Le settimane in quel campo passavano veloci e con loro vedevo andare via tante persone , persone che morivano, da una parte ero triste per loro ma dall'altra ero felice, felice perché non dovevano più patire le pene dell'inferno. Ormai non ero più io , non provavo più pietà per le persone ma pensavo solo a me stessa , volevo sopravvivere a questa merda e ci sarei riuscita.
Da quella volta che ho rivisto Derek ho continuato a vederlo di nascosto dietro la sartoria all'ora di pranzo , ma anche i miei incontri con David continuavano e mi sentivo tanto in colpa per Derek, noi eravamo fidanzati da un annetto e lo stavo letteralmente tradendo con una ss per sopravvivere,
Ma anche David non si merita quello che stavo facendo, io e lui ultimamente abbiamo cominciato a parlare e a conoscerci e sembra una brava persona che ha sofferto molto, mi ha raccontato di sua madre che era ebrea e di suo padre che era nazista , diceva che si amavano tantissimo ma che dopo la morte della madre lui è entrato in depressione a tal punto che non considera più suo figlio come tale.
Nel mentre cucivo mi punsi il dito
"Ahia!"esclamai per poi mettermi il dito in bocca come una bambina
"Sarah sei distratta , a cosa pensi" disse Marta
"Oh Marta non so più che cosa fare con Derek" dissi liberandomi del peso che avevo nel cuore
"Sarah se non sei felice con lui meglio che glielo dici" disse con una voce amorevole ... come quella di mia madre
A quel ricordo una lacrima scese sulla mia guancia ma me le tirai su e cercai di non pensarci
"Ti stai mettendo in pericolo incontrandolo così" disse Marta in modo severo distraendomi dai miei pensieri
"Lo so e che... in passato lo amavo e stavo bene con lui ma in queste circostanze non saprei se ne vale la pena"dissi abbassando lo sguardo per continuare a cucire
"Sarah , ti prometto che ne usciremo vive da questo posto e quando lo faremo avrai tempo per l'amore ma non qui , per favore Sarah non qui dove ti sparano anche se li guardi in faccia "disse seria
"Va bene lo farò , oggi a pranzo gli dirò che.... ahhh che cosa gli dico" dissi frustrata
" digli solo che in queste condizioni è meglio tenersi alla larga per un periodo"disse
"Mhm si , va bene ci proverò "dissi mentre tornavo su quella camicia strappataAll'ora di pranzo come sempre prima di andare a mangiare andai dietro la sartoria dove lui mi aspettava
"Amore mio finalmen...." disse venendomi ad abbracciare
"Derek dobbiamo parlare"lo interruppi
"Che c'è" disse
"Non possiamo più vederci"dissi tutto ad un colpo
"P-perché"disse stupito
"Senti io penso che non ne vale la pena stare insieme in questo contesto" dissi tristemente abbassando la testa
Lui rimase per un po' in silenzio
"Magari se ne usciremo vivi..." dissi ma lui mi interruppe
"Che cosa!? Che cosa faremo se ne usciremo vivi eh! Se non vuoi lottare per stare insieme significa che non ci tieni a noi , a me" disse infuriato
"No, Derek non è così io a te ci tengo ma non ne vale la pena morire per un fidanzato, e così dovresti pensare anche tu!" Dissi avvicinandomi a lui
"Sei cambiata Sarah, che ti è successo? Sei diversa , prima mettevi il bene degli altri davanti al tuo e ora invece sei..." disse ma lo bloccai
"Egoista, si sono diventata egoista perché in questo mondo è così che sopravvivi, e io voglio vivere" dissi per poi girare i tacchi per andarmene ma lui mi prese dal polso e mi bacio , fu un bacio molto dolce e bello ma avevo deciso di lasciarlo e non potevo stare al suo gioco
"Derek..." dissi debolmente
"Sarah io ti amo , e so che anche tu mi ami sappi che aspetterò , anche fino alla fine dei tempi per poter stare insieme a te" disse baciandomi un'altra volta ma quella volta mi lasciai andare e ricambiai il bacio
Poco dopo lo salutai con un bacio e poi andai a mangiare
Ero molto nervosa perché non ero riuscita a fare quello che volevo ma in realtà non sapevo nemmeno quello che volevo, l'importante era che almeno non ci saremo più incontrati , il mio appetito era basso ma dovevo comunque mangiare quindi presi una ciotola e mi misi in fila per la zuppa e quel pezzo di pane che mi avrebbe dato energia
La donna delle cucine mise nella mia ciotola un po' di quella disgustosa zuppa e mi diede il pezzo di pane, decisi così di sedermi vicino a Marta e ad altre donne , io mangiai molto velocemente ma come sempre sentivo ancora fame ma non potevo farci nulla , nessuno mi avrebbe dato altro cibo quindi decisi di andare a riposarmi vicino alle cucine dove alcune persone si sedevano per terra per "rilassarsi"e così feci anche io
David come sempre stava nei miei paraggi e a volte i nostri sguardi si incrociavano ma non lo manteneva a lungo , in quei giorni notai che era molto attraente come ragazzo ,quella uniforme lo fasciava a perfezione e gli donava un aspetto davvero austero e serio anche per la sua giovane età, in quel momento vidi il kommandant che veniva in quella direzione, era suo padre ma non lo salutò nemmeno e avanzo per andare nel campo degli uomini
David a quel punto si accese una sigaretta e se ne andò via con le altre ss, sembrava molto nervoso.
L'ora di pranzo era giunta al termine e io e Marta dovevamo dirigerci verso la sartoria per lavare le uniformi delle ss, così mi sbrigai per terminare velocemente il lavoro , io cucivo e lavavo cucivo e lavavo e la giornata passava abbastanza velocemente ma verso il tramonto una ss entrò in sartoria e chiamo il mio numero, io mi alzai e lo raggiunsi velocemente , ero un po' spaventata perché David di solito mi chiamava dopo il lavoro ma mai prima quindi ero abbastanza in ansia ma sparì quando vidi che ci dirigevamo verso gli appartamenti delle ss , e anche quando la ss mi disse di bussare alla porta 22
Io come al solito andai e bussai ma invece di sentire la voce di David che mi chiamava dentro lui soltanto mi aprii in silenzio, mi fece entrare e chiuse la porta dietro di lui
Io rimasi al centro della stanza in piedi mentre lui si accendeva una sigaretta e si sedeva sulla poltrona
Sembrava nervoso per qualcosa ma non avevo il coraggio di chiederglielo così rimasi in silenzio, lui alzo lo sguardo verso di me
"La vita a volte è ingiusta verso le brave persone, vero bambolina?" Disse ad un tratto
"Penso di si" dissi ingenuamente
"Pensi di si?eh" disse fulminandomi con lo sguardo
"S-si" dissi cominciando a tremare per la paura
"Sai bambolina, penso che tu non abbia capito un semplice concetto, ovvero che tu sei MIA e che non puoi fare la puttana con altri"disse severo
Io cominciai ad allarmarmi , e se mi avesse vista con Derek
"Ti sembro stupido!"sbraito facendomi spaventare
"N-no" dissi mentre le lacrime comincoavano a scendere
"Ora sai che cosa ti succederà?"disse avviconandosi a me
"Morirò?" Dissi spaventata
"Ahah no , non ora almeno" disse con un ghigno cattivissimo sul volto
Ad un tratto mi prese dal braccio e mi lego i polsi a una catena che pendeva dal soffitto ,ero nelle sue grinfie
Mi strappo i vestiti di dosso con violenza e io rimasi nuda davanti a lui che tremavo dal freddo e dalla paura
Lui prese un bastone con delle spine di ferro all'estremità, a quella vista cominciai a gridare aiuto ma lui mi diede un colpo sulla pancia
"Zitta puttana, cosa ti aspetti che arrivi il tuo principino ebreo a salvarti, com'è che si chiamava, ah si Derek, eh!"disse dandomi un altro colpo
Io gridai dal dolore e cercavo di indietreggiare ma le catene me lo impedivano
"Basta, per favore" dissi piangendo
Lui mi guardò negli occhi e prese il bastone per tirare un altro colpo ma invece di darmelo addosso lui lo butto dall'altra perte della stanza , mi tolse le catene ma invece di liberarmi mi incateno i polsi sulla ringhiera del letto
"porco*** perché non posso farlo" disse nervoso per poi uscire dalla stanza facendo sbattere forte la porta
Io rimasi li pietrificata , avevo tanta paura che aumentò quando attraverso le pareti sentii
"Hans , sul mio letto c'è una puttana che merita una punizione pensaci tu"
Mi allarmai subito e ancora di più quando sentii i passi avvicinarsi alla porta
Un uomo di circa una trentina di anni Si presentò davanti a me, e io cominciai a tremare e a divincolarmi
Lui senza dire una parola comincio a picchiarmi e fece per togliersi i pantaloni, sapevo quello che stava per accadere ma sapevo anche che nessuno non avrebbe fatto nulla , le mie grida erano invane , gridai quando lui entro in me , fece un male assurdo , non era come David che comunque era molto più delicato con me
Ormai i suoi respiri affannati e le mie grida regnavano in quella dannata stanzaDavid
"Hans , sul mio letto c'è una puttana che merita una punizione pensaci tu" dissi secco
Lui con la sua faccia da culo si stava dirigendo verso la stanza , io decisi di camminare verso l'uscita per non sentire le sue urla ma le sentivo e più le sentivo più mi sentivo un mostro,mi sentivo uno schifo , ma se lo meritava mi aveva tradito con quel stronzo del suo fidanzatino , avrei ucciso anche lui ma volevo aspettare ancora un po'
Sentii un solo altro grido più forte.
Ok lo aveva fatto , la stava stuprando ma più ci pensavo più avevo voglia di andare e spaccare il culo a quel coglione , non ci pensai infatti il mio corpo sembrava muoversi da solo e tornai indietro , aprii la porta e trovai lui che la stava stuprando
Lei piangeva e gridava aiuto
Non ci pensai due volte e scaraventai giu quel stronzo
"Basta Hans ora ci penso io" dissi nel pieno della rabbia
"Ma ci stavamo divertendo" disse ridendo mentre si rivestiva
"Si ma anche io vorrei divertirmi" dissi secco
Lui mi spinse via per saltare di nuovo addosso a lei ma lo presi e gli tirai un pugno che lo mise ko
"Non mi piace ripetere le cose" dissi cacciandolo via
"Pensavo volessi dividere i tuoi giocattoli" disse uscendo dalla stanza
"Non proprio" dissi chiudendogli la porta in faccia per poi andare da lei per slegarla
Lei cominciò a piangere così mi avvicinai un po' a lei per tentare di calmarla
"No, non ti avvicinare, non mi devi nemmeno sfiorare" disse facendosi piccola nel letto cercando di coprirsi
"S-Sarah scusam.." dissi ma un suo schiaffo mi zitti
Fu duro e secco
"Ti dispiace eh, per cosa esattamente !Per avermi picchiata oppure perché mi hai fatta stuprare?!" Sbraito lei
Io rimasi zitto , aveva ragione ero un mostro...
"Sarah io..." dissi ma le parole mi morirono in gola
Lei era ranicchiata sul letto e mi guardava delusa con quei grando occhi castani
"Per favore potresti trovarmi qualcosa da mettermi addosso" disse con la voce rotta dal pianto
Decisi di lasciarla un po' da sola così andai in sartoria dove gli trovai una gonna lunga e un maglione cosi da non farla morire di freddo.
Tornai nelle mie stanze e la trovai nello stesso posto di prima , gli porsi i vestiti e lei li indossò in pochi secondi , debolmente si alzo ma notai le faceva male il basso ventre perché si teneva con la mano e perdeva sangue
"Sarah ferma! Ti sei ferita!" Dissi tenendola da una mano ma lei la ritiro
"Da quando ti importa di me!" Sbraito
"Senti Sarah mi dispiace , so che hai tutti i motivi per odiarmi ma non puoi parlarmi in questo mod..." dissi ma non terminai la frase che lei cadde per terra ma la presi tra le mie braccia
"Merda,merda,merda e ora che cazzo faccio" dissi tra me e me in panico
La presi in braccio e la feci stendere sul mio letto, dovevo chiamare per forza il dottore del campo...
STAI LEGGENDO
Save me
RomantizmSarah Steiner ha 17 anni e vive nella periferia di Vienna con i suoi genitori in calma e tranquilla , ma quando nel 1938 Hitler invade l'Austria le leggi razziali prendono vigore e questo metterà a dura prova la vita della famiglia Steiner che purt...