I colori dell'amore.[Charles Leclerc]✅

Diciannove

📍Circuito di Montreal

Maëlys' pov

Dopo aver salutato i ragazzi, entriamo all'interno dei box e Charles chiude la serranda alle sue spalle.
Ryker mi lancia la scatola chiusa con dentro la mia sacca degli attrezzi e quando la prendo, la apro velocemente e metto la cintura intorno alla vita dando la scatola a Charles che essendo più alto di me, la poggia su una mensola dove non da fastidio a nessuno.

La macchina è stata completamente smontata, pensavamo che il problema fosse il motore ma invece è il serbatoio.
Hanno messo una miscela di benzina verde, olio per la cucina e un po' di acqua dentro il serbatoio ed è questo che ha causato il mio incidente.

Abbiamo ripulito alla perfezione l'interno del serbatoio e lo abbiamo fatto asciugare per bene. Il team ha tolto tutte le parti della macchina e le ha sostituite e riaggiustate e dopo aver rimontato completamente la macchina mettiamo la giusta benzina.

Il team dopo le diverse ore passate ad aggiustare la vettura torna in hotel per riposarsi.
"Charles?"
"Dimmi." Borbotta contro la mano nel mentre che uno sbadiglio esce dalla sua bocca.
"Torna in hotel." Sussurra strofinando il dorso della mano contro l'occhio.
"Resto qui con te." Dice allungando le gambe sopra alle gomme soft.
"Charles, devi guidare domani." Ringhio guardandolo.
"E tu devi consigliarmi le migliori strategie." Ridacchia tirandomi per il braccio avvicinandomi a lui.
"Charles, per favore." Sbuffo poggiando la testa contro il suo petto, avvolgendo il braccio intorno al suo bacino.
"Dormirò qui." Poggia un bacio tra i miei capelli.
"Fa come vuoi." Sussurro portando le gambe al petto, chiudendo poi gli occhi.

🏎Il mattino successivo🏎

L'eco di diverse voci in lontananza misto alla luce del sole mi fa aprire gli occhi.

"E siamo qui nei box della Ferrari per poter parlare con i due team e i piloti per vedere come procedono i miglioramenti alle auto." Nel sentire la voce femminile della giornalista spalanco per bene gli occhi.
La prima persona che vedo è Lando, appoggiato al muro, con le braccia conserte ed un ghigno stampato in viso che non appena incontra il mio sguardo mi fa un occhiolino.

1) cosa ci fa Lando nei box della Ferrari il giorno delle prove libere?
2) che diavolo ci faccio qui?
3) ho la bava alla bocca?

Sposto lo sguardo al mio fianco e vedo Charles ancora nel mondo dei sogni.
Poggio una mano sulla sua spalla e lo inizio a scuotere molto velocemente.
I suoi occhi si aprono lentamente e, quando anche lui si rende conto delle persone intorno a noi, scatta a sedere in un istante.

"Io ve lo avevo detto che mettere la voce della giornalista li avrebbe fatti svegliare." Ridacchia Lando staccandosi dal muro.
Inarco il sopracciglio schiudendo le labbra.
"Ben svegli fiorellini, abbiamo del caffè e dei cornetti. Muovetevi a mangiare che a breve verrano davvero per intervistarci." Dice Sebastian poggiando sulle gambe di Charles la bustina con i cornetti.
Mi alzo da sopra la sedia girevole sulla quale ho dormito e mi avvicino a Lando.
Da un bacio sulla mia guancia e poi mi mette tra le mani lo zaino di Max.
Cosa ci devo fare con lo zaino di Max?
"Va a farti una doccia qui ci sono tutte le tue cose." Risponde alla mia domanda mentale in un nano secondo.
Annuisco e prendo il bicchiere di caffè posto sopra ad una mensola e lo bevo tutto in un sorso, bruciandomi sia il palato che la lingua.

Dopo essermi fatta una doccia di almeno venti minuti, mi vesto ed indosso i miei pantaloncini neri e la t-shirt più grande di un paio di taglie e la infilo all'interno dei pantaloncini.
Lavo i denti e poi mi trucco velocemente per poi legare i capelli in due trecce per farli asciugare e renderli mossi.

Quando esco dallo spogliatoio, Sebastian e Charles sono impegnati a rispondere a delle domande poste da i giornalisti così vado alla mia postazione radio e mi siedo al fianco di Ryker che mi porge un pasticcino alla crema.
Scuoto la testa avendo lo stomaco chiuso a causa delle prove libere e metto gli occhiali da vista per poter osservare i monitor che inquadrano la pista ancora completamente vuota.