-Grazie a Dio questa lagna è finita!-esclama il mio migliore amico alzando le braccia al cielo.
-Oh ma dai, tanto lo so che ti è piaciuto scemo.-lo contraddico.
-Ma se questo film non ha un cazzo di senso!-protesta.Lo fulmino con lo sguardo. Io amo, AMO, questo film con tutto il mio cuore.
-Beh, la prossima volta scelgo io e risolviamo, no?- Tenta di fare anche lui gli occhi dolci ma io non ci casco.
-Convinto tu, convinti tutti!-esclamo ironicamente alzandomi dal divano ed andando a prendere borsa e telefono.
-Dove vai?-domanda Aus confuso.
-La domanda non è "dove vado" ma "dove andiamo" dato che tu ora mi accompagni a casa.-gli impongo afferrandolo per un braccio e tentando di sollevarlo.Mugugna quello che mi sembra un "Ma chi me lo fa fare?!" e sorrido. Povero ragazzo, ormai è il mio autista.
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Raggiunta casa Aus mi apre la portiera con fare da falso gentiluomo.
-Milady-mi invita a scendere con un inchino.-Oh, molte grazie Sir Lucas.-Mi fingo una donna di alta società e scendo sollevando l'orlo della mia maglietta.
Scivolo sui gradini bagnati dal temporale di poco fa e per poco non stampo la mia faccia sulle scale dell'ingresso. Austin mi afferra per il bacino e mi avvicina al suo petto, sussurrandomi all'orecchio: -Sulla camminata da ragazza di classe devi lavorarci.-
Scoppio a ridere e mi libero dalla sua presa scattando per il vialetto. Facciamo sempre questa cosa della gara di velocità dai gradini alla porta di casa e perdo sempre, ma stavolta riesco per miracolo ad arrivare prima di Aus.
-Prima!-asserisco appoggiando la mano sul portone, ma la ritraggono subito quando mi rendo conto che sotto la mia mano non c'era il legno, ma una faccia.
Mi volto di scatto.
-Ehi, fratellone!- lo abbraccio, ma lui resta freddo.-Chi saresti tu, sentiamo?- chiede aggressivamente al mio amico, che lo fissa con un mezzo sorriso in viso.
Io scoppio a ridere.
-E tu cosa hai da ridere? Non mi piace questo tipo. Avevamo concordato niente ragazzi prima delle superiori.- mi rimprovera.-Ma io sono alle superiori!- protesto.
-Intendevo le superiori dei tuoi futuri figli.- scherza, o almeno spero, mio fratello.-E come farei ad avere figli senza avere avuto un ragazzo?-insisto divertita ma anche leggermente irritata.
-Contingenze- mi liquida con un gesto della mano- e poi lo abbiamo già concordato anni fa, quel che è fatto è fatto. Ti basti sapere che se ti presenti con un ragazzo a casa lo ammazzo di botte.- ringhia rivolto ad Austin, che nonostante non abbia niente da nascondere indietreggia intimorito.
-Noi non abbiamo concordato proprio nulla. Me lo hai imposto, ma ti avverto che non ho intenzione di rispettare quest'ordine immotivato.-ribatto a tono.
-Penso proprio di sì invece.-rispondono contemporaneamente Log ed Aus. Mio fratello gli scocca un'occhiataccia.
-Tu zitto. Oltretutto ti stai scavando la fossa da solo, Meggie potevi trovarlo almeno intelligente.- afferma Logan.
Alzo gli occhi al cielo.-Non mi sono trovata proprio niente! Questo ragazzo che continui ad intimidire è Austin. Sai, mio migliore amico da sempre oltre che tuo caro amico alle medie?- domando cercando di fargli ricordare.
-Bro-lo saluta Aus, ancora leggermente spaventato. Mio fratello lo squadra per bene e poi si rivolge a me.
-Questo, non è Austin. Non è possibile, era alto poco più di te, questo sembra un lampione.- mi da contro Log.
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Credevo fossi tu
Novela JuvenilAmicizia. Una delle parole più belle che esistano. Allo stesso tempo, una di quelle di cui si fa un uso sbagliato. Quando qualcuno ti dice che per lui, sei un amico, ti offendi. Come se fosse una brutta parola. Come se non nascondesse uno dei legami...