-Allora? Ti dai una mossa?!- mi mette fretta Aus.
-Ehi, dammi tempo! Per essere una ragazza sono più che rapida, fidati.- rispondo a tono.Ridacchia. E ora cosa ride.
-Lo so bene piccola Lulu, tempo che si fanno una doccia che faccio in tempo a svignarmela con tutta calma.--Ma pensi solo a quello!- esclamo afferrando il cuscino più vicino, ma ripensando a cosa è successo l'ultima volta lo poso e mi limito a fulminarlo con lo sguardo.
Mi avvio verso la porta ma sento Aus chiamarmi.
-Wou wou, cosa credi di fare piccola Lulu?-mi domanda strabuzzando gli occhi.-Ehm, scendo a fare colazione?- gli rispondo ovvia.
-Senza la maglietta?- osserva il mio migliore amico.Abbasso lo sguardo e non trattengo una risata alla vista di me con addosso gli shorts di jeans ma non il top.
Mi porge la sua maglietta e me la infilo, il top lo lascerò qua, tanto ormai ci vivo praticamente.
-Ah e piccola Lulu, devi uscire dalla finestra.- mi dice.
-Cosa? Perché?!-lo guardo con aria interrogativa.
-Non voglio che i miei dicano ai signori Carter che hai dormito nel mio stesso letto.- risponde.-Oh andiamo, non sarebbe la prima volta in fin dei conti.- replico.
-Vero, ma da quando tuo fratello Logan ha scelto un liceo più vicino a casa ho paura che mi strangoli.- spiega lui.-Ottima osservazione Lucas. Ti facevo meno intelligente.- scherzo.
-Così adesso sono Lucas?- domanda divertito.
-Sì, se io sono Louise tu sei Lucas.- rispondo ovvia.Vado verso la finestra e la scavalco, ritrovandomi nel cortile molto curato di casa Cooper. Aus mi porge lo zaino che avevo preparato sapendo di dormire da lui e raggiungo la porta di ingresso.
Suono il campanello e viene ad aprirmi una signora Cooper tutta sorridente e sporca di impasto di pancakes.
-Buongiorno cara!- esclama. -Quella non è per caso la maglietta di Austin?-continua fissandomi confusa.-Questa? Cosa? No no, ne abbiamo comprato due uguali la scorsa settimana...-invento.
-Okey, fingerò di credere che tu non sia appena uscita dalla finestra ed entrata dalla porta, entra e vieni a fare colazione.- Divento rossa fino alla punta dei capelli. Cavolo, non si può nascondere nulla a quella donna.Non è che siate stati proprio silenziosissimi, avete guardato "Gossip Girl" fino alle 3 di notte e avete riso tutta la mattina!
Ehi, mi eri mancata! No non è vero. Mi stai antipatica, senza offesa.
Nessuna offesa, dopotutto siamo la stessa persona. E ti sto antipatica perché ho ragione.
Se se. Comunque, entro in cucina e noto che Austin ed il signor Cooper seduti al tavolo a fare colazione.
-Buongiorno- saluto tutti.
-Buongiorno Margaret- -Giorno Meg- salutano il signor Cooper e Aus. Sento i suoi genitori ridacchiare.
-Come se non vi foste appena visti.- commenta sottovoce il signor Cooper, ma io lo sento benissimo e mi sento, se possibile, ancora più in imbarazzo.Mangio i pancakes che la signora Cooper ha preparato anche per me come ogni lunedì ed io e Aus ci avviamo a scuola. Prendiamo la sua auto, dato che io sono ancora troppo piccola per prendere la patente.
Fino allo scorso anno frequentavo le medie, ed Aus il liceo, avendo due anni più di me. Anche Alice, la mia migliore amica, andava alla Lakewood. Quindi mi sento più che pronta ad affrontare il primo giorno nella Lakewood's High School.
¤¤¤
Parcheggia e scendiamo dall'auto. Circonda i miei fianchi con un braccio e mi attira a sé mentre percorriamo il cortile. Durante l'estate il mio corpo è molto migliorato, ho perso 7 chili e le mie forme sono decisamente cambiate, quindi sono consapevole di essere diventata una ragazza carina.
Nonostante questo, non sono abituata ai fischi di approvazione che alcuni ragazzi mandano al mio passaggio. Aus mi stringe maggiormente, la cosa lo irrita. È sempre stato molto protettivo e geloso nei miei confronti, come un fratello maggiore. Quando andavamo alle medie lui e mio fratello si erano alleati per tenere ogni ragazzo lontano da me. Anche quando sono andati alle superiori i ragazzi si tenevano alla larga da me. Pensavo fosse perché ero brutta o cose così, ma un mio compagno mi ha confidato che anche chi era interessato a me mi evitava per paura di far arrabbiare Aus e Log.
