Entrata in mensa, vedo Aus seduto ad un tavolo con i suoi amici, Alice e una ragazza rossa di capelli che non conosco. Appena incrocia il mio sguardo agita la mano facendo cenno di raggiungerli.
-Finalmente, pensavo fossi morta Meg!- esclama la mia migliore amica.
-All'intervallo non ti ho vista, dove sei stata?- domanda Aus senza darmi tempo di rispondere. Apro la bocca per parlare ma vengo interrotta da una voce maschile alle mie spalle.-Ehi, bambolina, non che mi dispiaccia vederti, ma tu chi saresti?- chiede il coglione.
"Già mi stai sul cazzo tu" dico tra me e me. Quando Austin mi interrompe di nuovo mentre tento di rispondere inizio a domandarmi se riuscirò a spiccicare parola prima della fine del pranzo.-Non pensarci nemmeno Myler, Meg è del tutto off-limits per te.- sibila il mio migliore amico.
Lo fisso inarcando le sopracciglia: decido io chi posso o non posso frequentare.Ma dato che è il mio primo giorno e non conosco questo Tyler o come si chiama, decido di non ribattere.
-E tu chi saresti per deciderlo?-domanda con aria di sfida quel tipo. Vedo Aus stringere i pugni stritolando una mela. Okay, meglio intervenire subito.-D'accordo, se mi fate parlare magari vi rispondo. Ali, sono rimasta a parlare un minuto con un mio compagno, Aus, a ricreazione ero in bagno con la pazza qui presente che stava sclerando per le strane idee che le hai messo in testa. Ah e comunque io sono Margaret, ma potete chiamarmi Meg.-mi presento al gruppo.
-Non hai risposto alla mia domanda sul perché non posso avvicinarmi a te.-ribatte il simpatico Tyler.
-Oh, non c'è un motivo preciso, ma sappi che se ti vedo sfiorarla con un dito ti ficco la mano su per--Lucas!- lo interrompo intuendo dove sarebbe andato a parare. Sbuffa e per una volta mi ascolta e si zittisce.
-Sei avvisato, Myler.- Allora non si chiama Tyler! Vedi te quante cose si scoprono.
-Amico, perché lei può chiamarti Lucas, ma se lo facciamo noi ci fai un occhio nero?- chiede un ragazzo dall'aria simpatica.-Ma lei non può, infatti.- dice Aus guardandomi male ma nascondendo un sorrisetto.
-Solo che non me ne frega nulla e lo chiamo come voglio.-lo stuzzico.-Certo, puoi chiamarmi come vuoi. Dopotutto è solo un nome, piccola Lulu.-che bastardo, lo vedo ghignare e gli tiro uno scappellotto.
-Finiscila cretino!-gli intimo mentre lo sento ridacchiare.-Piccola Lulu?- chiede con una nota ironica nella voce Myler. Il sorriso di Aus si spegne.
-Fatti i cazzi tuoi tu. Se sento qualcuno chiamarla così lo strangolo nel sonno.- ringhia il mio migliore amico.Scoppio a ridere e mimo con le labbra uno "scusa" a Myler, che devo dire essere proprio un bel ragazzo, ora che lo guardo meglio.
Moro con dei riccioli ribelli a dir poco mozzafiato, occhi neri, labbra carnose e fisico da atleta, non si può negare il suo fascino da cattivo ragazzo.
È ma un figo da paura, altro che.
Sei tu che mi fai paura invece.
Non negare che vorresti strappargli quella maglietta del cazzo per vedere quello splendore di tartarugone che si ritrova.
Okay, fai decisamente paura.
-Ragazzi, questa è la mia migliore amica Meg, migliore amica Meg, questi sono Adam, Josh, Cameron, Andrew e Matthew. Meg ha due anni meno di noi, per questo è così nana-gli assesto un calcio sotto il tavolo e lo vedo fare una smorfia di dolore-ma noi ci conosciamo dalle elementari- mi presenta.
-Io sono Tyler, comunque. Sì lo so Tyler Myler ahaha che spasso, ma tanto mezza scuola nemmeno sa come mi chiamo. Per tutti sono Myler, e tutti include anche te.- si presenta il ragazzo di prima, che Aus aveva accuratamente saltato nel giro di nomi. Allora alla fine avevo detto giusto prima.
-Ok, Tyler.-rispondo enfatizzando l'ultima parola.
-Ho detto Myler.-mi corregge.
-Oh, scusami Tyler.-continuo divertita dalla sua indignazione.-La tua ragazza è testarda Cooper. Mi piacciono le ragazze con gli artigli.- dice Tyler Myler rivolto ad Aus.
-Già, occhio che poi graffia però. E non è la mia ragazza.-risponde Aus.
-Meglio per me!- esclama Tyler posandomi la mano su una coscia e stringendola un po' troppo forte, quasi a farmi male.Gli conficco le unghie nel dorso della mano e lo sento gemere di dolore ritraendo la mano.
-Questo è per dimostrarti che graffio, in tutti i sensi.-dico fulminandolo con lo sguardo.-Toccala un'altra volta senza il suo permesso e ti gonfio di botte.-ringhia Austin.
-Tranquillo, credo che Meg lo abbia messo al suo posto. Vai così ragazza!- esclama Ali battendomi il cinque sopra il tavolo.
Rido e fortunatamente sento anche la risata del mio migliore amico.Tyler mugugna qualcosa come: "Qui siete tutti pazzi..." e alzandosi dal tavolo mi rivolge un'occhiata che non riesco a capire, un misto tra l'arrabbiato e il piacevolmente sorpreso.
Non ci bado e torno a parlare con la ragazza dai capelli rossi che da quanto ho capito si chiama Melanie ed è la cugina canadese di Ali, che si è trasferita qui qualche settimana fa.
-Allora, Meg....pigiama party a casa mia stasera?- propone Ali. -Sempre se non hai di meglio da fare con Mr Manzo, ovvio.-aggiunge subito, e sorride soddisfatta quando strabuzzo gli occhi.
-Ma non eravate soltanto amici?- chiede confusa Melanie.
-Infatti è così- dico nello stesso momento in cui Ali dice: -Questo è quello che sostengono, io non ne sono convinta.- Melanie ci guarda ancora più confusa e scoppia a ridere.-Comunque, io ci verrei, ma prima devi convincere Log che non sto andando in un locale ad ubriacarmi e che non verrò stuprata da un ladro introdottosi in casa tua nel tragitto camera-bagno.- dico affranta, e le ragazze scoppiano a ridere.
-Oh Gesù, da quando tuo fratello è tornato a casa sembri agli arresti domiciliari!-esclama Ali esasperata.
-Ehi, lo fa per proteggerla, e ci credo bene dopo quello che è successo.- si intromette Aus per difendere mio fratello.
-Cos'è, è tornata l'alleanza delle medie?-domando, divertita al ricordo del mio migliore amico che andava a riferire a mio fratello tutto quello che mi capitava.-"E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare"- esclama citando una delle mie canzoni preferite di Tiziano Ferro.
-Ma speriamo di no, Log aveva preso a controllare pure me!- dice contrariata Alice. Ridacchio, non ho più dodici anni e decisamente non ho più bisogno di un babysitter/bodyguard/spia come fratello né tanto meno come migliore amico.
¤¤¤
Arriva la fine della pausa pranzo e il mio progetto di tornare subito a casa e fiondarmi sul letto come un bisonte viene tristemente distrutto da Austin.
-Resti a vedermi agli allenamenti?-domanda Aus come se la risposta fosse scontata.-Devo proprio? Ho sonno!-dico facendo gli occhi dolci.
-Beh, a meno che tu non voglia tornare a casa a piedi, credo che sia l'unica soluzione.-Bambolina, ti serve un passaggio?- una voce familiare mi fa voltare.
-Da te no di certo, Myler.- risponde per me Aus cingendomi la vita con un braccio ed attirandomi bruscamente a sé. Per una volta decido di lasciarlo fare il geloso, solo perché non ho voglia di andare in macchina con Tyler.-Okey amico, non ti scaldare, volevo solo farmi perdonare per essere stato brusco prima.-si giustifica il ragazzo.
Mi soffermo a guardarlo un momento e resto incantata dai suoi capelli spettinati dal vento. Le labbra socchiuse lasciano intravedere il piercing sulla lingua e gli occhi neri brillano quando il sole li colpisce.-Perdonato, ma toccala di nuovo e te la vedrai con me.-lo liquida Aus.
Mi trascina via praticamente di peso senza lasciarmi aprire bocca.Raggiungiamo il campo di basket e gli do un rapido bacio sulla guancia prima di salire le gradinate e sedermi nell'angolo più lontano possibile dal campo. Mi infilo le cuffiette e faccio partire la mia playlist di canzoni di Ed Sheeran. Sento gli occhi farsi piano piano pesanti e mi lascio cullare dalle dolci note di "Photograph".
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Credevo fossi tu
Teen FictionAmicizia. Una delle parole più belle che esistano. Allo stesso tempo, una di quelle di cui si fa un uso sbagliato. Quando qualcuno ti dice che per lui, sei un amico, ti offendi. Come se fosse una brutta parola. Come se non nascondesse uno dei legami...