CHAPTER 1

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Everything has changed

One year later

Alai's pov

Apro gli occhi per il gran casino che c'è intorno a me, di malavoglia mi alzo dal letto e infilo una maglietta a caso, scendo giù sbadigliando e stiracchiandomi. Sento delle voci, e il rumore di qualcosa a me sconosciuto continua. Avete presente quando siete nel momento migliore del sonno e vi svegliate ancora più incazzate del solito? Ecco il mio stato d'animo

- Che cazzo è questo rumore?

urlo dalle scale, tutti gli sguardi si puntano su di me. John mi sorride e mi fa cenno di sedermi con loro, mi siedo accanto a mio fratello e difronte a me ci sono Jake e mio zio, alla mia sinistra Austin e a capo tavola James e Josh. Sono l'unica donna in questa organizzazzione, se ve lo state chiedendo si, ne faccio parte e proprio per completare l'informazione sono colei che conduce le missioni. Ho scoperto di avere un talento con i computer, ho scoperto di essere davvero agile e veloce, ho scoperto anche di avere più forza di quella che credevo

- Allora? Mi spiegate che cos'era quel rumore? Mi avete svegliata!

James ridacchia e dice

- Scusa Bauer ma dovevamo proprio farlo. Abbiamo una missione importante

faccio cenno a Josh di passarmi la tazza di caffè, la fa scivolare sul tavolo mentre io la prendo, incito James a parlare ma mio zio lo precede

- Ho un importante incarico per te. Come sai devo andare a Cuba per questioni con Suarez, e tu dovrai andare dai Morrison a chiarire un paio di faccende

incrocio le braccia e alzo un sopracciglio

- Che tipo di faccende?

Austin si schiarisce la voce e dice

- Sai che loro hanno preso la droga che era destinata ai clienti del Messico..

guardo mio zio confusa, di solito non mi occupo io di questo

- Ma non sono miei incarichi questi..

- Si lo sappiamo, ma tu.. devi fare esperienza anche in questo campo

annuisco indifferente

- Chi verrà con me?

- Jake, James e Austin. John e Josh verranno con me

annuiscono, sono sempre con James e Jake, Austin varia un po. Hanno rapito anche lui, ci siamo ambientati in fretta, guardo il ragazzo alla mia sinistra e un mezzo sorriso appare sulle mie labbra. è più alto, muscoloso e meno sensibile di quanto lo era una volta, proprio come me. Quando guardavo Austin non potevo fare a meno di pensare alla mia vecchia vita, e a quanto mi mancasse. Perchè si mi mancava tutto, Louis che la mattina doveva tirarmi giù dal letto e vestirmi, Aria con le sue problematiche d'amore e i continui commenti sulle prestazioni di Zayn, quest'ultimo che tirava fuori il mio peggio e finivamo sempre per litigare ma poi subito far pace. Yagmur con le sue continue preghiere, le gonne lunghe e i veli in testa che ti facevano sudare e probabilmente uscire i brufoli, ma lei si piaceva così ed era quello che le importava. Mi mancava mia madre, con i suoi continui riti e le sue follie, le sue terapie e le sue cene disgustose, mi mancava mio padre, le foto della gente morta sparse per casa ed io che mi coprivo gli occhi per non assistere. Mi mancava andare a scuola, studiare e imparare nuove cose. E.. mi mancava LUI. Si, anche lui mi mancava, anche se.. non si era mai fatto sentire, non mi aveva mai cercato, e l'ho odiato per questo. Ma ho sempre sperato che un giorno sarebbe venuto a salvarmi, però mi sono imposta di dimenticarlo. Fu una mossa stupida quella del tatuaggio. Infondo l'ho amato molto e .. non è stato facile ma è stato quello che è servito per permettermi di diventare quello che sono ora. La mia lunga riflessione viene interrotta da mio zio che dice

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