-Piccola Lulu, ci stanno guardando tutti.-mi sussurra ad un orecchio. -Certo che potevi metterti i jeans lunghi, o meglio ancora, la tuta!- continua.-Certo, così sarei morta dal caldo. Non fare l'esagerato,mi guarda solo qualche pervertito che sente odore di novellina.- replico.
-Se con "qualche pervertito" intendi l'intera popolazione maschile dell'istituto allora hai ragione, piccola Lulu.- risponde lui sempre più nervoso.-MEG- lo correggo.
-Cosa?-domanda non capendo.
-Ho detto che mi devi chiamare Meg quando siamo a scuola, non piccola Lulu.- spiego sussurrando l'ultima parte.Sbuffa ed alza gli occhi al cielo.
-Agli ordini, PICCOLA LULU.- dice poi a voce alta.
Gli tappo la bocca con una mano e lo fulmino con lo sguardo.
-Finiscila cretino- sibilo a denti stretti.Sghignazza. -Scusami Meg- dice dandomi un bacio sulla fronte.
Mi addolcisco e sorrido di nuovo.Una volta avvistata Alice ci dirigiamo verso di lei.
-Ciao Ali! Mi sei mancata tanto!- trillo gettandole le braccia al collo.
-Anche io sono felice di vederti Meg, ma così mi strangoli!- dice tra le risate. La lascio respirare e mi stacco dall'abbraccio.-Passate bene le vacanze?- domando.
-Tutto sommato mi sono divertita molto dai nonni in Italia, ma devo ammettere che la California mi era mancata non poco!- esclama ripensando ai mesi trascorsi a Roma.-Tu? Ti sei divertita con Mr. Manzo?- chiede alludendo ad Aus. Rido e scuoto la testa.
-Quando la finirai di chiamarmi in questo modo?- domanda divertito Austin.
-Quando smetterò di credere che voi due andiate a letto insieme!- afferma con convinzione sventolando la sua bottiglietta mentre gesticola.
-E cosa te lo fa credere?- chiedo
-Prima di tutto-beve un sorso d'acqua- il fatto che tua madre ieri sera abbia chiamato e chiesto di parlare con te perché, guarda caso, non rispondevi al telefono e sosteneva che avresti dormito da me. Peccato che tu non fossi a farti una doccia come ho detto a tua madre e che non abbia decisamente dormito da me. Perciò penso proprio che tu ti stessi divertendo da Mr. Manzo, o sbaglio? Andiamo, Meg, hai la sua maglietta addosso!- spiega la sua teoria ed io ed Aus scoppiamo a ridere.-Sgamati, tranne per il sesso: abbiamo guardato una serie su Netflix. Anche se Meg mi ha fatto praticamente uno spogliarello questa mattina.- dice ridendo sotto i baffi. Per poco Alice non si strozza con l'acqua. Divento rossa e gli tiro uno schiaffetto sul braccio.
-Scemo, io più che altro lo chiamerei un gavettone!- rispondo imbarazzata dallo sguardo interrogativo della mia migliore amica.
Mimo con le labbra un "Lascia perdere" e lei scuote la testa. Ho già capito che dopo dovrò raccontarle tutto.
La campanella suona segnando l'inizio delle lezioni. Ci avviamo verso le nostre classi e saluto Alice, che è in un'altra sezione.
-A dopo-dico al mio migliore amico dandogli un bacio sulla guancia, ma Aus mi fa voltare verso di lui.
Mi scioglie il nodo alla sua maglietta facendo sì che mi arrivi quasi al ginocchio.-Così va meglio piccola Lulu.- mormora.
Lo guardo inarcando un sopracciglio e lui alza le mani in segno di difesa.
-Ti si vedeva la pancia, e tutti i ragazzi ti stavano sbavando dietro. Non voglio fare a botte il primo giorno di scuola perché un cazzone ti fissa troppo. E tuo fratello mi taglia la gola se qualcuno ti si avvicina.- si giustifica.Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa rassegnata, facendo ondeggiare i capelli color miele. Entro in classe e mi dirigo verso un banco libero in penultima fila. Non conosco nessuno in questa classe, ma non è che abbia tutta questa voglia di socializzare.
Magnifico, ho francese alla prima ora. Lo odio. Mi siedo e tento di prestare attenzione alla lezione.
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Credevo fossi tu
Teen FictionAmicizia. Una delle parole più belle che esistano. Allo stesso tempo, una di quelle di cui si fa un uso sbagliato. Quando qualcuno ti dice che per lui, sei un amico, ti offendi. Come se fosse una brutta parola. Come se non nascondesse uno dei legami...