📍Singapore
🎧 Colouring - Everything has grown
🎧 Louis Tomlinson - Two of us
🎧 The Fray - Never Say Never
🎧 Lewis Capaldi - Before You goMaëlys' pov
Seduta a cavalcioni sul bacino di Lando, l'unico pensiero o meglio, l'unico ricordo che ho in testa è di pochi attimi fa. Io che mi avvicino maggiormente a lui, lui che sposta un solo piede all'indietro e si rende conto che ha il vuoto sotto.
Il suo volto ha perso ogni traccia di colore, i suoi occhi mi hanno fatto capite perfettamente il terrore che stava provando in quel momento.
Ed è come se fossimo tornati all'incidente di Klaus.
Noi due che ci guardavamo in faccia, pieni di terrore e che per realizzare la situazione ci abbiamo messo qualche secondo.
Ma quando ho realizzato, no, quando il mio corpo si è mosso da solo, perché io non sarei riuscita nemmeno a muovere un dito, ho afferrato il suo braccio e l'ho tirato a me, intanto che lui si è aggrappato con tutte le sue forze al mio corpo.
Ed anche questa volta, è riuscito a far in modo di non farmi male.
Saremmo dovuti cadere all'indietro con lui sopra di me ed io ne sarei dovuta uscire con qualche livido sul fondoschiena, ed invece, non so come ci sia riuscito, è stata una frazione di secondo che ancora mi sfugge, lui ha fatto in modo di capovolgere la situazione e di finire sotto di me.Lando Norris è una persona imprevedibile sulla sfera emotiva e prevedibile su tutte le altre sfere che lo circondano.
Lui fa in modo di nascondere ogni singola traccia di emozioni, le fa trapelare raramente e solo con chi dice lui.
Siamo simili su questo aspetto, perché anche io faccio esattamente in questo modo.
Entrambi nascondiamo i nostri veri sentimenti e facciamo in modo di far credere di essere forti, quando in realtà non è cosi.
Le nostre madri incolpano la luna in cui siamo nati, i nostri padri incolpano il nostro segno zodiacale, ma alla fine per quanto quei fattori siano attendibili, la colpa è solo nostra.I suoi occhi si aprono lentamente, i miei sono fissi sul suo viso.
Ha il senso di colpa stampato in faccia.
Si morde ripetutamente il labbro inferiore, lo fa quando è nervoso.
La mia mano aperta, scatta sul suo viso, stampandogli sulla guancia le mie cinque dita.
Abbozza un piccolo sorriso, intanto che stringe i miei fianchi con le sue mani.
Passa la lingua tra le labbra per poi schiuderle. Scuote la testa e distoglie i suoi occhi dai miei. Li punta sulla piccola chiave inglese appesa al mio collo.
Vorrei riempirlo di insulti, prenderlo a sberle fino a quando non perde i sensi.
Ma l'unica cosa che riesco a fare è iniziare a piangere e a singhiozzare come una bambina.Dopo dieci minuti di silenzio interrotto solo dai miei singhiozzi, riesco finalmente a prendere parola.
"Dobbiamo parlare."
Lui fa una smorfia e rotea gli occhi al cielo.
"Non ne ho voglia."
Sono pronta a dargli un altro schiaffo, ma prevede le mie mosse — come solo lui riesce a fare — e mi blocca entrambi i polsi.
"Dobbiamo parlare." Ripeto.
Sbuffa e si tira su a sedere.
L'effetto dell'alcol è completamente scomparso. È tornato il vecchio Lando.
"Carlos?"
Ridacchio alla sua domanda e scuoto la testa.
"Questa volta non te la cavi così. La prima volta ho lasciato correre ma adesso non ho intenzione di farlo."
I suoi occhi tornano nei miei. Prendo un respiro profondo.
"Parlami Lan. Sono sempre io, la tua migliore amica. Mi hai sempre detto tutto, sempre." Le sue mani lasciano liberi i miei polsi.
Anche lui prende un respiro profondo.
"Si tratta di Klaus, lo so. Sono forte abbastanza da riuscire ad ascoltare quello che hai da dire su di lui, non chiudermi fuori, ti prego."
Non ribatte, resta in silenzio e mi fissa.
Mi alzo dal suo corpo e mi allontano.
Vado alla colonna dove era appoggiato Pierre. Non lo guardo, fisso il panorama che mozza il fiato.
"Ero innamorato di lui." La sua voce mi arriva dritta alle mie orecchie.
Sorrido leggermente.
"L'ho sempre saputo." Rispondo prontamente e lui sospira, di nuovo.
"Glie l'ho detto il giorno in cui ha avuto l'incidente." Continua ed io annuisco.
Mi volto verso di lui, prendo il pacchetto di sigarette incastrato nel reggiseno e me ne accendo una.
"Sapevi anche questo, non è così?" Inclina la testa e mette le mani nelle tasche degli skinny.
"Sì."
Devi dirglielo.
"È sempre stato così tra voi due, non vi siete mai nascosti nulla. Ero terribilmente geloso del vostro rapporto." Si tortura il labbro inferiore tra una pausa e l'altra.
"Quando è morto, pensavo che fosse colpa mia. Credevo che fosse sconvolto dai miei sentimenti e quindi ha avuto l'incidente." Manda la testa all'indietro e fissa il cielo.
"Ma tu dicevi che era colpa tua e del vostro litigio, non ho avuto il coraggio di dirti che in realtà è stata colpa mia."
Fa una risata tristissima.
"Non è stata colpa nostra, lo sai." Dico e lui annuisce. Una lacrima scende sulla sua maglia.
Devi dirglielo.
"Mi manca ogni singolo minuto di ogni singola ora di ogni singola giornata. Da quando è morto, è come se una parte di me, fosse morta con lui. — tira su con il naso e si asciuga le guance con il dorso della mano. — Quando sono stato preso dalla McLaren, volevo rifiutare. Volevo rifiutare perché lui non era qui con me a festeggiare questo traguardo. — Fa una breve pausa e sospira nuovamente. — Agli inizi, ogni volta che salivo sulla macchina, avevo paura che mi potesse succedere quello che è successo a lui, ma poi ci riflettevo meglio.. e speravo che mi succedesse solo per poterlo raggiungere."
Lentamente, mi siedo a terra.
Ho i brividi e non per il freddo.
Mi viene difficile respirare normalmente e il cuore batte all'impazzita.
"Ma poi ci ripensavo, e mi veniva la nausea per quelle cose orribili che mi venivano in mente. Come avrei potuto sperare di morire e lasciare te? Sei la parte migliore di me, lo sei sempre stata. Hai sempre fatto in modo di tenermi a galla, quando a stento tu riuscivi a nuotare. Hai sempre messo me al primo posto, nascondendomi quello che provavi solo per non ferirmi e per non farmi stare peggio.
Quando è arrivato Max nella tua vita speravo che almeno con lui riuscissi ad aprirti un poco, speravo che riuscissi a liberarti di tutto il peso che porti sulle spalle, ma così non è stato. Me lo ha detto, che di notte ti sentiva piangere in bagno. Come ti sentivo io quando nella stanza eravamo con Carlos. Mi alzavo sempre per venire da te, ma lui mi bloccava, diceva che ne avevi bisogno e se riuscivi a farlo solo nel cuore della notte, convinta che nessuno ti ascoltasse, allora andava bene così."
Il labbro incastrato tra i denti, pulsa per la forza che sto mettendo per morderlo, intanto che il sapore metallico del sangue si mescola con la saliva.
"Pensavo di averla superata un poco, ma poi hai cambiato colore ai capelli, li hai fatti come lui. E tutto è tornato come un fulmine a ciel sereno.
Tutti i ricordi che avevo fatto in modo di chiudere in un cassetto nella mia mente, sono tornati.
Lui che dorme con noi, in mezzo tra di noi nel mio letto, le gite in auto che duravano Un eternità. La prima volta che lo abbiamo visto e come il cuore mi ha iniziato a battere all'impazzita solo dopo che mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto 'quella ragazza è pura magia'. Perché è così, tu sei magica e rendi magico tutto quello che ti circonda.
Ti ricordi quando mi hai letto la sua lettera? Sono stato geloso. Pensavo che ne avesse scritta una solo per me, ho pensato per un solo istante che fossi importante per lui. E poi mi dici che te l'ha scritta, e in quella dannata lettera menziona il 'vostro segreto' — fa le virgolette con le dita intanto che un espressione di disgusto mista a delusione si fa spazio sul suo viso — e lì ho capito. Ho capito che tra di voi c'è stato qualcosa ed è per questo che non mi ha detto nulla quando gli ho espresso i miei sentimenti, e mi sono sentito un idiota, un completo coglione.
A volte penso che averti nella mia vita sia meraviglioso, ma quando penso a Klaus e al breve periodo in cui è stato con noi, avrei preferito non averti avuta con me, in nessuna di quelle occasioni."
Le lacrime ormai scendono senza sosta sul mio volto, bagnano la maglia leggera che indosso.
Il telefono incastrato tra la gonna e le mutande vibra, lentamente lo estraggo e leggo il messaggio di Carlos.
Da Carlos: Tutto okay?
A Carlos: Sì, tranquillo.
Poggio il telefono al mio fianco e torno a guardare il panorama.
Lando ha smesso di parlare a causa dei singhiozzi.
Circondo il busto con le braccia per cercare di darmi un po' di calore.
Non fa freddo, ma sto gelando.
Devi dirglielo.
"Hai finito o devi continuare?" Non pensavo che mi sarebbe uscito un tono di voce così freddo.
"Ho finito." Anche il suo di tono è freddo.
"Bene, perché adesso comincio io.
Ho sempre saputo che provavi dei sentimenti per lui, erano evidenti e lo aveva capito anche lui prima che tu glie li rivelassi. Il bello sai quale è stato? Che io facevo il tifo per voi due.
Volevo che vi mettevate insieme, per questo cercavo di lasciarvi soli il più possibile anche per poco tempo.
Il nostro segreto? Vuoi saperlo? — Lando si volta immediatamente verso di me. Io mi alzo da terra e lentamente lo raggiungo. — Anche lui era innamorato di te, ma era spaventato.
Aveva paura della reazione che i suoi genitori non lo avrebbero accettato, paura di rovinare la vostra amicizia alla quale teneva più della stessa vita.
Quella sera, oltre che abbiamo litigato per motivi nostri, abbiamo litigato per te. Mi ha detto quello che gli avevi detto ed io gli ho fatto notare che in Quell'occasione avrebbe potuto rivelarti i suoi di sentimenti, ma che non ha avuto il fegato per farlo.
Mi ha dato della stupida che credeva alle favole che se vi foste messi insieme, tutto sarebbe andato per il verso sbagliato e che poi quella che ci avrebbe rimesso ero io, che mi sarei dovuta dividere tra voi due. Ma a questo punto avrei preferito dividermi piuttosto che piangere la sua morte.
Sei stato un coglione a pensare di voler morire per stare al suo fianco perché per un amore perduto avresti fatto soffrire decine di persone, le quali tengono a te. Volevi passare del tempo solo con lui? Che cazzo ti costava dirmelo? Sarei andata anche dall'altra parte del mondo per vederti felice! Invece cosa hai fatto? Hai preferito odiarmi, odiare il mio rapporto con lui, hai preferito essere geloso invece di farti avanti per primo. Sai la stanza nella quale non voglio che entri a casa nostra? Certo che la sai, hai cercato di scassinare la serratura decine di volte per la tua curiosità. In quella stanza, ci sono tutti i regali che ti ha comprato e che non ha mai avuto il coraggio di darti. Ecco un altro nostro segreto.
Sei il mio migliore amico, la mia metà, sei tutto quello che ho di più bello nella mia vita, ma sei anche un completo coglione.
Sai perché stai così, adesso? — Lando scuote la testa e dalla mia bocca esce una lieve risata — Perché ti senti in colpa di pensare a Klaus invece che di pensare a Carlos. Perché sì, ho notato il modo in cui lo guardi, il modo in cui ti comporti con lui senza nemmeno che te ne accorgi, e mi riempie il cuore di gioia vederti felice in questo modo perché meriti tutto il bene di questo mondo. Questa sera, non hai fatto spaventare solo me, ma anche lui. Ma a differenza degli altri, lui è simile a noi. Riesce a tenere ben nascoste le sue emozioni. Quindi se qui abbiamo finito, tu devi andare a parlare con Carlos ed io devo andare dal mio ragazzo, il quale molto probabilmente sta dando di matto."
Lando non ha più aperto bocca da quando ho iniziato a parlare, ha solo pianto in silenzio, proprio come ho fatto io.
E ricevere il suo abbraccio, essere stretta tra le sua braccia, sentire il suo calore e le sue lacrime bagnarmi il collo, mi ha solo fatto capire ancora di più quanto io sia fortunata ad averlo con me fin dagli inizi, perché siamo Lan e Lis e siamo inseparabili, fin da quando andavamo in giro con le carrozzine.
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I colori dell'amore.[Charles Leclerc]✅
FanfictionMaëlys è una ragazza di vent'anni che fa il lavoro che ha sempre desiderato fare e lo fa insieme al suo migliore amico. Che lavoro fa? È un tutto fare. Riesce ad essere un meccanico e nello stesso tempo una truccatrice professionale. Riesce a dare t...