Sedici

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📍Montreal, Hotel Dumon
🎧 Louis Tomlinson - Miss you

Maëlys' pov

Non appena metto piede nella mia stanza in albergo mi è quasi esploso il cuore per lo spavento. La camera è completamente sotto sopra, un enorme tavolo rotondo sta al centro di essa con abbastanza sedie da occupare tutti i posti tranne uno. Charles, Daniel, Lewis, Lando, Carlos, Sebastian, Max e Pierre sono seduti intorno al tavolo, con la maglia legata intorno alla testa e delle carte in mano.
"Lys grazie a dio seio tornata in tempo, stiamo per iniziare un'altra partita a poker, sei dei nostri?" Sorride ampiamente Lando, lasciando la sua postazione correndomi in contro avvolgendo le braccia intorno al mio bacino dando alla mia guancia diversi baci umidi.
Scuoto la testa ricambiando la stretta, e dopo che si è staccato completamente lascio un bacio sulla sua di guancia.
Poggio la borsa sul divano, sfilo le scarpe e le metto nel portascarpe vicino la porta ed infine lego i capelli bianchi in una crocchia disordinata.
Con passi svelti raggiungo Pierre e, dopo averlo guardato male, poggio una mano sulla sua spalla applicando una leggera pressione.
Il castano di risposta, afferra il mio polso con una presa ferrea e mi trascina sulle sue gambe, circondando il mio bacino con le braccia.
Sbuffo incrociando le braccia al petto, spostando lo sguardo sulle sue carte.
Dieci e Jack di Cuori.
Niente male, se la fortuna lo assiste può puntate in una scala reale.
Charles, seduto al fianco di Pierre, si sporge verso di me.
"La febbre è poca, gli ho dato la tachipirina e gli ho fatto fare una doccia fredda, per domani starà meglio." Mormora al mio orecchio per poi lasciare un bacio con schiocco sulla mia guancia.
Annuisco alle sue parole alzandomi poi con delicatezza da sopra le gambe di Pierre, vado al letto di Charles e mi butto su di esso nascondendo la testa sotto al cuscino.
"Giornata dura?" Urla Daniel facendomi aprire un solo occhio.
È un pilota, ricorda che non puoi ucciderlo.
Alzo la mano e chiudo il pugno lasciando visibile solo il pollice per rispondere alla sua domanda.
"Piccola sicura di non voler giocare?" Urla Lando.
Cosa diavolo vi urlate.
Mi alzo dal letto e dando le spalle ai ragazzi, sfilo la mia tshirt e ne metto una larga, probabilmente di Lando come pigiama.
Mi infilo sotto alle coperte e dopo aver sfilato i pantaloni e dopo averli buttati a terra chiudo definitivamente gli occhi.
"Svegliatemi ad ora di cena" borbotto e dopo aver ricevuto la risposta affermativa da parte di Max abbraccio il cuscino di Charles intanto che nascondo la testa tra i due cuscini e mi addormento subito dopo, cullata tra le urla dei ragazzi e delle loro mani a poker.

Charles' pov.

Abbiamo giocato a Poker fino a quando Maë non si è addormentata, poi Lando ha cacciato tutti dalla stanza lasciando ai nostri posti solo me e Pierre.

Sposto lo sguardo sul mio letto e la vedo raggomitolata sotto il leggero piumone bianco com entrambe le braccia strette intorno al mio cuscino e uno dei due cuscini che stava usando per coprirsi il viso è caduto a terra.

"Pensi che le sia venuta la febbre a causa mia o è semplicemente stanca?"
Schiudo le labbra a quelle domande e riporto lo sguardo su Pierre e scuoto leggermente la testa.
"Credo sia solamente stanca, si è svegliata presto e ha lavorato per tutto il tempo." Mormoro in risposta, alzandomi sopra la sedia, infilandomi nuovamente la mia tshirt.
Pierre annuisce e segue i miei movimenti per poi andare sul letto di Lys e torna a coprirsi con le doppie coperte, lasciando solo il viso scoperto.
"Vado al Mc' qui vicino, vuoi qualcosa in particolare?"
"Quello che prendi a Maë andrà bene anche per me." Risponde e si gira di profilo.
Annuisco ed infilo le scarpe da ginnastica ai piedi.
"Ehi amico aspettami vengo con te." Lando tira fuori la testa dal bagno per dire quelle parole per poi scomparire dentro di esso.

La strada per il Mc Donalds non è lunga, ma non è nemmeno corta e Lando non ha voluto prendere la macchina perché a detta sua 'camminare fa bene'; certo, ha perfettamente ragione, ma ho lasciato un Pierre malaticcio nel letto, potrebbe sentirsi male o morire se metti caso ci dovessimo mettere troppo.

"Visto? Siamo arrivati!" Esclama Lando battendo le mani facendo dei piccoli salti sul posto, attirando gli sguardi di diverse persone.
"Ma quello è Charles Leclerc?"
"Sta insieme a Lando Norris!"
"Io l'ho sempre detto che quei due sono fidanzati."
"Charles ci possiamo fare una foto?"
"Lando Lando da questa parte!"

Nel giro di cinque minuti non so quanti Flash, hanno accecato i miei occhi, i mormorii sono aumentati e con tutte queste persone ho perso di vista Lando.
E se non sarei preoccupato se solo Maëlys non mi ha fatto una testa tanta di come Lando si sente male quando viene accerchiato dai fan e non se lo aspetta.

Sorrido il più possibile e guardo i trecento direzione diverse per fare più foto possibili facendomi largo tra la folla.
Si è radunato un gran numero di persone intorno ad un punto solo e stanno tutte con il telefono in mano e il flash già messo, questo significa che stanno facendo dei video.
Con diversi 'per favore lasciami passare' e 'scusate' finalmente arrivo all'interno di quell'accerchiata e tropo Lando, seduto a terra con le gambe al petto, intento ad abbracciarle intanto che ha gli occhi chiusi e mormora le parole di una canzone.
Mi chino alla sua altezza e poggio entrambe le mani sul suo braccio.
Alza la testa verso di me ed ha gli occhi iniettati di vene rosse a causa del pianto.
Con una leggera forza tiro il suo braccio e il suo corpo mi segue alzandosi dal pavimento; avvolgo un braccio intorno al suo bacino e lo trascino all'interno del Mc.

"Charles io volevo scusarmi." Borbotta l'inglese abbassando lo sguardo sulle nostre scarpe.
"Non devi scusarti, ce lo saremmo dovuti immaginare che avremmo incontrato dei fan, ma abbiamo tutto dato per scontato la colpa è nostra e poi dovrei essere io quello a scusarsi; Maëlys mi ha detto del tuo problema e sono riuscito ad arrivare a te troppo tardi."
"Non è stato troppo tardi a dire il vero, ho cercato di fare più foto possibili, quando non ci sono riuscito mi sono accasciato a terra, speravo che in quel caso mi lasciassero un po' di spazio per respirare invece si avvicinavano sempre di più lasciandomi sempre meno aria. Avevo seriamente paura di svenire."
"Ma stai bene, sei qui e io sono con te e nessuno ti farà svenire o sentir male perché sennò Maëlys ucciderà prima me e poi loro." Ridacchio osservando i led con tutti i nomi dei panini e menù.

"Puoi dirlo forte."

Riesco a percepire il battito del mio cuore rallentare e il respiro bloccarsi in gola.
Le orecchie iniziano a fischiare leggermente e tutti i suoi sono ovattati.
Giro lentamente il viso nella direzione della voce e, quando mi ritrovo davanti una Maëlys con il viso completamente arrossato ed un Pierre più bianco della morte, che tiene ferme le sue braccia in una presa ferrea che da fuori può sembrare un carino abbraccio all'indietro, capisco di essere davvero nei guai.

I colori dell'amore.[Charles Leclerc]✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora