capitolo 4~basti tu come spogliarellista piccola Lulu

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Mi sveglio di botto quando sento due braccia possenti sollevarmi dalle gradinate. Faccio un urletto di sorpresa ma mi tranquillizzo vedendo che si tratta di Aus.

-Mettimi giù cretino!-gli intimo ridendo.
-Shhhh, è solo un sogno, stai ancora dormendo-sussurra Austin portandomi come un sacco di patate.

-Daiiii, mettimi giù!-strillo ridendo come una pazza e tirandogli dei leggeri pugni sulla schiena. Cavolo, ha messo su dei bei muscoli questa estate.

-No, credo che mi vendicherò per lo scherzo di questa mattina.-afferma.
-Austin, cosa vuol dire che ti- non faccio in tempo a finire la frase che sento i miei piedi poggiarsi su un pavimento scivoloso, e ci metto qualche attimo a realizzare che mi trovo nelle docce dello spogliatoio dei maschi. Ad un tratto un getto di acqua gelida mi colpisce.

Caccio un urlo di rabbia e sorpresa contemporaneamente. Scappo immediatamente fuori da sotto l'acqua e corro verso Aus.

-Ma dico sei del tutto impazzito?!- grido isterica. Austin è piegato in due dalle risate e lo spingo sotto un'altra doccia approfittando della sua distrazione. Accendo l'acqua e lo sento imprecare sottovoce.

-Vabbè, tanto la doccia me la dovevo fare.-dice rassegnato. Ridacchio soddisfatta per aver vinto comunque io, ma quando lo vedo sfilarsi la maglietta ed i pantaloncini da allenamento il mio sorriso si spenge.

-Cosa stai facendo?-chiedo con la voce acuta. Fa un sorrisetto e poi:
-Mi faccio la doccia, no?-risponde ovvio.

-Non toglierti altro!-grido in imbarazzo. Scuote la testa divertito.
-Tranquilla, basti tu come spogliarellista piccola Lulu.-mi canzona.

-Ah ah, hai una comicità veramente travolgente. E non chiamarmi piccola Lulu!-lo rimprovero puntandogli il dito contro. Alza le mani in segno di difesa.

Mi schizza con l'acqua della doccia, al che corro nello spogliatoio e rovisto nel suo borsone, trovando quello che cercavo.

Torno nelle docce tenendo dietro la schiena la mia arma. Mi guarda confuso e spalanca gli occhi quando gli mostro cosa ho tra le mani: il bagnoschiuma che detesta con tutto il cuore. Sua mamma continua a infilarglielo di nascosto nel borsone con la scusa che "Il pino mugo è una fragranza così mascolina!". Secondo Aus, parole sue, "sa di piscio di renna".

-Non provarci, piccola Lulu!!-mi ordina terrorizzato.
Abbasso il flacone e lo fisso.
-Ti ho detto-avanzo di qualche passo-di non chiamarmi-un altro passo avanti-PICCOLA LULU!-strillo ridendo mentre comincio a sporcarlo col bagnoschiuma.

Con uno scatto tento di scappare verso le porte dello spogliatoio, ma vengo bloccata dal mio migliore amico che mi afferra un polso e mi tira bruscamente a sé.

-Questa me la paghi!-dice mentre comincia a farmi il solletico sui fianchi. Mi divincolo e rido come una pazza fino a far perdere l'equilibrio ad Aus.

-Cazzo, sono finito in una pozza di piscio di renna!-borbotta contrariato, ed io scoppio a ridere. Gli porgo una mano per aiutarlo a rialzarsi e lui la afferra. Faccio appena in tempo a vedere il suo sorrisetto malefico che tirando la mia mano mi catapulta addosso a lui.

-Oh, andiamo!- esclamo rivolta verso un Austin divertito. Iniziamo a ridere come dei deficienti quando sento dei fischi provenire dall'ingresso delle docce. Mi rialzo il più rapidamente possibile.

-E dai, perché ti sei alzata? Da qui avevo una magnifica visuale del tuo culo.-protesta un ragazzo che non conosco. Vedo Aus stringere i pugni con la coda dell'occhio.

-Amico, ora capisco perché non hai fatto stretching, avevi di meglio da fare! Io non ci sarei nemmeno venuto ad allenarmi se avevo una figa del genere a disposizione.- se ne esce quello che a quanto ho capito si chiama Cameron.

Credevo fossi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora