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-Amelie ti prego possiamo uscire stasera, sono settimane che sei chiusa in casa e io mi annoio ad uscire da sola con Pierre e Cate. Ho bisogno di te.- mi disse facendo gli occhi dolci, io la guardai roteando gli occhi come al solito.
-Va bene, ma lo faccio solo perché così hai finito di rompermi l'anima.- risposi e subito la mora iniziò a saltare di gioia.
Eravamo al solito locale a Monaco. Spesso venivo qui con Maggie quando volevamo uscire e spesso ci venivano anche alcuni dei piloti di formula 1.
Maggie come al suo solito era in mezzo alla folla a ballare, io invece restai seduta sul divanetto.
-Ameliee, da quanto tempo!- sentì una voce familiare, alzai lo sguardo e davanti a me vidi Daniel Ricciardo con il suo solito sorriso a trentadue denti.
-Daniel ciao.- lo salutai andandolo ad abbracciare.
Era da molto che non lo vedevo, l'ultima volta era stato quando faceva ancora parte della Red bull. Cominciammo a parlare del più e del meno, un po' lo consideravo come un migliore amico. Lui sapeva sempre come consolarti nei momenti difficili.
-Lo so che forse non vorrai parlarne, ma ho visto Charles e sta proprio male.- spiegò mentre beveva il suo drink. A quella frase mi bloccai trovando improvvisamente interessante il ghiaccio all'interno del mio drink.
-Non so cosa fare Dan, io provo ancora qualcosa per lui da quando l'ho conosciuto, ma poi lui ha deciso di andarsene, sparire e ciò mi ha spezzato il cuore e Maggie può confermare. Ora che è tornato ho paura che possa fare di nuovo ciò che mi ha fatto un anno e mezzo fa. Dan io non voglio più stare così male, stavo per toccare il fondo..- confessai facendo riaffiorare nella mia mente tutti i ricordi negativi. Daniel mi guardò, per un momento non disse nulla e mi abbracciò. Lì tra le sue braccia iniziai a piangere.
-Amelie, come ti ho detto prima lui sta male, durante le ultime prove ha rischiato di distruggere la macchina e farsi del male. Ha bisogno di te quindi prova a dargli una seconda possibilità, se solo ti fa star male di nuovo gli vado addosso. Ora andiamo ti porto a casa.- disse e forse aveva ragione, perché nonostante tutto anche io avevo bisogno di lui.
Uscì dal locale affiancata da Daniel e come al solito c'erano dei paparazzi che aspettavano. Io abbassai lo sguardo e Daniel mi prese per mano per portarmi via da lí.
-Comunque grazie Dan, mi sei mancato.- gli dissi una volta arrivati in macchina. Lui non disse nulla, ma semplicemente sfoggiò uno dei suoi sorrisi.
Il tragitto verso il mio appartamento fu silenzioso e veloce. Una ventina di minuti dopo ero fuori il palazzo dove abitavo con Maggie, ringrazia di nuovo Daniel e mi diressi verso il portone quando sentí una voce un po' troppo familiare.
MI girai e lo vidi lí, poco distante da me, se ne stava appoggiato alla moto e mi guardava. Io non dissi nulla, ma gli feci cenno di salire, cosa che fece.

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chiedo scusa per eventuali errori.
martol.xx

Amelie ; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora