molto più belle in quel posto
Mi soffermai a guardarlo di profilo, ma poi il mio sguardo cadde sui suoi polsi che purtroppo avevano dei tagli recenti, presi i suoi polsi ma lui tento di ritirarli indietro
"Tranquillo, non mordo"dissi prendendo i suoi polsi
Lui non aveva il coraggio di guardarmi
"David promettimi che non lo farai più" dissi cercando il suo sguardo
"Ti interessa di me?E giusto che io mi punisca, sono un mostro" disse abbassando lo sguardo
Io allora mi misi a cavalcioni su di lui e alzai il suo viso con le mie mani
"Tu non sei un mostro, se lo saresti io ti odierei ma... non ci riesco" dissi guardandolo negli occhi
Resto li a guardarmi per un po e poi ad un tratto mi prese e mi baciò
Era un bacio romantico e voglioso, io mi avvicinai per intensificare il bacio e lui capovolse le posizioni e si mise sopra di me mentre continuava a baciarmi
Io li baciai il collo e lui sospiro
"Mi fai impazzire lo sai?"Mi sussurrò all'orecchio
Ero così presa che non capivo più nulla nemmeno il fatto che tremavo come una foglia ma lui lo capì e si fermò e mi diede il suo giubbotto che copriva la sua uniforme
Io mi riscaldai e ci mettemmo composti uno davanti all'altra
"Sarah io.. mi dispiace per.. quella volta , sono stato..."disse ma io lo fermai
"Geloso"dissi ridendo
"Sinceramente si"disse grattandosi la nuca
Rimasi di stucco
"E perché?" Domandai stupita
"Perché sei l'unica che vede del buono in me"disse guadandomi negli occhi
Le nostre labbra si stavano riunendo un'altra volta ma un rumore ci face sussultare
"Grida aiuto! Mi dispiace" disse per poi darmi uno schiaffo in pieno viso
Io gridavo mentre che lui mi picchiava per finta visto che non mi faceva tanto male
Dal bosco sbuco la ss che stava di guardia al campo
"David sei qui?" Chiese lui
"Ah Jan ti ho detto che tra un'ora tornavo perché rovini il mio divertimento"disse ritornando la ss crudele e spaventosa
"A tua informazione è passata un'ora e quindici minuti" disse lui ridacchiando
"Ah davvero, il tempo passa quando ti diverti"disse assecondandolo
"Non e che me la presteresti per stasera così da far divertire anche me?" Domandò malizioso
"No Jan, sai che non divido con nessuno i miei giocattoli, trovatene un'altra, il campo ne è pieno di puttane come lei" disse con disprezzo
Quelle parole così cattive dette da lui mi fecero piangere
"Ok capo come dici tu" disse lui ridacchiando
"Dai andiamo" disse david in modo secco mentre mi strattonava la mano per riportarmi al campo
Il tragitto fu silenzioso, io cercavo un qualche segnale da lui tipo uno sguardo ma non fece nulla,

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