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Amelie's POV

Lo odiavo con tutta me stessa, ma non avevo smesso di amarlo nonostante tutto ciò che mi aveva fatto.
Erano le tre del mattino a Monaco ed ero in lacrime nel mio letto dopo aver letto il suo messaggio. Senza pensarci due volte mi cambiai e di corsa uscì di casa. La mia meta era una: casa sua, o meglio nostra.
Correvo per le strade notturne di Monaco senza prestare troppa attenzione alla gente che tornava dai locali o dalle feste.
Non appena arrivai a destinazione, entrai nell'enorme palazzo dirigendomi all'appartamento. Cominciai a bussare insistentemente quando finalmente la porta si aprì e trovai lui davanti a me.
"Ti odio, ti odio, ti odio." iniziai a dirgli mentre gli tiravo dei colpetti sul petto "ti odio per avermi fatta stare così male, però vaffanculo ti amo con tutta me stessa." continuai con le lacrime che rigavano il mio viso. Sentí le sue mani accarezzarmi le guance. I suoi occhi penetravano nei miei.
"mi sei mancata." disse per poi unire le sue labbra con le mie. Era un bacio casto all'inizio che poi cominciò ad essere un bacio quasi violento, anzi passionale. Dopo poco ci staccammo per riprendere fiato.
"Quindi mi hai perdonato?" chiese intrecciando la sua mano con la mia
"Si, non posso stare senza di te." risposi baciandogli la guancia. "Andiamo a dormire, hai bisogno di riposarti." gli dissi e in effetti ne aveva bisogno, sono sicura che erano notti che non chiudeva occhio e si vedeva dalle occhiaie che portava. Ci buttammo sul letto e lo abbracciai accarezzandogli il viso, pochi secondi dopo si addormentò tra le mie braccia con un sorriso in volto.

Amelie ; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora