Altre celle si aprivano davanti a me, ma una mi incuriosii in particolare: era incredibilmente pulita, bianca ed illuminata.
Varcai la soglia per sbirciare all'interno, ma subito dopo sentii un forte dolore alla testa e chiusi gli occhi, vedendo il nero.꧁꧂☝︎︎꧁꧂✞꧁꧂☟︎꧁꧂✞꧁꧂
Pov's Stefano
Mi risvegliai di colpo con un fortissimo mal di testa, mi faceva male dietro la nuca.«Ma dove mi trovo...?»
Vedevo delle pareti bianche intorno a me e dopo qualche secondo, capii di trovarmi dentro la stanza illuminata che tanto mi incuriosiva.
Puntai lo sguardo verso la porta e senza pensarci, mi ci fiondai per aprirla.
Per fortuna, o sfortuna, non era stata chiusa.
Uscii dalla cella e mi accorsi di non avere in mano la mia videocamera.
Ansioso, girai nella stanza, trovandola sotto il letto troppo pulito per essere vero.«Grazie al cielo sei salva!»
Una volta tra le mani, la riaccesi e notai che le batterie erano quasi scariche.
L'unica cosa che potevo fare in quel momento era cercare una via di uscita, ma prima dovevo trovare le batterie per la videocamera o non avrei ripreso neanche mezzo scoop da poter scrivere sul giornale.
Così iniziai ad incamminarmi per il lungo corridoio, quando ad un tratto udii una voce alquanto strana che mi fece venire i brividi.??: Ehy tu, che ci fai qui?
Mi girai di scatto e vidi un ragazzo.
Un ragazzo con una specie di vestaglia lercia addosso, sempre se si possa definire tale.
Si trovava dietro una porta fatta di sbarre che portava ad un altro corridoio.
Il suo viso era pallidissimo e pieno di cicatrici sulle guance, ma il suo sorriso inquietante rendeva il tutto un po' meno "brutto".??: Ragazzo, sto parlando con te.
Dopo un momento di confusione, mi decisi a rispondergli con tono normale.
«Ehm, ti serve qualcosa?»
??: Ti ho fatto una domanda.
«Oh, sono qui per indagare....»
??: Non dirmi che sei un fottuto poliziotto?!
«No no!! Non sono un poliziotto, io sono un giornalista.»
??: Un giornalista?Il ragazzo misterioso tirò un sospiro di sollievo.
??: Menomale, non sopporto quei fottuti sbirri.
«Come mai?»Non sapevo perché glielo stessi chiedendo, ma sentivo il bisogno di saperne di più.
??: E a te che cazzo te ne frega, mh?
Lo sapevo che non me l'avrebbe detto così facilmente e si stava innervosendo.
«Beh, sto indagando, quindi più informazioni ricavo e meglio è.» Dico serio.
??: Tsk, questi stronzi non sanno fare il loro fottuto lavoro, in trecento sono venuti qui per cercare di aiutarci e in trecento sono morti perché incompetenti.Capivo sempre meno dalle sue parole.
«Cosa significa che sono morti?»
??: Morti significa morti, ci vuole tanto?
«Sì, ma intendo, perché sono morti?»
??: Lo vuoi sapere davvero?
«Sì, per favore.»
??: Lo scoprirai da solo. Ora tu devi andartene da qui e al più più presto possibile.
«Cosa? Perché mai?»
??: Qui sono tutti pazzi. Dal primo all'ultimo e perfino io sono pazzo, ma non del tutto.Andarmene? Ma sono venuto a posta qui...
«Non riesco a capire...»
??: TI HO DETTO CHE DEVI ANDARTENE!!Il ragazzo, ora, stava urlando in modo isterico e sembrava molto arrabbiato, ma...preoccupato?
«Ma io—»
??: Se non te ne andrai al più presto, lui ti prenderà e poi saranno cavoli tuoi e se non ti ucciderà lui, a farlo, ci penseranno questi dannati pazzi maniaci.
«Pazzi maniaci?»
??: IO sono un paziente, ma IO sono ancora sano, gli altri pazienti non lo sono, per niente. Dovrai stare attento, sarà molto difficile uscire di qui, IO ti aiuterò, perché mi sembri una persona normale, quindi sarò gentile con te.
«Come posso fidarmi di te?!»
??: Dovrai farlo, se non vuoi morire.Titubante, accetto la sua proposta di aiutarmi.
??: Segui il sangue e uscirai di qui.
«Devo seguire il sangue?»Un improvviso grido straziante si sentì nel corridoio opposto a quello dove mi trovavo io e un tizio completamente nudo e senza genitali corse nella mia direzione.
«MA CHE CAZZO?!»
Cercai si sfuggirgli, ma alcun peso mi arrivò addosso, il tizio che stava correndo poco fa, si era fermato davanti ad una cella per poi sbattersi la testa al muro...?
??: Che cosa ti avevo detto? Lui è innocuo, ma non sono tutti così, parola mia.
«Perché si sta facendo del male?!»
??: Il male che si sta infliggendo ora non è niente in confronto a quello che ha subito.
«Hanno fatto degli esperimenti su questo—»Non feci in tempo a finire la frase che il paziente davanti a me intervenì.
??: Sì, hanno fatto esperimenti su di lui e adesso guarda com è conciato....
«Mi- mi dispiace...»
??: Anche a me, ora vai. Lui sta arrivando.
«Lui? Lui, chi?»
??: Sascha.
«Sascha? Chi è Sascha? Aspetta!!»Il paziente scomparve nell'ombra totale.
«Non gli ho chiesto nemmeno il nome...»
Ad un tratto, il paziente che stava dando testate aprì bocca e, con una voce rauca, parlò.
Paziente: Moriremo tutti, voglio andarmene di qui!! Voglio uscire!! Fatemi scappare!! Basta!! BASTA!! NON VOGLIO QUESTO!! IO HO UNA FAMIGLIA!! MARIA!! FIGLIA MIA!! PAPÀ È QUI!! TORNERÒ DA TE!!
Oh no, non devo urlare così, se farò i capricci e da cattivo, Sascha non me lo perdonerà mai, mi dispiace, non lo farò più, promesso...Mi si spezzò il cuore a vedere una scena del genere, ma non posso farmi ingannare così facilmente, l'ha detto anche il ragazzo senza nome, ma perché ho accettato di venire qui?!
ᥴꪮꪀ𝓽𝓲ꪀꪊꪖ...
Spazio Mochi~💙
Non so cosa dire di preciso, oltre al fatto che Jimin mi sta uccidendo e lo amo 🐥
Poiiii, non ho altro da dire, se seguite pure voi i Bitti, giuro che vi costruisco una statua d'oro.
Alla prossima~💙
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Ꭺd un passo dalla libertà - Ꮪaschefano
ParanormalneStoria ispirata al gioco "Outlast". | Sascha x Stefano ; boy x boy | • Tratto dal testo: «Tu non sei davvero malvagio, vero? Ti hanno fatto diventare così. Mi dispiace, Sascha.» • Attenzione, la storia contiene: Temi sensibili, linguaggio forte e vi...